A distanza di poco più di un anno dall’ultima convocazione, domenica pomeriggio Alessandro Florenzi è tornato a varcare il cancello di Coverciano. Ha raggiunto il Centro Tecnico Federale per primo insieme a Daniele De Rossi e Stephan El Shaarawy, percorrendo in macchina con loro i pochi chilometri che separano lo stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze dal quartier generale della Nazionale. Poco prima, con la fascia da capitano al braccio, era stato tra i protagonisti del successo della Roma sulla Fiorentina.
La doppia rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro che lo ha tenuto per mesi lontano dai campi è ormai alle spalle, mentre il futuro immediato risponde al nome della Svezia e ad una doppia sfida che vale l’accesso al Mondiale:
“E’ un orgoglio tornare in Nazionale – dichiara rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa – sono carico e in forma. Siamo un gruppo affiatato e con un obiettivo comune, vogliamo dare il 150% per andare al Mondiale. Ognuno di noi sogna di giocare un Mondiale, non ci sono riuscito nel 2014 e voglio morire sul campo per giocare quello del 2018. Contro la Svezia ci vorranno tanta fame, cattiveria ed esperienza, ma anche i giovani dovranno fare la loro parte”.
Il 17 giugno 2016 a Tolosa Florenzi era in campo, schierato da Conte nell’undici titolare che superò 1-0 la Svezia conquistando con una giornata di anticipo la qualificazione agli ottavi di finale dell’Europeo:
“In quella partita ho giocato a sinistra – ricorda – abbiamo fatto una grande gara sotto tanti punti di vista e dovremo cercare di ripeterci, pur sapendo che non sarà facile. Conterà poco il modulo, mentre sarà fondamentale il modo in cui affronteremo il match sotto l’aspetto caratteriale. Siamo certi che faremo bene, non sarà facile, ma abbiamo un grande gruppo. E poi di solito quando l’Italia attraversa dei momenti di difficoltà sa tirare fuori il meglio di sé”.
Dopo aver fatto gli auguri a Gigi Riva per il suo 73° compleanno e aver salutato l’addio al calcio di Andrea Pirlo (“un maestro nel suo ruolo, così come De Rossi”), Florenzi sottolinea il valore della Svezia:
“Ha tanti giocatori che militano in campionati internazionali, nel girone ha eliminato una squadra del valore dell’Olanda. Senza Ibrahimovic fa un po’ meno paura, pur avendo comunque attaccanti di livello. Noi però abbiamo i difensori migliori del mondo. Non sarà una partita facile per noi, ma anche la Svezia troverà una squadra agguerrita”.
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