Un 4 aprile, a suo modo storico, per Joel Retornaz, Amos Mosaner, Sebastiano Arman e Simone Gonin, i quattro azzurri impegnati a Lethbridge, in Canada, per il Mondiale di curling. Nella notte, l’Italia centra un doppio successo prezioso e unico centrando la sesta e settima vittoria nel round robin: prima la prodezza contro i più forti e quotati avversari svizzeri, battuti per 6-5 all’extra-end e poi piegata anche l’Olanda per 6-4. Ora l’accesso al tabellone a eliminazione diretta (che, ricordiamo, è riservato alle migliori sei classificate al round robin) è un obiettivo sempre più concreto.
Contro la Svizzera, ai nastri di partenza doveva essere una partita che vedeva l’Italia sfavorita e che si è rivelata molto tattica, nervosa, intensa, risolta soltanto al supplementare. La Svizzera parte di mano ma opta per una nulla e poi incamera un punto nel secondo end; gli azzurri confezionano uno schema eccellente nella terza frazione e siglano due punti. Schwarz e compagni seguono la stessa tattica vista in precedenza: nulla la quarta mano, un punto nel quinto periodo e così la situazione è di perfetta parità all’intervallo (2-2).
Gli azzurri riescono ad assicurarsi la mano nulla nel settimo gioco, Retornaz si inventa una magia nel settimo e si vola sul 4-2. Botta e risposta tra ottavo e nono end con un punto a testa, nel decimo la Svizzera tira fuori tutto e con una costruzione coraggiosa trova l’inatteso pareggio (5-5) che spedisce tutti all’extra-end. Qui l’Italia non trema, risponde colpo su colpo e col vantaggio dell’ultimo tiro non si fa beffare conquistando una vittoria pesantissima.
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Che si ripete poco dopo, contro l’Olanda sconfitta per 6-4. Una sfida altrettanto tirata in cui l’Italia ha marcato i due punti decisivi nel nono end, costringendo gli avversari alla resa nel corso dell’ultima ripresa. Partita molto tattica, il primo punto lo segnano gli azzurri rubando la mano nel secondo end, ma poi le squadre sfruttano sempre l’ultima stone per arrivare sul 2-2 a metà gara. Gli olandesi rubano la mano nel sesto end, ma subito gli azzurri rispondono marcando due punti per il 4-3. Aggancio degli arancioni sul 4-4, poi l’Italia scappa sul 6-4 e nell’ultima ripresa con l’ultimo tiro a disposizione gli azzurri liberano la casa vincendo il confronto.
Results from the 17th round-robin session at the #WMCC2019
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La classifica dopo la 17ma sessione:
1- Svezia 9 vittorie (10 giocate) Qualificata alla seconda fase
2- Svizzera 8 (10)
3- Giappone 8 (11) Qualificato alla seconda fase
4- Canada 7 (10)
4- Italia 7 (10)
4- USA 7 (10)
7- Scozia 6 (10)
8- Germania 3 (10)
8- Olanda 3 (10)
8- Russia 3 (10)
11- Cina 2 (10)
11- Norvegia 2 (10)
13- Corea del Sud 1 (11)
Nella notte gli azzurri vincono per 9-4 contro la Corea del Sud e riagganciano la sesta posizione nella classifica generale di round robin
Dorothea Wierer nella storia del biathlon italiano. E con lei, Lisa Vittozzi: a Oslo, in Norvegia, infatti, è arrivata una spettacolare doppietta nella Coppa del Mondo, con l’altoatesina al primo posto e la friulana seconda alle sue spalle. Già oro mondiale, la 28enne di Brunico si aggiudica anche la Coppa del Mondo generale dopo aver vinto quella della specialità inseguimento. L’azzurra conquista il trofeo con il 12° posto nella mass start di Holmenkollen, gara conclusiva della stagione. Le sue rivali in classifica, l’altra azzurra Lisa Vittozzi e la slovacca Kuzmina, le restano dietro non andando oltre, rispettivamente, l’11° e il 10° posto nella gara vinta dalla svedese Oeberg in 35’56”2.
Una gara molto nervosa per le atlete di spicco. La Wierer, al traguardo con un distacco di 1’11” dalla Oeberg, chiude con 5 errori al tiro così come la Vittozzi. Addirittura 6 per la Kuzmina. Nella graduatoria conclusiva della CdM, scarti compresi, la Wierer chiude con 904 punti, 882 per la Vittozzi. La Kuzmina è terza con 870, seguita dalla norvegese Roeiseland con 855. Decisivo è stato il quarto e ultimo poligono, con un forte vento che ha disturbato non poco le atlete: qui Kuzmina sbaglia altre due volte, Wierer solo una. Lisa Vittozzi trova addirittura un 5/5 che la rimette alle spalle della connazionale, per un finale tutto a tinte azzurre. E le tre grandi rivali arrivano al traguardo quasi appaiate, con Kuzmina decima e Wierer che decide di farsi superare da Vittozzi: la giornata termina quindi con un 11° e un 12° posto per le due regine italiane del Biathlon.
Quando ero bambina, non potevo immaginare che un giorno avrei vinto la Coppa del mondo. Sono molta orgogliosa di quello che ho fatto e sono orgogliosa anche di far parte di una Nazionale così forte. Siamo pochi atleti in Italia, ma abbiamo grande passione e diamo sempre tutto
Dorothea Wierer è felicissima dopo la conquista della Coppa del mondo, la prima assoluta per l’Italia tra uomini e donne. Un risultato storico quello dell’altoatesina dagli occhi di ghiaccio che si aggiudica il prestigioso trofeo al termine di una stagione vissuta sempre da protagonista, dove la continuità di rendimento ad altissimo livello ha fatto la differenza. Un’annata da incorniciare nella quale Wierer porta a casa l’oro mondiale della mass start, la coppa di specialità dell’inseguimento e la sfera di cristallo.
In questa stagione sono stata molto continua, anche sugli sci, sebbene ci sia stata qualche gara che non è andata al 100 per cento, ma non siamo macchine, siamo atleti, quindi ci sta. Dopo i successi possono esserci dei giorni no e viceversa. Ma sono riuscita a mantenermi su un livello alto e crescere ancora un po’ sugli sci. Per me sarebbe importantissimo, dopo tutti questi risultati che abbiamo ottenuto, se il biathlon potesse avere sempre più spazio in tv, perché è uno sport bellissimo e tutti quelli che lo guardano si appassionano. Ci sono sempre situazioni inaspettate e può cambiare tutto all’ultimo secondo: è molto affascinante. Dedico la vittoria a tutta la squadra, agli allenatori, alla Federazione, al mio gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, agli sponsor, ai tifosi e alla famiglia
Dopo 23 anni arriva uno storico oro nello slittino femminile, Omar Visintin e Michela Moioli gioiscono al Mondiale in Utah. Primo successo di Valcepina in Coppa del Mondo short track
I due azzurri hanno ben figurato a Garmisch e Kitzbuehel, entrambi con due podi. È partita la sfida in vista delle gare iridate ad Are, in Svezia
A Cortina non riesce a concludere la gara. Emozionante il saluto di Sofia Goggia che sa tanto di addio della campionessa americana dopo i tanti infortuni
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