Winston Churchill, la cui vis retorica ha superato l’eco del tempo e l’ha portato a vincere il Nobel per la letteratura, a vincere guerre e a farsi carico del popolo inglese, una cosa, a noi italiani, ebbe a cuore di dire:
Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio, e le partite di calcio come se fossero guerre
Senza scavare troppo in profondità nelle caverne del nostro inconscio, tale aforisma sa smuovere le nostre corde più remote. Perché sì, dopo tutto, colui che, parlando della Cortina di ferro, diede avvio all’era della Guerra fredda, su di noi c’aveva preso in pieno.
E con la Nazionale italiana fuori dai Mondiali in Russia, guerre e cataclismi si sono allineati nella medesima prospettiva in un sistema solare che, regredendo, è imploso in un Big Bang apocalittico.
Ma una cosa Churchill non poteva – ancora e lecitamente – prevedere: l’esistenza del fantacalcio.
Guerre puniche e crociate scansatevi; amicizie secolari che a ogni stagione calcistica rischiano di frantumarsi, ma che, quasi come accanita perversione, si ritrovano al punto di partenza l’anno dopo e quello dopo ancora. Rituali propiziatori e scaramantici, dove ogni singolo partecipante si cala nel ruolo di “uno e trino”: presidente della propria società che deve amministrare i fantacrediti; allenatore il cui compito delicato è capire se il bomber della squadra che precipita verso la retrocessione garantirà un numero di gol da controbattere Cristiano Ronaldo; scout per scovare il nuovo arrivato dalla seconda divisione francese, pagarlo solo 1 credito sfruttando l’ignoranza dei giocatori avversari. E aspettare la prima giornata di Serie A per capire se è una pippa, se promette bene o se passerà tutto il campionato in panchina.
Il fantacalcio è una piacevole ossessione, l’oppio dei popoli moderno che parte con la mistica esperienza dell’asta del fantacalcio, passa attraverso le maledizioni per la pause della Serie A causa impegni della Nazionale, l’attesa impaziente per il +3 da chi non te lo aspetti, l’assist che ti fa spuntare la giornata con un mezzo voto in più sull’avversario, portando a casa un 1-0 miserabile. E poi le polemiche per le pagelle e per il voto dato a questo o a quel calciatore.
Noi di Mondiali.it, dopo la bellissima esperienza della Coppa del Mondo 2018, vogliamo tuffarci in una nuova avventura. Con la nostra responsabilità nel far bene le cose, professionalità e sorrisi. Perché se i Mondiali sono le guerre, ogni singola giornata di fantacalcio è una battaglia. Vogliamo darvi consigli, chiacchierare con voi su chi poter schierare, numeri, statistiche e curiosità alla vostra portata. Sì, abbiamo detto chiacchierare perché lo faremo attraverso una webtv visibile sul nostro sito, sui nostri canali social Facebook e YouTube e sulla piattaforma Livedinner.
Partiremo con due appuntamenti settimanali, il venerdì – ovviamente – in vista della giornata di Serie A e il martedì per parlare aprirci alla Champions League ed Europa League e per commentare le prestazioni dei fantallenatori. Ovviamente lo faremo in diretta per interagire con chi ci vorrà seguire e ci vorrà chiedere consigli e informazioni. Ad arricchire il palinsesto, nei prossimi mesi, avremo differenti ospiti: atleti, blogger e scrittori per recensire e parlare di libri sportivi e tanto altro.
Saremo online, certo, ma abbiamo scelto un luogo “reale” e fisico dove ritrovarci per realizzare il nostro studio: siamo a Padova, nel quartiere Arcella, in via de’ Menabuoi 4. Perché ci teniamo a dirvelo? Perché siamo all’interno di un negozio sfitto che il gruppo Arcellaground (che ringraziamo) sta provando a rianimare assieme ad altri locali all’interno del progetto The Ring. Facciamo rete, in tutti i sensi.
Tuffiamoci assieme in questa nuova avventura! Lì fuori c’è qualcuno che ha subito quattro gol da Parolo nella stessa partita. Stiamogli vicino. E contro i soliti “gufi” dei vostri amici, un buon 65,5 a tutti!