La partita di ritorno tra le nazionali Grecia-Croazia, giocata ieri sera allo stadio Karaiskakis del Pireo, si è conclusa con un pareggio: 0-0.
Il match che decideva le sorti della Grecia, che rischiava di rimanere fuori dai Mondiali del 2018, si è rivelato un po’ spento e privo di emozioni.
I padroni di casa non sono riusciti, neanche con la presenza di Manolas (fermo all’andata per un’ammonizione delle Fifa) a spuntarla sui croati, ai quali bastava anche un pareggio con lo 0-0 per qualificarsi, dopo il 4-1 ottenuto all’andata a Zagabria.
E così è stato: la Croazia si prepara per volare in Russia a giocarsi il titolo mondiale, mentre la Grecia rimane tagliata fuori con una grande amarezza.
Nonostante i giocatori della Grecia abbiano cercato di essere combattivi sin dall’inizio, non sono riusciti a imporsi sugli avversari, che non hanno avuto nemmeno bisogno di dare il massimo in campo perché già abbastanza sicuri di avere già il pass per accedere ai Mondiali di Russia 2018 in tasca.
La presenza di Perisic, vicinissimo al gol del vantaggio ma bloccato da un palo, e stavolta anche quella di Mandzukic non contribuisce ad animare il gioco, ma serve solo a fermare ogni tentativo di attacco da parte della Grecia, che si è giocata la sua ultima chance di qualificarsi senza grandi risultati.
La Croazia, dunque, si conferma una squadra fortissima con un ct determinato a fare la differenza dai suoi predecessori e un team di giocatori grintosi e decisi a dare del filo da torcere alle squadre avversarie già qualificate.
Il fallimento non era un’opzione
Queste le secche parole del ct Dalic che aveva una grandissima fiducia nei suoi giocatori e sapeva di essere ad un passo dalla qualificazione. Ora è tempo di prepararsi duramente per la Russia: non basterà giocare come ieri per andare avanti, ma bisognerà veramente dare di più e mostrare ciò di cui sono realmente capaci.