Roger Federer è come il vino: con il tempo migliora. E sembra quasi assurda tale affermazione se pensiamo alla carriera stratosferica del tennista svizzero. Ma a 35 anni, lui che ha sempre fatto spazio a classe ed eleganza, non perde un colpo. La mano, la racchetta e la forza sono calibrate in un perenne gioco di equilibrio per servire colpi autentici da maestro qual è lui.
Per Roger Federer è la 13esima seminale su 14 apparizioni agli Australian Open: spazzato via il tedesco Mischa Zverev che ha giustiziato Andy Murray lungo il suo cammino. In meno di due ore, 3 set a 0 (con il punteggio di 6-1 7-5 6-2) e ad attenderlo e a sbarrare la sua strada verso la finale è il connazionale Stan Wawrinka.
Nella gara contro il tedesco (che gli ha tenuto testa a livello di qualità espresso), Re Roger ha ammaliato gli spettatori con colpi, magie e geometrie, come il doppio “lob” (pallonetto) rifilato nel giro di un paio di scambi: se al primo tentativo Zverev è stato lesto, al secondo si solo potuto inchinare. Ecco il video:
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