Basket

Francesca Zara, una cestista italiana a giocare i playoff WNBA nel 2005

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Nel momento magico che sta vivendo la cestista Cecilia Zandalasini negli Stati Uniti d’America, un passo indietro lo facciamo pensando a quella che è stata una delle prime azzurre a calcare i parquet americani della pallacanestro.

È il 2005 e l’allora 29enne, Francesca Zara, riceve la chiamata dagli States per un’avventura nella WNBA. A proporgli un contratto è la squadra delle Seattle Storm.

La guardia, ai tempi della chiamata, giocava nel Napoli Vomero, con cui rimane due stagioni mentre partecipa alle qualificazioni per gli europei successivi.

La sua avventura in Usa è stato un sogno, qualcosa di inimmaginabile per una cestista che sino ad allora aveva calcato solamente i parquet italiani. Una ragazza dal grande talento che aveva bisogno di provare un’esperienza fuori dal comune e che era successa soltanto ad altre sue colleghe come, Catarina Pollini e Susanna Bonfiglio.

Ma la bravura c’era e se n’erano accorti gli americani. Il trasferimento a Seattle l’aiutano a crescere e avere più consapevolezza dei suoi mezzi. Durante tutta la parentesi in WNBA viene impiegata in 37 occasioni, di cui 34 in regular season e 3 nei playoff (persi al primo turno contro le Houston Comets).
Francesca cerca di sfruttare al meglio l’occasione capitatale e risponde con efficacia ogni qual volta scende in campo. Saranno oltre 100 i punti messi a segno. Non male per una che veniva dal basket europeo.

Il sogno però si interrompe ai playoff, amara soddisfazione per un’avventura che le ha segnato la carriera. In effetti proprio Francesca indosserà altre canotte, tra cui anche quella dello Spartak Mosca, e dalla Valenciennes all’estero, subito dopo il rientro dagli Usa.

Durante l’annata in Russia ha avuto modo anche di vincere il torneo di Eurolega nel 2007 oltre che il campionato russo. Nel 2006 È stata selezionata anche per l’All Star Game Fiba.

Attualmente a 41 anni non ha lasciato il mondo della pallacanestro, lo scorso anno ha deciso di rimettere gli scarpini e di ritornare a giocare in A1 con la squadra di cui è dirigente: la Techedge Broni.

Dario Sette

Giornalista professionista, cura “Italians”, rubrica che parla di sportivi italiani che si sono affermati all’estero. E chissà magari, Ivanka Trump, la prossima volta non confonderà più Giorgio Chinaglia, ex attaccante di Lazio e New York Cosmos, per un santo.

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