Appena 42 millesimi dalla pole del Gp d’Austria e un ultimo giro troncato a causa delle bandiere gialle per ‘colpa’ di Romain Grosjean. Ma a Sebastian Vettel tutto sommato può andar bene così. Perchè Lewis Hamilton partirà nella mischia, da un’ottava posizione dalla quale dovrà uscire al più presto per andare a caccia di punti pesantissimi in ottica Mondiale.
L’anglocaraibico non era comunque andato oltre il terzo crono odierno, la ‘mazzata’, annunciata ieri, è arrivata dalla penalizzazione di cinque posizioni che vale, da regolamento, per chi sostituisce il cambio nella propria monoposto senza averlo utilizzato per almeno sei Gran premi consecutivi.
E allora per Vettel, leader della classifica iridata, il principale avversario nel Gp d’Austria guida l’altra Mercedes e si chiama Valtteri Bottas: è del finlandese la pole a Spielberg, la seconda in carriera, con un distacco minimo dal tedesco. In un circuito corto ma dalle curve veloci conterà un po’ tutto, strategie soprattutto: se Hamilton con le supersoft punta a una sola sosta, per chi è più avanti dipenderà molto dal meteo. Che sarà incerto fino all’ultimo.
Bottas e Vettel sono pronti a lottare fin dallo spegnimento dei semafori, del resto il distacco tra i due è veramente minimo; alle loro spalle scatterà un Kimi Raikkonen a fasi alterne e che dividerà la seconda fila con Daniel Ricciardo, uno che – Baku docet – conta poco da dove parte, ma alla fine (quasi sempre) arriva in alto.
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