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Da Guardiola ai due Cruijff (papà e figlio): la storia della Nazionale della Catalogna

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Il suo nome è tornato alla ribalta nel primo weekend di ottobre conciso con il referendum per l’indipendenza Catalogna, ma la Selecció Catalana, ovvero la Nazionale di calcio della Catalogna, pur non avendo carattere ufficiale, ha esordi molti antichi, precisamente 1904, e alle spalle circa 200 partite giocate.
La Selecció è patrocinata dalla Fcf (Federació Catalana de Futbol) la quale, come sappiamo, non è affiliata né alla Fifa né alla Uefa, ma nonostante questo, la squadra si ritrova annualmente per disputare incontri amichevoli con altre Nazionali (anche facenti parte della Fifa stessa).

Dal 1997, infatti, ogni anno nel periodo di fine dicembre, una rappresentativa catalana gioca contro squadre tipo Brasile, Argentina, Nigeria e così via. Dopo il Natale, prima dell’uva per Capodanno e dei Re Magi. Feste e tradizioni e come detto da ormai 20 anni, in mezzo, c’è l’amichevole della nazionale della Catalogna.
L’ultimo match si è disputato il 28 dicembre 2016 e ha visto la vittoria della Tunisia ai calci di rigore dopo che la partita si era conclusa sul 3-3. Storici, invece, le sfide contro l’Euskadi, la selezione calcistica dei Paesi Baschi, altra forza fortemente indipendentista e tradizionalista all’interno della Spagna.

Attenzione, dunque, nel pensare che sia una squadra “fantacalcistica”. Nel suo passato, hanno giocato calciatori come Tamudo, Xavi, Guardiola, Cristobal e più recentemente Puyol, Valdés, Capdevila e anche Gerard Piqué, quello che negli ultimi giorni si è esposto maggiormente e ha anche confessato di pensare a un ritiro anticipato dalla Nazionale spagnola, dopo i brutti fatti nei seggi elettorali. Barça ed Espanyol sono le fucine dove pescare maggiormente i giocatori, ma ci sono anche Granada e Celta a dare una mano.
Attualmente la squadra è allenata da Gerard, vecchia conoscenza tra Valencia, Monaco e, ovviamente Barcellona, ma prima di lui dal 2009 al 2013 in panchina si è seduto Johan Cruijff, il cui figlio, Jordi, è stato uno dei primi “non nati” in Catalogna a vestirne i colori in epoca moderna. Uno degli ultimi, invece, è stato il l’ex laziale Keita Baldé, nato nad Arbùcies, paese di 5mila abitanti della comunità autonoma della Catalogna.

Ma quale potrebbe essere l’attuale “undici” tipo? In porta, Kiko Casilla del Real Madrid; in difesa Hector Bellerin dell’Arsenal, assieme a Jordi Alba sulle fasce con Piqué e Marc Batra (attualmente al Borussia Dortmund) come centrali; centrocampo a tre con Sergio Busquets, Cesc Fabregas, giocatore del Chelsea, e Thiago Alcantara che gioca nel Bayern Monaco; attacco ugualmente a tre con Deulofeu, Mariano Díaz del Lione e, per l’appunto, Keita Baldé.
L’allenatore? Ovviamente Pep Guardiola, uno che in passato ha detto:

«Se la Catalogna fosse stata riconosciuta come nazione avrei giocato con quella maglia»

Giornalista professionista, cura “Curiosità sportive”, rubrica-memorabilia di aneddoti, storie e miti legati allo sport, riavvolgendo le lancette del tempo perché il suo cuore è ancora fermo sulla traversa dove si è stampato il rigore tirato da Di Biagio nel Mondiale del ’98.

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