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La difficile situazione di Roberto Mancini allo Zenit San Pietroburgo

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La situazione degli allenatori Italians in Europa dell’est non è proprio delle migliori.

Dopo l’esonero di Andrea Stramaccioni anche il mister dello Zenit San Pietroburgo, Roberto Mancini, sta vivendo una situazione particolare.

Il club russo non sta passando un bel periodo dal punto di vista dei risultati sia in Europa League che in campionato.

L’ultimo 0-0 contro il Rostov ha messo in evidenza i limiti che ora stanno vivendo i ragazzi di Roberto Mancini.

Domenico Criscito e compagni sono sempre più vicini all’anti-record della società riguardo reti fatte e realizzate.

In effetti la squadra, nelle ultime partite di Prem’er Liga, ha collezionato tre pareggi, tutti a reti inviolate: 283 minuti senza gol.

Il primato in negativo appartiene a Anatoliy Byshovets. Nel 1997, sotto la sua guida lo Zenit non è andato a segno per 384 minuti (solamente 100 in più rispetto all’Italians Mancini).

Dopo il match con il Rostov, il tecnico italiano ha incalzato la dose con i giornalisti russi.

Non siamo in crisi, ma abbiamo un problema: Kokorin è l’unico che fa gol. Se non segna lui, non lo fa nessun altro!

Problemi col gol che si sono presentati anche in Europa League quando contro il Lipsia è stato il capitano italiano a segnare la rete del 2-1.

Intanto sui social inizia a prendere sempre più piede l’hashtag #Manciniout.

Giornalista professionista, cura “Italians”, rubrica che parla di sportivi italiani che si sono affermati all’estero. E chissà magari, Ivanka Trump, la prossima volta non confonderà più Giorgio Chinaglia, ex attaccante di Lazio e New York Cosmos, per un santo.

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