Ora che il biscotto è stato ingoiato, forse arriverà il tempo del mea culpa senza agitare lo spetto del complotto esterno. Perché, è innegabile, Francia Romania ha avuto quel copione già scritto a cui nessuno, in Italia, si augurava di assistere. Ma le responsabilità della Nazionale Under 21 sono di gran lunga maggiori rispetto allo scialbo 0-0 che ha qualificato francesi e rumeni alle semifinali dell’Europeo. Anche perché, probabilmente a parti invertite avremmo fatto la stessa partita e i media avrebbero scritti “bene così, missione compiuta”.
E quindi gli azzurrini del ct dimesso Gigi Di Biagio sono fuori da Europei e Olimpiadi. Un fallimento senza appello per quella che era, secondo molti, una delle migliori Under della storia italiana. Barella, Zaniolo, Chiesa, Kean, Pellegrini, Orsolini, Cutrone, Mancini. Giovani che hanno già collezionato gettoni con la Nazionale maggiore e che hanno vissuto un anno da protagonisti nei club, attirando le attenzioni dei top team. Ma nel torneo disputato in casa non sono bastati i 6 punti contro Spagna e Belgio. A condannare gli azzurrini è stato lo sciagurato 0-1 contro la Polonia, poi abbattuta da Fabian Ruiz e compagni per 5-0.
Sarebbe un errore usare #FranciaRomania come alibi per l’eliminazione della Nazionale #Under21. #EuroU21
— riccardo cucchi (@CucchiRiccardo) 25 giugno 2019
Certo si potrà imprecare per una formula che ti estromette dalle semifinali pur avendo realizzato 6 punti. Certo aspettare due giorni e mettersi davanti alla tv per conoscere il proprio destino non esprime proprio appieno il concetto di regolarità che dovrebbe essere garantito dalla contemporaneità. Ma sono argomenti che, di fronte a una rosa come quella di Di Biagio, rischiano di diventare inutili alibi da perdenti. Perché le possibilità per un grande Europeo (peraltro in casa) c’erano tutte e si è sprecata anche l’occasione di qualificarsi a Tokyo 2020.
Mettiamola così: c’è un gruppo di ragazzi italiani che è stato eliminato da un Europeo (in casa) e ha perso l’Olimpiade a causa di errori propri e un calendario ‘sfortunato’. Una discreta lezione, di quelle che a 23 anni o giù di lì possono essere benedette. #FranciaRomania
— Sergio Chesi (@sechesi) 24 giugno 2019
L’Italia, così, non sarà presente nel calcio alle Olimpiadi dall’anno prossimo, fallendo quel pass che manca ormai da Pechino 2008. Per la terza volta consecutiva (dopo Londra 2012 e Rio 2016) la Nazionale sarà spettatrice a casa dell’edizione a cinque cerchi. E dire che, paradossalmente, siamo il Paese con più presenze nel torneo olimpico di calcio (15) inseguiti da Usa (14) e Brasile (13). E dal 1984 al 2008 gli azzurri sono sempre stati presenti alle Olimpiadi. Ma, almeno fino a Parigi 2024 il nostro unico successo resterà quello del 1936.
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