Tag

ranieri

Browsing

Cominciamo dal dato più evidente: il Genoa non vince il derby casalingo di campionato dal 2010/2011. Allora, 36esima giornata, terminò per 2-1. Eroe del popolo rossoblù l’argentino Boselli. Poi la Samp ha piazzato una serie di risultati utili fatta di 5 successi più 2 segni X. Il trionfo più recente è del 2017/2018 con uno 0-2 al 12esimo turno firmato Ramirez-Quagliarella. Mentre la passata stagione fu 1-1 con ancora Quagliarella a rete e centro del pistolero Piatek.

Non si tratta però della più corposa striscia di risultati utili in esterna per il Doria . Fra il 1973/1974 e il 1993/1994 mise assieme ben 12 gare a punti: 3 affermazioni più 9 match chiusi in parità. Se poi esuliamo dal fattore casa, scopriamo che Quagliarella e compagni fanno punti da 6 stracittadine. Nella storia del derby della Lanterna le strisce record blucerchiate raccontano di 8 gare a punti agli inizi degli anni Novanta (2V più 6X) e ben 11 fra la fine degli anni Settanta e Ottanta (4V più 7X) e fra metà anni Quaranta e Cinquanta (5V più 6X).

Le due squadre arrivano a questo appuntamento distanziate di 1 solo punto nella classifica generale. I rossoblù son reduci dal 2-2 ‘subito’ a Lecce. Perché al termine del primo tempo si trovavano sul 2-0. I blucerchiati dallo 0-1 casalingo col Parma e un calcio di rigore fallito dallo specialista Quagliarella. A proposito di calci di rigore, il Doria rappresenta l’unico club con ancora uno zero alla voce penalty subiti. Se sfogliamo gli almanacchi l’ultimo contro risale al 12 maggio scorso: Sampdoria-Empoli, parato da Audero a Caputo, minuto 75’. E nel match appena ricordato la Sampdoria beneficiò comunque di una massima punizione.

CONFRONTI DIRETTI COL GENOA PADRONE DI CASA (SERIE A E SERIE B)

44 incontri disputati
12 vittorie Genoa
16 pareggi
16 vittorie Sampdoria
42 gol fatti Genoa
44 gol fatti Sampdoria

CONFRONTI DIRETTI COL GENOA PADRONE DI CASA (SERIE A)*

36 incontri disputati
9 (8) vittorie Genoa
13 (17) pareggi
14 (11) vittorie Sampdoria
36 (15) gol fatti Genoa
39 (20) gol fatti Sampdoria

ULTIME 5 SFIDE IN SERIE A COL GENOA PADRONE DI CASA

Genoa-Sampdoria 0-1, 5° giornata 2014/2015
Genoa-Sampdoria 2-3, 18° giornata 2015/2016
Genoa-Sampdoria 0-1, 28° giornata 2016/2017
Genoa-Sampdoria 0-2, 12° giornata 2017/2018
Genoa-Sampdoria 1-1, 22° giornata 2018/2019

RISULTATI PIU’ RICORRENTI IN SERIE A E SERIE B COL GENOA PADRONE DI CASA

1-1 comparso per 9 volte, l’ultima nel 2018/2019 (Quagliarella 8’ – Piatek rig. 17’)
0-1 comparso per 8 volte, l’ultima nel 2016/2017 (Muriel 71’)
0-0 comparso per 7 volte, l’ultima nel 1992/1993

* Fra parentesi i dati dei precedenti Genoa-Sampdoria in Serie A dopo la prima frazione di gioco

RANIERI VS THIAGO MOTTA

Quella in occasione del prossimo derby della Lanterna sarà la 16esima sfida in campionato, tutte in Serie A e dalla stagione 1990/1991, fra mister Claudio Ranieri e il Genoa. Per casualità avverrà proprio in occasione della 16esima giornata del campionato 2019/2020. Il bilancio degli scontri diretti sorride al tecnico romano avanti per vittorie, 10-2, e gol marcati, 31-17. Mentre i pareggi ammontano a 3.

Proprio la mole di marcature mette in evidenza una certa facilità per le compagini di Ranieri a bucare la porta del Grifone: mai un clean sheet per i portieri in rossoblù e una media di 2,06 gol/match per i giocatori allenati dell’ex manager del Leicester City. D’obbligo ricordare che i testa a testa fra Ranieri e il Genoa sono arrivati col Cagliari (2; 1V – 1X), col Napoli (2; 2V), con la Fiorentina (2; 1V – 1X), con la Juventus (4; 3V – 1P), con la Roma (4 in due riprese; 2V – 1X – 1P) e con l’Inter (1; 1V).

Per Thiago Motta si tratterà del primo derby di Genova nelle vesti di allenatore. Ma come giocatore del Vecchio Balordo ne ha vinti due su due nella stagione 2008/2009… anche se in quello fra le mura di casa fu espulso.

TUTTI I PRECEDENTI FRA RANIERI E IL GENOA IN CAMPIONATO

10 vittorie Ranieri
3 pareggi
2 vittorie Genoa
31 gol fatti squadre di Ranieri
17 gol fatti Genoa

I NUMERI DI MOTTA IN SERIE A

7 panchine
1 vittoria
3 pareggi
3 sconfitte
4 gare a punti

I NUMERI DI RANIERI IN SERIE A

376 panchine
163 vittorie
119 pareggi
94 sconfitte
282 gare a punti

 

Il drago di Porto, in un colpo solo, ha inghiottito allenatore e direttore sportivo. I cottage inglesi avevano, invece, messo alla porta Claudio Ranieri solo 8 giorni fa, licenziandolo dalla panchina del Fulham. Un incrocio di storie che ha riportato Er Fettina da Testaccio, allenatore girovago dagli anni ’80, nel club che ama di più. Quello della sua città, in cui il padre aveva il banco macelleria nel quartiere simbolo della romanità. All’Olimpico, da padrone di casa giallorosso, Ranieri ci era già stato da allenatore per un anno e mezzo. Da settembre 2009 a febbraio 2011, sfiorando uno scudetto smarrito in una notte drammatica nell’aprile 2010.

Una stagione fallimentare

L’eliminazione in Champions League ha gettato nel caos la società di James Pallotta. Esonerato Di Francesco, con i ringraziamenti di rito per un tecnico che ha toccato la vetta europea più alta dopo la finale del 1984. Con Eusebio va via anche il ds Monchi, additato da molti come il vero responsabile dell’ennesimo fallimento del progetto americano. E d’altra parte le cessioni di Nainggolan, Alisson e Strootman per Pastore, Nzonzi, Olsen, Karsdorp, Kluivert e Marcano non hanno sortito gli effetti sperati. Nonostante l’affare insperato con l’arrivo di Zaniolo. La qualificazione per la prossima Champions resta l’ultimo obiettivo di un’annata balorda, già presa a sberle dopo l’1-7 di Firenze in Coppa Italia.

A un passo dallo scudetto

Ancora una volta il Sor Claudio diventato Sir arriva per mettere una toppa a una pezza giù malmessa. Tre mesi per salvare una stagione e poi chissà. Forse un ruolo da dirigente, in attesa che parta un altro ciclo magari con Sarri o Gasperini. Ma Ranieri non è solo un semplice tappabuchi. Ha vinto una Premier memorabile con il Leicester. Stava per riportare lo scudetto a Roma nel 2010, cancellando il triplete nerazzurro che stava prendendo forma. Ma il 25 aprile la Liberazione si tramutò in schiavitù. La doppietta di Pazzini mise fine ai sogni di gloria di Ranieri nel ko con la Samp. Come il 5 maggio nella finale, persa, proprio con l’Inter di Mourinho.  Lascerà qualche mese più tardi dopo un incredibile rimonta subita a Genova dal Grifone (da 3-0 a 3-4). Oggi ritorna nella sua Trigoria per mettere una toppa, ancora una volta.

Penultimo in classifica in Premier League, a meno cinque punti dalla salvezza e con un 2019 iniziato male, molto male con due sconfitte consecutive. Anzi tre se si considera il brutto ko in FA Cup, un 2-1 contro il Burnley, peraltro con due autoreti.

Il Fulham naviga in acque nerissime con i suoi 14 punti il 22 gare e rischia seriamente la retrocessione. Claudio Ranieri, subentrato a stagione in corsa, le sta provando tutte per risollevare le sorti del club londinese e per infondere un po’ di serenità tra calciatori, staff e tifosi. E l’idea di organizzare una seduta di yoga era sembrata anche un buono spunto per rianimare tutta la squadra…peccato che l’effetto è stato drammaticamente opposto.

Risultati immagini per ranieri fulham

Sì perché, secondo i tabloid inglesi, ci sarebbe stato un acceso diverbio tra due giocatori (secondo altri sarebbero proprio arrivati alle mani con i compagni che hanno fatto fatica a dividerli): animi accesi e vecchie scorie che riguarderebbero Aleksandar Mitrovic e Aboubakar Kamara e che, a quanto pare, non sono riusciti a dimenticare il discusso episodio del “rigore conteso” contro l’Huddersfield.

Riavvolgiamo le lancette e andiamo all’ultimo match del 2018, sfida tra ultimi e penultimi. Nell’occasione, era lo scorso 29 dicembre, i due avevano litigato in modo acceso dopo l’assegnazione di un rigore a favore, sul risultato di 0-0, nei minuti finali della sfida. Kamara aveva strappato il pallone dalle mani di Mitrovic, rigorista designato da Ranieri, e come classico “instant karma” vuole, aveva fallito l’esecuzione dal dischetto. Ironia della sorte, per fortuna per il Fulham, i tre punti sono comunque arrivati, al 91’ proprio con Mitrovic, portando un sorriso nell’ambiente anche se Ranieri, parole detto dallo stesso allenatore, aveva detto: «in quel momento avrei voluto ammazzare Kamara».

Primo round, ops, primo episodio che si archivia in malo modo. C’è da aspettarsi un sequel?

La sua nuova missione impossibile sarà la salvezza con il Fulham. Claudio Ranieri è il nuovo tecnico del club inglese, scelto dal presidente Shahid Khan per risollevare le sorti dei Cottagers. La squadra, infatti, è naufragata all’ultimo posto in Premier con soli 5 punti in 12 giornate di campionato. L’unica vittoria risale al lontano 26 agosto, in casa per 4-2 contro il Burnley alla terza giornata. Le ultime sei sconfitte consecutive (pesante il ko interno per 1-5 contro l’Arsenal) sono costate il posto al manager serbo Slavisa Jokanovic.


Claudio Ranieri, 67 anni, può vantare un’esperienze trentennale sulle panchine di mezzo mondo. Da Cagliari a Torino con la Juve, da Roma a Napoli passando per Firenze e Parma, restando solo in Italia. Poi ha tracciato la strada anche all’estero: Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Monaco, Nazionale greca, Leicester e Nantes. Ma è soprattutto con le Foxes inglesi che l’allenatore romano ha compiuto l’impresa più memorabile di tutta la sua carriera. Nel 2016, contro ogni pronostico, vince la Premier contro i ben più quotati (e ricchi) avversari, da Manchester a Liverpool con sosta a Londra. Proprio a Leicester Ranieri è tornato negli ultimi giorni per commemorare il compianto patron Vichai Srivaddhanaprabha, morto in un incidente con il suo elicottero assieme ad altre 4 persone. Mercoledì 5 dicembre ci sarà proprio Fulham Leicester, un match dalle emozioni forti per Ranieri. L’esordio, invece, sarà sabato 24 novembre in casa contro il Southampton.

Dopo l’esperienza al Nantes lo scorso anno, si riparte dal leggendario Craven Cottage, uno degli stadi più leggendari del mondo, inaugurato nel 1896. Il Fulham non attraversa un periodo felice. I soli 5 punti impongono un cambio di marcia repentino, anche se le dirette concorrenti per la salvezza sono distanti poche lunghezze. Huddersfield a 7, Cardiff, Southampton e Crystal Palace a 8, Burnley e Newcastle a 9. La squadra inglese riparte dalle poche certezze del suo organico, ovvero un reparto offensivo molto competitivo. Mitrovic, Vietto e Schürrle possono trainare il club fuori dalla zona pericolo. Ranieri dovrà lavorare molto sulla fase difensiva, visto che il Fulham è la peggiore difesa della Premier con 31 reti subite.

Craven Cottage

Ecco le prime parole del tecnico italiano, rilasciate al sito ufficiale del club:

È un onore accettare l’invito e l’opportunità di Mr. Khan di guidare Fulham, un club fantastico con tradizione e storia. L’obiettivo a Fulham non dovrebbe mai essere semplicemente sopravvivere in Premier League. Dobbiamo essere sempre un avversario difficile e dovremmo aspettarci di riuscire in questa impresa. Questa squadra ha un talento eccezionale che è esattamente contrario alla sua posizione in classifica. So che questa squadra è molto capace di ottenere prestazioni migliori, su cui lavoreremo subito mentre ci prepareremo per il Southampton al Cottage

 

Sono dovute trascorrere poco più di 24 ore dall’incidente aereo che ha coinvolto il patron del Leicester prima di avere l’ufficialità. Un post sul profili social del club inglese ha posto fine alla ridda di voci e indiscrezioni che si rincorrevano dalla serata di sabato. Vichai Srivaddhanaprabha, 60 anni, presidente della squadra campione d’Inghilterra nel 2016, è morto a seguito dello schianto che ha coinvolto il suo elicottero, precipitato nel parcheggio poco fuori dal King Power Stadium. Nell’incidente sono morte altre 4 persone: i due piloti, la sua compagna e due membri dello staff presidenziale. La causa della tragedia potrebbe essere il blocco del motore per un guasto al rotore di coda. Probabilmente i piloti, intuendo il problema al velivolo, hanno fatto in modo che l’elicottero precipitasse in un’area vuota, altrimenti saremmo stati di fronte a un incidente catastrofico.

La morte, così drammatica e improvvisa di Srivaddhanaprabha, ha scosso il mondo del calcio. Dalle 22 di sabato sera il cordoglio di giocatori, club e rappresentanti delle istituzioni è stato unanime. Il Leicester ha rinviato la partita di Coppa di Lega in programma contro il Southampton. Discorso identico per il match della squadra Primavera.

Kasper Schmeichel, portiere delle Foxes, ha scritto una lettera molto toccante al suo presidente. Ha ricordato l’impegno non solo sportivo dell’imprenditore thailandese, ma anche umanitario verso la città di Leicester. Aveva, infatti, investito 2 milioni di euro nella costruzione dell’ospedale pediatrico della città. Aveva elargito donazioni a favore dell’università di Leicester, aiutando anche un tifoso inglese malato e impossibilitato a pagarsi le cure.

Non ho mai incontrato una persona come lei. Ha trasformato i miei sogni in realtà. Tutti conoscono gli investimenti nel club che avete fatto lei e la sua famiglia – si legge ancora su Instagram – Ma c’è di più: si è preso cura così profondamente non soltanto del club ma dell’intera comunità: il suo aiuto agli ospedali di Leicester e le sue opere di beneficenza non saranno mai dimenticate. Non mi sono mai imbattuto in un uomo come lei

Non è un caso, forse, che abbia perso la vita proprio nel suo elicottero. Amava arrivare con un certo anticipo allo stadio per non perdersi neanche un minuto dei suoi ragazzi. Srivaddhanaprabha, con un patrimonio di quasi 5 miliardi di dollari investito in una catena di negozi aeroportuali, aveva acquistato il Leicester nel 2010 per 39 milioni di sterline. Promosso in Premier nel 2014, le “volpi” hanno vinto contro ogni pronostico il campionato nella stagione 2015/2016. Un’impresa pari, forse, solo a quella del Verona in Italia nel 1985. Guidata da Claudio Ranieri, la squadra aveva compiuto un miracolo sportivo grazie ai vari Vardy e Mahrez, Schmeichel e Kantè, Morgan e Drinkwater.

A celebrare quel trionfo era arrivato anche Andrea Bocelli, chiamato direttamente da Ranieri per incantare col suo “Nessun dorma” i supporter del Leicester nella festa del titolo. Vichai era lì, a celebrare i suoi ragazzi, con il suo elicottero al King Power Stadium. Forse è vero che una favola per entrare nell’epica deve passare dalla tragedia.

Il proprietario del Leicester, Vichai Srivaddhanaprabha, è stato chiaro: dopo il licenziamento di Craig Shakespeare, che nella scorsa stagione aveva preso il posto del campione d’Inghilterra Claudio Ranieri, il club è in cerca di un allenatore di peso, in grado di tirare su la squadra dalle sabbie mobili della bassa classifica.

Le ‘Volpi’ si trovano attualmente al terz’ultimo posto in Premier, davanti solo a Bournemouth e al Crystal Palace. Il primo nome di una lista di tecnici che il patron sta vagliando – secondo quanto riferisce Sport – è quello di Carlo Ancelotti, che ieri sera ha assistito dalla tribuna alla sfida di Champions fra Chelsea e Roma.

le alternative

Difficile che l’ex trainer del Bayern accetti un eventuale incarico, visto che ha sempre dichiarato di non voler prendere alcuna squadra a stagione iniziata.

Se Ancelotti rifiutasse, l’alternativa per il proprietario di Leicester sarebbe Sam Allardyce o il gallese Chris Coleman, reduce dalla mancata qualificazione con la Nazionale ai Mondiali. Possibili alternative sono quelle di David Wagner, Huddersfield, Sean Dyche, Burnley, Roy Hodgson, Ryan Giggs o Martin O’Neil.

Il campionato francese, mai come negli ultimi anni, è cresciuto a livello mediatico e sportivo. Con l’acquisto di Neymar da parte del Paris Saint Germain certo l’attenzione è aumentata ancor di più. La squadra parigina è una potenza economica e sicuramente se la protagonista della Ligue 1 che è appena partita. Monaco, vincitrice lo scorso anno, proverà a rendere le cose più complicate ma occhio a Nizza, Lille e Marsiglia.

Italians vuole focalizzarsi appunto sugli italiani che quest’anno disputeranno il prestigioso campionato francese.

Confermati gli italiani nelle maggiori squadre transalpine (un difensore, un centrocampista e un attaccante), ma anche la novità allenatore: Claudio Ranieri alla guida del Nantes.

Partiamo dalla regina di questa sessione di mercato estiva: il PSG. Molte le voci attorno a Marco Verratti (o Verrattì come dicono i francesi) e su un suo addio dal Parco dei Principi. Per ora un nulla di fatto, il proprietario Al Khelaifi lo ha sempre definito incedibile e ora con Neymar pare che la telenovela sia chiusa. I bisticci con il suo ex procuratore  Di Campli, ora anche lui è entrato a far parte della scuderia Mino Raiola. Il centrocampista abruzzese sarà il faro del centrocampo parigino; vuole fare bene per trovarsi in forma a giugno prossimo per il Mondiale in Russia.
Oltre a Verratti a Parigi c’è anche l’italobrasiliano Thiago Motta. Seppur non più un titolarissimo il centrocampista ex Inter è rimasto nella capitale francese e comunque potrà contribuire a far rifiatare i titolari in mezzo al campo.

Nella rosa della squadra vincitrice del campionato 2016/2017, il Monaco, c’è un italiano che oramai nel Principato è un veterano. Si tratta di Andrea Raggi. Il 33enne difensore ligure è tra li fila dei monegaschi dal 2012 con cui ha prima disputato un campionato di Ligue 2, fino ad arrivare alla Champions League. Proprio nell’anno in cui i biancorossi sono saliti in Ligue 1, alla loro guida c’era Claudio Ranieri e in passato è stato tecnico anche Alberto Guidolin.

Se pensiamo alla Francia, non possiamo non citare il nostro SuperMario Balotelli. Alla sua seconda stagione a Nizza, l’attaccante italiano ha ritrovato la sua serenità e i gol. Dopo la bell’annata, condita con una qualificazione ai preliminari di Champions in cui ha realizzato 15 reti in 23 presenze, Balotelli ha già esordito con una rete quest’anno contro l’Ajax nella qualificazione alla Coppa dei Campioni. Nel prossimo turno, ironia della sorte, incontrerà un’italiana: il Napoli. SuperMario cercherà di fare bene quest’anno per strappare una convocazione al Mondiale 2018. Il rapporto con la tifoseria francese è sempre stato speciale anche quando non è in campo.

Se questi sono gli italiani che scenderanno in campo in questa stagione francese, c’è anche un italiano che siede in panchina, a Nantes. È Claudio Ranieri che, dopo la fiabesca avventura al Leicester con tanto di titolo di Premier League nel 2015/2016, ha voluto tentare una nuova avventura estera. Come abbiamo detto, sir Claudio è già stato in Francia ai tempi del Monaco, con cui ha vinto un campionato di Ligue 2 e un buon secondo posto la stagione successiva. Ora l’avventura per uno che ama le grandi sfide. La strada è già in salita dopo la sonora sconfitta a Lille per 3-0.

Dario Sette