La Russia è la prima finalista del Mondiale delle sorprese.
Pronostico rispettato, ma quanta fatica per i vice campioni d’Europa domare 4-3 un coriaceo Iran, che vende la cara la pelle, restando in partita 40’ effettivi prima di arrendersi con l’onore delle armi.
COLPO SU COLPO – Al Coliseo Ivan de Bedout di Medellin match equilibrato, come nelle aspettative. La Russia scappa, l’Iran l’acchiappa. Il solito Esmailspour risponde alla rete iniziale di Lyskov: 1-1 all’intervallo. Abramov s’inventa il 2-1, ma bomber Hassan Zadeh batte Gustavo, ristabilendo la parità per la seconda volta. Il 2-2 dura appena 13”, il tempo che serve a Shayakhmetov per riportare avanti per la terza volta la Russia. L’Iran cade, ma si rialza, si gioca la carta del portiere di movimento, mettendo alle corde Eder Lima e compagnia. A 42”, però, l’ottimo Chishkala mura una conclusione avversaria, guarda la porta e la centra dalla sua area. Gara finita? Più o meno. L’indomita nazionale di Nazemalsherieh trova la forza per realizzare il 4-3 a 11”, con Javid. E ha l’ultimo assalto per siglare un clamoroso pari. Che, però, non arriva. Russia in finale, Iran da applausi.
L’ARGENTINA – Intanto l’Argentina è sbarcata a Cali, per la seconda semifinale contro il Portogallo di Ricardinho. Giustozzi, che recupera Rescia, è su di giri.
“Vediamo se il Portogallo è favorito, lo deve dimostrare in campo. Ricardinho? Impossibile annullare uno come lui, faremo degli accorgimenti difensivi, ma non snatureremo il nostro gioco”.
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