Tag

juve

Browsing

L’estate del 2023 è caratterizzata da movimenti di mercato significativi per le tre grandi squadre italiane: Juventus, Inter e Milan. Dopo una stagione altalenante, questi club hanno preso iniziative ambiziose per rinforzare le proprie rose e competere al massimo livello nel calcio nazionale e internazionale.

Per la Juventus le priorità dei bianconeri sono Arthur, Zakaria e McKennie, obiettivo vendita degli esuberi rientrati dai prestiti. Richieste ufficiali per i primi due sono arrivate dalla Premier ma la situazione rimane ferma. Intanto Bonucci, ai margini del progetto, si è offerto alla Lazio mentre è stallo sulla questione Milinkovic-Savic in attesa di capire gli sviluppi delle altre trattative in uscita. En-Nesyri del Siviglia è invece l’ultima idea di Giuntoli in attacco che lo può acquistare a sconto visti i problemi finanziari della società spagnolo. Intanto Pogba si trova in Arabia per valutare la super offerta ricevuta dall’Al-Ittihad.

I nerazzurri continuano a trattare col Chelsea per acquistare Romelu Lukaku: si lavora sulla formula del prestito oneroso con obbligo di riscatto e sulla volontà del giocatore che vuole solo la maglia neroazzurra. Per la porta al posto del partente Onana, destinato al Manchester United in quanto la trattativa è in via di definizione, gli obiettivi restano Trubin e Sommer. Nel frattempo, il club ha rinnovato De Vrij, Carboni ed Esposito.

La scommessa per l’attacco si chiama Emanuel Emegha dello Sturm Graz. In attesa degli arrivi di Reijnders (bisogna ancora trattare con l’AZ) e Pulisic dal Chelsea intanto per l’attacco, nel ruolo di esterno, spunta anche Johan Bakayoko: l’esterno offensivo belga, classe 2003 è di proprietà del PSV. Se non dovesse arrivare Morata i nomi sono Scamacca e Taremi.

L’estate del 2023 Juventus, Inter e Milan vede compiere importanti mosse di mercato per riportare le squadre al successo. I tifosi delle tre squadre ora guardano con rinnovata speranza alla prossima stagione, consapevoli che questi colpi potrebbero fare la differenza in termini di risultati e prestazioni sul campo.

Sarà interessante vedere come i nuovi acquisti si integreranno nelle rispettive squadre e se riusciranno a raggiungere gli obiettivi prefissati. Chissà quale sarà la squadra sulla quale puntare alla vittoria finale del prossimo campionato di serie A, NetBet ci dà una previsione.

Photo by Depositphotos

Nel corso della sua lunga e gloriosa storia, la Juventus ha disputato innumerevoli partite memorabili. La Vecchia Signora ha riempito i libri di storia con una serie di risultati partite Serie A che hanno impressionato fan e avversari in tutto il mondo, così come incredibili prestazioni nei palcoscenici europei più importanti che l’hanno consacrata come una delle più forti della storia. Nelle prossime righe, ci tufferemo in quattro dei migliori match che la Juventus ha mai disputato, esplorando come questi momenti storici abbiano plasmato il prestigio del club bianconero.

Juventus – Inter 9-1, Serie A, 1961

Una delle più memorabili partite nella storia della Juventus è sicuramente la vittoria per 9-1 contro l’Inter nel 1961. Si tratta di una partita entrata negli annali del calcio, non solo per il risultato, ma per come si è arrivati a tale partita. Infatti, a causa di motivi di ordine pubblico la partita fu sospesa una prima volta, con assegnazione a tavolino la vittoria dei nerazzurri. All’epoca l’Inter si avvicinò allo Scudetto terribilmente, ma la Juventus riuscì a ottenere il ricorso e vincerlo, facendo disputare la sfida a fine campionato. Angelo Moratti, presidente della squadra lombarda, infuriato, decise di far scendere la primavera contro i campioni bianconeri. Inutile dire che la Vecchia signore vinse per 9-1, con Omar Sívori che segnò ben 6 goal. Questa vittoria è ancora oggi ricordata come una delle più grandi mai registrate nella Serie A, ma anche una delle più contese nella storia.

Juventus – Real Madrid 3-1, UEFA Champions League Semi-Final, 2003

Nella semifinale di ritorno della UEFA Champions League del 2003, la Juventus si trovò di fronte il Real Madrid, un gigante del calcio mondiale. Nonostante l’andata fosse terminata 2-1 per il Real, la Juventus riuscì a ribaltare, a Torino, il risultato grazie a una memorabile prestazione di David Trezeguet, Alessandro Del Piero e Pavel Nedvěd. Quella partita venne definita “La partita perfetta”, dove la compagine bianconera riuscì ad annientare i Blancos, grazie anche a Gianluigi Buffon che parò il rigore a Raul. La partita finì 3-1 a favore della Juventus, che avanzò in finale grazie alla regola dei gol fuori casa.

Udinese – Juventus 0-2, Serie A, 2002

Il 5 maggio 2002 è una data indelebile nella storia della Juventus. In quella giornata, la Vecchia Signora, guidata da Marcello Lippi, era a Udine per l’ultima partita della stagione di Serie A. La Juventus era a pari punti con l’Inter, ma grazie alla differenza reti era in svantaggio: per vincere lo Scudetto, doveva sperare in un passo falso dell’Inter e, nel contempo, battere l’Udinese. E così accadde: l’Inter perse a Lazio, mentre la Juventus riuscì a vincere per 2-0 grazie ai gol di David Trezeguet e Alessandro Del Piero. Quella vittoria permette alla Juventus di superare l’Inter e conquistare un incredibile Scudetto, rimasto famoso come “lo Scudetto del 5 maggio”.

Juventus – Ajax 1-1, UEFA Champions League Finale, 1996

Un altro match storico nella cronaca bianconera è sicuramente la finale della UEFA Champions League del 1996, in cui la Juventus ha affrontato l’Ajax. Dopo un match molto equilibrato, terminato 1-1 dopo i tempi supplementari, con un gol di Fabrizio Ravanelli per la Juventus e uno di Jari Litmanen per l’Ajax, la partita si è decisa ai calci di rigore. In questa lotteria dei tiri dal dischetto, è stata la Juventus a trionfare, grazie a un memorabile rigore parato dal portiere Angelo Peruzzi. Quel 4-2 finale ai rigori ha consegnato alla Juventus il suo secondo titolo della UEFA Champions League.

Agli inizi di novembre 2008 Alessandro Del Piero ha 33 anni, è in procinto di farne 34 il 9. Prima però c’è un appuntamento di quelli segnati in rosso sul calendario o salvato nell’agenda dello smartphone. Il 5 novembre la Juventus di Claudio Ranieri va al Santiago Bernabeu. Quello stadio, così come Manchester, Monaco di Baviera o Barcellona è uno dei tempi del calcio europeo. La Champions League da brividi si gioca lì e Del Piero sa come si fa. Protagonista della prima e seconda Juve di Lippi, ha già vinto il trofeo nel 1996 a Roma. Ha però perso tre finali che ancora bruciano (1997, 1998, 2003).


Dopo lo scandalo di Calciopoli nel 2006, la Juve in quella stagione torna in Europa grazie al terzo posto in campionato maturato l’anno prima. Della squadra dominatrice in Italia sono rimasti, oltre a Del Piero, Buffon, Nedved, Camoranesi, Trezeguet, Chiellini. I bianconeri cercano di tornare agli antichi splendori, hanno acquistato Amauri dal Palermo, a centrocampo c’è Tiago proveniente dal Chelsea con il maliano Sissoko, in difesa una roccia come il vichingo Mellberg.

In Champions, dopo aver eliminato l’Artmedia di Bratislava ai preliminari, sono capitati nel girone H con Real Madrid, Zenit San Pietroburgo e Bate Borisov. La Juve fa un grande girone di qualificazione, si qualifica al primo posto, batte in casa Zenit e Real e vive la sua notte di gloria il 5 novembre.

Santiago Bernabeu, si diceva. Il Madrid ha come capitano l’eterno Raul, in porta Casillas, in difesa Fabio Cannavaro accanto ai giovani Sergio Ramos e Marcelo. I blancos, a caccia della “decima” che vinceranno solo nel 2014, sono allenati dal tedesco Schuster. Il reparto offensivo è composto da Sneijder, il già citato Raul e l’olandese Van Nistelrooij, arrivato in Spagna dopo gli anni a suon di gol con lo United. Nella ripresa, al ventesimo minuto, entrerà anche un giovanissimo Gonzalo Higuain, all’epoca 21enne. Drenthe, che sarà uno dei migliori, sostituisce all’ultimo minuto l’infortunato Robben.

I blancos partono all’attacco, ma Madama tutto sommato non corre grandi rischi. Drenthe imperversa sulla fascia, Van Nistelrooij cerca il guizzo giusto, ma non crea granchè. Alla prima vera occasione la Juve passa. Guti perde palla, recupera Marchionni che serve Del Piero a centrocampo. Il capitano si avvicina all’area di rigore avversaria, piazza il sinistro dai 20 metri come una punizione in movimento, rete. 0-1 e bianconeri avanti. Nel secondo tempo, Madrid avanti all’arma bianca, la squadra di Ranieri balla un po’ dietro ma tiene. Al 67’ c’è una punizione ideale per Del Piero, sul centrosinistra a 25 metri da Casillas. Il portiere spagnolo piazza malissimo la barriera, il capitano della Juve ne approfitta e va a firmare una doppietta memorabile.

Avrebbe il tempo anche di portarsi a casa il pallone, ma la tripletta è solo sfiorata. Claudio Ranieri, a tempo scaduto, decide di regalare una meritata e indimenticabile standing ovation al suo numero 10, sostituito da De Ceglie. Il Santiago Bernabeu risponde e si alza in piedi ad applaudire. Anche Maradona in tribuna batte le mani per Del Piero. La Juve si qualifica così agli ottavi di finale con due giornate di anticipo. Sarà poi eliminata dal Chelsea nel marzo 2009.

 

Cristiano Ronaldo è poi sceso in Terra? Luciano Spallettim invece, si è trasformato in don Pietro Savastano mentre a Parma si degustano pietanze succulenti. Senza dimenticare la pioggia in tribuna a Napoli e il nuovo match tra Gattuso e Bakayoko. Nuovo appuntamento con la partweeta della 35ma giornata di A.

La Bibbia di Cristiano


Paulo Floccari

Luciano Savastano


Di padre in figlio


Scampagnata a Parma


E’ già Real Madrid Atalanta


Palloni finiti


Criscito, il moderato


Piove, stadio ladro


Ring Milanello

Bologna – Juventus 1-2 rete al 94esimo minuto. 27/05/2017 Primo gol in Serie A

Italia – Tunisia Under21 2-0 rete al 39esimo minuto. 15/10/2018 Primo gol gli azzurrini

Italia – Finlandia 2-0 rete al 74esimo minuto. 23/03/2019 Primo gol con l’Italia

Tre date, tre partite indelebili per Moise Kean. L’attaccante, classe 2000, continua a sorprendere e stavolta l’ha fatto con la maglia azzurra della nazionale maggiore.

Nel primo match di qualificazione a Euro2020, la punta juventina ha segnato la sua prima rete tra i grandi della maglia azzurra, abbattendo altri record, dopo averne infranti altri con la maglia della Juventus e con gli azzurrini dell’Under21.

Contro la Finlandia Kean è partito ed è diventato il primo millenial a segnare nella Nazionale italiana. Per precocità è secondo solamente all’ex bianconero Bruno Nicolè il quale fu più precoce di lui segnando nel 1958 contro la Francia a 18 anni e 258 giorni. Il vercellese si piazza subito dopo Nicolè all’età di 19 anni e 20 giorni, ma scalza un grande del calcio azzurro come il Pallone d’oro, Gianni Rivera.

Una serie di record abbattuti dal ragazzo prodigio della scuderia del procuratore Mino Raiola.

Pronto a battere altri record!

La società bianconera del presidente Agnelli lo ha blindato e sicuramente continuerà a farlo per tenere a bada gli assalti dei grandi club europei. Quest’anno è rimasto a Torino sotto gli occhi dell’allenatore Allegri e a osservare un grande come Cristiano Ronaldo.

Il ragazzo è dotato di un grande carisma e sa delle qualità che possiede, per questo in poco tempo è riuscito ad accorciare le tappe e lo stesso ct Mancini non ha avuto paura di lanciarlo.

In pochi, anzi quasi nessuno, si sarebbe immaginato che la Juventus avrebbe perso la sua prima partita stagionale in campionato contro il Genoa a Marassi, e invece così è stato.

Con il ko dei bianconeri contro il Grifone, ora sono solamente quattro le squadre europee a non aver ancora subito una sconfitta nei propri campionati.

Sono squadre meno blasonate di Barcellona, Manchester City e Bayern Monaco ma che possono vantare questo piccolo record: Stella Rossa (Serbia), Paok Salonicco (Grecia), Slovan Bratislava (Slovacchia) e Maccabi Tel Aviv (Israele).

Queste formazioni hanno la caselle delle sconfitte ancora ferme a zero e sono tutte appaiate ai primi posti delle singole classifiche nazionali.

PAOK SALONICCO
Risultati immagini per paok salonicco
I greci del Paok

I bianconeri quest’anno stanno cercando di rompere il dominio del squadre ateniesi dell’Olympiakos e dell’Aek Atene. In 25 partite i greci hanno ottenuto 22 vittorie e 3 pareggi e sono proiettati verso la vittoria della Superleague ellenica grazie ai 7 punti di vantaggio sui Thrilos. Il trionfo per le aquile sarebbe storico, dopo 34 anni di digiuno.

STELLA ROSSA
Risultati immagini per marakana di belgrado
Per il Partizan spesso il pubblico del Marakanà è il dodicesimo uomo in campo

I serbi continuano a dominare in patria e puntano al loro quarto titolo consecutivo. Sinora il cammino è stato quasi perfetto con 24 vittorie e solo 3 pareggi nelle prime 27 giornate, con un +7 sulla seconda che è il Radnicki Sik. Conclusa la prima fase, dopodiché si passerà ai playoff.

SLOVAN BRATISLAVA

Risultati immagini per Slovan Bratislava
Andraž Šporar, attaccante e goleador degli azzurri

Dalla Serbia alla Slovacchia. La squadra capitolina è la regina della Fortuna Liga. I ragazzi di mister Martin Sevela su 23 incontri hanno ottenuto 19 vittorie e 4 pareggi. Dopo quattro anni, il club potrebbe tornare al successo nazionale.

MACCABI TEL AVIV

Risultati immagini per maccabi tel aviv
Israeliani schiacciasassi

Una vera e propria Juventus straniera è il Maccabi Tel Aviv. Il club israeliano non conosce rivali nel campionato, ora si stanno disputando i playoff. Sinora nessuno è riuscito a battere la formazione gialloblu che in 27 match ne hanno vinti 21 e pareggiati 6.

Anche la Juve ha delle rivali che dominano nei propri campionati, senza subire sconfitte.

La caduta delle due Juve d’Italia. Entrambe le ultime imbattute in Italia, entrambe ko nel giro di poche ore. Indolore la sconfitta per la Vecchia Signora, con lo scudetto praticamente in tasca e la testa scarica dopo la Champions. Più pesante quella della sorellina campana dello Stabia, finita sotto nello scontro diretto con il Catania in serie C. Nel girone C le “vespe”, prime in classifica, devono guardarsi dalle siciliane che rincorrono. Più tranquillo Allegri, chiamato solo a gestire un vantaggio di 15 punti nelle ultime 10 giornate. Basteranno cinque vittorie per avere la certezza matematica dell’ottavo scudetto consecutivo, se il Napoli dovesse vincerle tutte.

Un ko indolore

La sconfitta di Genova era scritta nel destino, dice Andrea Pirlo, uno che di cose di campo se ne intende giusto un po’. Impossibile chiedere di più a una squadra reduce dall’impresa degli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid. Orfana di Ronaldo, la Juve ha offerto la classica prestazione da campionato. In gestione, in attesa del colpo vincente, arrivato con il gol di Dybala annullato per fuorigioco millimetrico di Emre Can. Il karma ha poi rovesciato tutto. Stefano Sturaro, ex del match, fermo da quasi un anno per un infortunio, al centro delle polemiche per un’esosa plusvalenza tra Genoa e Juve, il primo ad aver salutato Ronaldo in estate a favore di fotografi. Una serie di coincidenza sintetizzate nel piazzato del 72’ che, complice un rimbalzo velenoso, ha sorpreso Perin.

Le siciliane incombono

Qualche minuto dopo il ko bianconero, al Massimino di Catania la Juve Stabia sfidava i padroni di casa in uno scontro diretto per la promozione in serie B. Ma il match è stato subito in salita per i campani dopo il rigore trasformato da Lodi all’11’. Fortuna ha voluto che i secondi in classifica, il Trapani, abbiano perso 4-2 a Francavilla. La squadra di Fabio Caserta è ancora capolista a 63 punti, due in più del Trapani mentre il Catania si è rifatto sotto a 57. Equilibri in bilico a 7 giornate dalla fine. E domenica gli stabiesi possono rifarsi contro il Rieti quartultimo, esattamente come l’Empoli che sfiderà la Juventus allo Stadium dopo la sosta della A.

 

Aldilà delle polemiche che ci sono state e che ci saranno ancora attorno al match tra Napoli – Juventus, c’è un dato fatto: i bianconeri hanno letteralmente dato il colpo di grazia alla seconda in classifica, cucendosi sul petto (salvo un harakiri che dovrebbe essere di dimensioni apocalittiche) il 35esimo Scudetto della storia, l’ottavo consecutivo.

Con i sei punti conquistati contro il Napoli, tra andata e ritorno, i campioni d’Italia hanno raggiunto un distacco di 16 punti in classifica, mai successo prima d’ora alla 26esima giornata.

Questa formazione, sin da subito, ha fatto intravedere che sarebbe stata un’altra stagione a senso unico, tant’è che si è giunti al giro di boa del girone d’andata con una differenza di 9 punti sul Napoli secondo.
In realtà, già dalla 13esima giornata (il 25 novembre 2018) c’erano 8 punti di differenza, che sono andati via via aumentando fino a diventare il doppio.

In termini di numeri e di paragoni possiamo tranquillamente dire che la Juve potrebbe anche migliorare questo score puntando a quel record realizzato dall’Inter di Mancini nella stagione 2006/07, quando vinse lo Scudetto con ben 22 punti di vantaggio sulla Roma. Quell’Inter, però, a questo punto del campionato di punti in più ne aveva “solo” 11, ben cinque in meno della Juve di quest’anno.

Risultati immagini per inter 2006/07
I festeggiamenti dell’Inter per lo scudetto 2006/07

Ma andando oltre, di questo passo la Juve di Max Allegri potrebbe anche superare il record di Antonio Conte della stagione 2013/14 quando ha chiuso con 102 punti in classifica (anche se con un distacco di 17 punti sulla Roma di Rudi Garcia). Inoltre potrebbe terminare la stagione senza sconfitte così come accaduto alla stessa Juve nel 2011/2012, al Perugia 1978/1979 e al Milan 1991/1992.
Inoltre, con 26 trasferte senza sconfitte (primato della storia della Vecchia Signora) non è poi così molto lontano il dato migliore che è in mano al Milan di Capello tra il 1991 e il 1993 (38 risultati utili consecutivi lontani da San Siro).

Nonostante i tanti punti di vantaggio, però, il tecnico livornese vola basso:

Indubbiamente è un vantaggio importante ma per la certezza matematica bisogna aspettare.

Intanto i record per la Juve sono all’ordine del giorno e, così facendo, lo sarà ancora per molti anni.

Manca poco dal fischio d’inizio del 152esimo derby della capitale tra Lazio – Roma che inizierà alle 20.30 di questa sera. In questa giornata, però, c’è anche la sfida tra Napoli – Juventus e ciò non è la prima volta che accade.

Un 26esimo turno ricco di importanti appuntamenti. Dopo il colpaccio del Cagliari alla Sardegna Arena contro l’Inter, questo weekend ci riservato Napoli-Juventus, vale a dire seconda contro prima in classifica, e Lazio-Roma, derby capitolino numero 152 fra sesta e quinta forza del campionato.

Tuttavia non è una novità che questi due big match cadano nello stesso turno. Grazie a Footstats.it abbiamo avuto modo di sfogliare gli annali del calcio e ritrovare ben quattro precedenti.
La prima volta è avvenuta nella stagione 1947/48, quando i club si sfidarono in occasione della nona giornata: Lazio-Roma 0-1 (rete di Amadei), Napoli-Juventus 0-0.
Per il bis gli appassionati di calcio avrebbero dovuto attendere praticamente trent’anni. Nel torneo 1978/79, al settimo turno, ecco il doppio incrocio: entrambi terminati 0-0. Quindi, nel campionato seguente, 1979/80, alla 22esima giornata si ripresentò la singolare combinazione: Lazio-Roma 1-2 (Pruzzo per i giallorossi, pareggio di D’Amico per i biancocelesti, gol vittoria di Giovannelli per i lupacchiotti), Napoli-Juventus 0-0.

Risultati immagini per derby 2 marzo 1980
La gioia di Giovannelli per il gol vittoria del 2-1

L’ultimo episodio è piuttosto recente, 1995/96, di nuovo alla ventiduesima giornata: Lazio-Roma 1-0 (Signori su rigore), Napoli-Juventus 0-1 (Ravanelli).


In sintesi tracciamo quello che è il bilancio complessivo dei vari scontri che ci sono stati in combinata:

1 vittoria Lazio – 0 vittorie Napoli
1 pareggio – 3 pareggi
2 vittorie Roma 1 –  vittoria Juventus
2 gol fatti Lazio – 0 gol fatti Napoli
3 gol fatti Roma – 1 gol fatto Juventus

La curiosità legata a questi match è che nessuna squadra ha poi vinto lo Scudetto: nel 1947/48 vinse il Torino, nel 1978/79 e nel 1995/96 toccò al Milan, mentre nel 1979/80 a festeggiare fu l’Inter.

E alla 26esima giornata?

In questo specifico turno possiamo conteggiare 3 derby Lazio-Roma: nel 1993/94 fu 1-0 con Signori man of the match, nel 2001/02 fu la stracittadina di Montella, autore di un poker di reti nell’1-5 finale (di Stankovic il gol della bandiera per gli aquilotti, mentre Totti contribuì alla manita), infine il pareggio 1-1 nel 2003/04 con Corradi e Totti su calcio di rigore.

Bilancio che, se non fosse per le marcature, sarebbe in perfetto equilibrio.

1 vittoria Lazio
1 pareggio
1 vittoria Roma
3 gol fatti Lazio
6 gol fatti Roma

Di Napoli-Juventus, invece, ne troviamo quattro: nel 1930/31 fu 1-2 con Ferrari e Vecchina in rete per gli ospiti e Vojak per i padroni di casa, nel 1962/63 andò in scena il più classico dei 0-0, nella stagione 1967/68 ecco un altro 1-2, stavolta Juliano per gli azzurri, De Paoli e Cinesinho per i bianconeri e per concludere con l’1-1 del 1975/76, Boccolini e Bettega.

Questo il bilancio del mini ciclo che ha visto alternarsi in schedina segni 2 e X:

0 vittorie Napoli
2 pareggi
2 vittorie Juventus
3 gol fatti Napoli
5 gol fatti Juventus

Mai come quest’anno calciatori e fantallenatori sono collegati dal filo diretto qual è il mondo social.

Qualche settimana fa Kevin Prince Boateng si è reso protagonista di un battibecco simpatico con un utente rimasto spiacevolmente colpito dall’addio al Sassuolo e che gli aveva chiesto un risarcimento. Il ghanese, passato al Barcellona, ha così accettato la richiesta del fantallenatore che aveva puntato su di lui per questa stagione, facendo un bonifico bancario per scusarsi.

Sorte simile è capitata a Joao Cancelo, difensore della Juventus che non sta vivendo certo il suo periodo in maglia bianconera.

Dopo l’ennesima prova opaca contro il Bologna al Dall’Ara (il voto sulla Gazzetta è stato 5.5), un fantallenatore ha a contattato direttamente il portoghese attraverso il profilo Instagram, per chiedere qualche bonus in più.

Cioè per fare un assist o addirittura un gol dobbiamo aspettare due anni? Al fantacalcio ho puntato tutto su di te in difesa, ma per adesso una delusione. Ma poi questi gialli inutili che prendi, boh…

La risposta di Cancelo, a differenza di come è stato per Boateng, non è stata dolcissima anzi, ha ribattuto in maniera stizzita, mandando a “quel paese” all’appassionato e ribandendo di essere disinteressato al Fantacalcio, ma che importa solo vincere.

Il terzino, poi, ha rincarato la dose invitando il fantallenatore a evitare di scrivere ulteriori messaggi. Un atteggiamento poco sereno per il difensore che è arrivato a Torino l’estate scorsa dopo che il club ha sborsato 40 milioni di euro al Valencia ma che ultimamente è un po’ sottotono e un po’ troppo nervoso.

Il fantallenatore ha girato lo screenshot della conversazione direttamente a una delle pagine social più famose del mondo fantacalcistico: Sosfantacalcio e da lì in poi sono scattate le condivisioni e i commenti simpatici degli altri utenti.

Per Cancelo è sicuramente un periodo poco felice ma è passeggero dato che, quando è in giornata, resta comunque implacabile e fondamentale per il gioco bianconero.