La scomparsa di Marco Simoncelli ha segnato una pagina nera della storia dello sport italiano e del motociclismo mondiale.
A ricordare la tragica perdita del centauro romagnolo è Valentino Rossi, grande amico del Sic e che tuttora ne sente la mancanza sia dentro che soprattutto fuori dai circuiti.
La morte di Marco Simoncelli è stata una vera prova per il fuoriclasse di Tavullia, il quale, dopo il brutto incidente a Sepang in cui è costata la vita a Sic58, si è tormentato tanto specie per il fatto che lui stesso fu coinvolto in quel tragico incidente.
È stata una cosa devastante. Difficile da superare personalmente, ma non ho mai pensato di smettere. Mi è dispiaciuto però essere lì. Magari se fossi stato due moto più avanti sarebbe stato un po’ più facile, ecco. Però con il tempo passa tutto e quando penso al Sic ho solo ricordi positivi. Alla fine è andata così e non ci si può fare niente. Sono andato avanti per amore. Sennò avrei già smesso.
L’amore e la passione per le moto quindi hanno fatto sì che il 2011 non sia stato l’anno dell’addio alle corse. La voglia di riscattarsi dopo anni bui in Ducati e la perseveranza nel cercare di centrare uno storico decimo titolo mondiale sono ancora al centro della sua grande carriera, anche a 39 anni suonati.
E poi c’è il pensiero per Marco Simoncelli, i ricordi del tempo trascorso insieme.
Tra le immagini più belle che Valentino Rossi ricorda del Sic sono le tante risate e le abbuffate di cibo in cui Marco ne era il protagonista.
Eravamo molto amici, stavamo insieme quasi tutti i giorni, spesso dopo l’allenamento, andavamo a cena a casa di Carlo (Casabianca, il preparatore atletico ndr), con il Sic che portava il sushi e che ne mangiava il doppio di noi.
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