La situazione del calcio italiano dopo l’esclusione clamorosa dai Mondiali di Russia 2018 non smette di suscitare dubbi e perplessità nel settore e sono in tanti quelli che vogliono una svolta che porti un cambiamento radicale.
Uno di questi è Paolo Maldini, che ha fatto del calcio la sua vita a partire da quel lontano 1985 in cui ha esordito in seie A. Lui, che nella sua carriera ha avuto un ruolo importante anche nella nazionale italiana, oggi proprio non riesce ad accettare la disfatta.
Fa male, è stata una cosa inaspettata. Avevo speranza che in una maniera o nell’altra ce l’avremmo fatta. Così non è stato, ed è stato un problema non solo legato ai due playoff ma una gestione degli ultimi anni che ha portato il calcio al di fuori della federazione. E questi sono i risultati
Il declino che sta affrontando il calcio in Italia è dovuto, secondo il suo parere, ad una cattiva organizzazione ed è proprio ai vertici che bisogna operare il cambiamento. Ed è per questo che lui sostiene la candidatura di Damiano Tommasi, che all’inizio dell’anno ha annunciato di presentarsi alle elezioni come presidente del Figc.
Ecco le motivazioni che hanno spinto l’ex calciatore della Roma a fare il grande passo:
Oggi la Figc ha bisogno di unità di intenti. Compito istituzionale è quello di dare una risposta seria, concreta e sufficientemente lungimirante a Italia-Svezia… altrimenti avremmo perso due volte
E Maldini non può che essere d’accordo con lui, anche se si rende conto che non sarà affatto facile affrontare questo compito:
Tommasi potrebbe cambiare qualcosa? E’ la mia speranza in quanto amante del calcio. Non è facile ma è giusto che si candidi. Sicuramente avrà l’appoggio di calciatori ed ex calciatori, magari meno quello della politica, ma credo che lui debba far valere un programma improntato sul calcio
In attesa di sapere come evolverà la situazione e se Tommasi avrà un’opportunità nella Federcalcio, i due ex giocatori ieri si sono ritrovati insieme a tagliare il nastro nella mostra di Biella dedicata al calcio dei campioni.
Insieme a Roberto Bettega hanno rappresentato tre delle squadre più importanti del calcio, Roma, Juventus e Milan, e hanno presentato questa collezione d’autore dove spiccano anche cimeli dei protagonisti del calcio di qualche anno fa.
Che sia di buon auspicio per il futuro del calcio? Magari aiuterà a ricordare quanto di significativo c’è stato nel calcio del passato per farlo rinascere e raggiungere nuovi traguardi.
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