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Un paio di scarpe Nike “Moon Shoe” del 1972 è stato venduto all’asta a New York per la cifra record di 437.500 dollari (circa 392mila euro). Si tratta di un modello rarissimo – il Waffle Racing Flat Moon – disegnato dal co-fondatore della Nike Bill Bowerman e prodotto a mano nel 1972 in soli 12 esemplari, pensati e realizzati per le qualificazioni delle Olimpiadi di quell’anno. Ad acquistarle è stato il collezionista canadese Miles Nadal, che ha pagato quasi il triplo della stima di 160.000 dollari che la casa d’aste Sotheby’s aveva previsto.

 

Il precedente record delle scarpe di Michael Jordan

Le Waffle Racing Flat Moon, l’unico paio sui 12 prodotti che non era mai stato indossato, facevano parte di un lotto di 100 paia di scarpe da ginnastica e Nadal ha comprato anche le altre 99 per 850.000 dollari, spendendo quindi un totale di quasi 1,3 milioni di dollari. Il record precedente per un singolo paio di scarpe era di 190.373 dollari, pagato nel 2017 per delle Converse firmate da Michael Jordan e indossate nella finale di basket alle Olimpiadi del 1984.

Anche le scarpe di Ritorno al futuro

Dall’11 al 23 luglio è stato possibile partecipare alla prima vendita all’asta della storia dedicata alle sneakers, organizzata da Sotheby’s di New York. Tra le scarpe in vendita, anche le Nike create ispirandosi al modello indossato da Michael J. Fox nella celebre pellicola cult degli anni ’80 “Ritorno al futuro”, valutate tra i 50 e i 70mila dollari.

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Oltre 200 medaglie conquistate col sudore e con la grinta di un vero atleta. Jury Chechi, ex ginnasta campione olimpico 1996 ad Atlanta, continua a essere il campione che è sempre stato.

Stavolta a far parlare di sé non è stata una performance agli anelli ma un gesto di gran cuore per salvare la palestra Etruria di Prato, dove Chechi ha mosso i primi passi. Il campione ha messo all’asta tutti trofei vinti durante la sua gloriosa carriera pur di dare un contributo concreto al salvataggio di questa storica struttura.

Nella cittadina toscana è andata di scena un vera e propria asta in cui la Reale Foundation si è aggiudicato il tutto per 70mila euro, lasciando poi i trofei in dono alla palestra.

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I tanti trofei di Chechi messi all’asta

All’evidente problema che ha colpito l’impianto Etruria, l’oro olimpico non ha esitato a mettersi a disposizione offrendo quello di cui più caro ha: i suoi premi (200 tra coppe e medaglie).
Per partecipare all’asta, occorreva versare una base minima di 19,96 euro, prezzo che simbolicamente è l’anno in cui Chechi è diventò per tutto il mondo il “Signore degli Anelli”.

Un gesto unico per aiutare tutti le ginnaste e i ginnasti che si allenano in questa palestra pratese. Giovani che inseguono un sogno, lo stesso sogno che ha inseguito Jury Chechi fino ai trionfi mondiali e olimpici.

 

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Grazie a tutti!!!😀 . . #jurychechi #prato #etruria #ginnasticaartistica

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Era il 1976 e Chechi aveva solo sette anni. In quell’anno e in quella palestra il piccolo ginnasta pratese ha vinto la sua prima coppa un po’ a sorpresa, tanto che nemmeno i suoi genitori erano presenti all’evento. E proprio quella coppa, con la targhetta “S.G. Etruria”, risulta tra le tante presenti.

Oggi l’Etruria ospita gli allenamenti di 90 ragazze e ragazzi dai 6 ai 16 anni e, finalmente, grazie ai finanziamenti della Real Foundation avranno un nuovo impianto elettrico e di riscaldamento.

Se devo scegliere tra collezionare anelli di campioni Nba o trofei in una stanza, o dare a dei bambini l’opportunità di cambiare le loro vite, la scelta è molto semplice: vendi tutto

Kareem Abdul-Jabbar c’avrà anche rimuginato a lungo ma alla fine lo ha fatto per davvero: ha messo all’asta quasi tutti i suoi trofei, compresi i quattro anelli di campione Nba vinti coi Lakers (eccezion fatta per il primo, quello vinto con Milwaukee), e ha raccolto quasi tre milioni di dollari, la maggior parte dei quali destinati alla sua associazione benefica, la Skyhook Foundation, che ha come obiettivo quello di aiutare bambini di realtà disagiate ad imparare matematica, scienza, tecnologia e ingegneria.

La collezione Abdul-Jabbar includeva 234 lotti. Il più prezioso si è rivelato l’anello di campione 1987, venduto per 398.937,50 dollari. Il simbolo del titolo 1985 si è “fermato” a 343.700 dollari, gli anelli del 1980 e 1988 sono stati venduti per 245.500 dollari ciascuno. Nella top 5 dei cimeli più venduti entra anche il pallone usato nella sua 1560a partita Nba, nel 1989, autografato e venduto per 270.050 dollari. Hanno raccolto oltre 100.000 dollari ciascuno anche i tre trofei di mvp messi in vendita: quello del 1972, il secondo dei 6 vinti da Abdul-Jabbar in carriera, ha raccolto 123.977,50 dollari; quelli del 1974 e 1974 sono stati venduti per 122.750 ciascuno. Il 71enne leggendario inventore dello Skyhook, tutt’ora miglior realizzatore della storia Nba con 38.387 punti, aveva annunciato qualche settimana fa la decisione di mettere in vendita tutti i suoi trofei per aiutare la sua fondazione.

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«Quando uno sportivo famoso annuncia la decisione di vendere tutto quello che ha vinto in carriera, i tifosi di solito pensano al peggio. Non è il mio caso – ha spiegato Kareem motivando la sua decisione – Sono da sempre un collezionista: di tappeti orientali, di armi del Vecchio West, di monete dal mondo, tutti oggetti che mi hanno permesso di capire meglio il posto da cui venivano. I miei trofei sportivi hanno una storia: la mia storia. Ma invece di crogiolarmi nel luccichio di un trofeo che celebra qualcosa che ho fatto molto tempo fa, preferisco guardare la faccia deliziata di un bambino che tiene in mano la sua prima gru giocattolo e pensare a cosa posso fare per aiutare il suo futuro. perché quella è una storia che non ha prezzo».

Lui di vittorie sulla sirena ne ha vista tante, tantissime in carriera, ma questa davvero le batte tutte.

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Il calciomercato invernale è finito e per i fantallenatori è ora di fiutare qualche colpo utile per raccogliere più punti possibili fino al termine della stagione.

I colpi in canna di Inter e Juventus non sono stati sparati con Godin, Ramsey e De Paul rimasti nelle rispettive squadre fino a giugno. Perso  Higuain, c’è modo di capire quale affare si potrebbe fare per chiudere l’annata nel migliore dei modi: per evitare l’ultimo posto o per puntare a uno storico successo.

Con Piatek che ha solo cambiato città e che difficilmente qualcuno se ne è privato e la piacevolissima scoperta Nicolò Zaniolo, il colpo di mercato migliore dall’estero è stato sicuramente Luis Muriel della Fiorentina che, insieme a Sanabria del Genoa e Paquetà del Milan sarà il più conteso.

Noi di Mondiali.it vogliamo proporvi cinque calciatori “di provincia” che dovrebbero partire titolari e, perché no, portare una serie di bonus utili per vincere uno scontro diretto o agguantare un insperato pareggio.

STEFANO OKAKA
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Dopo due anni e mezzo, Okaka è tornato in Italia

Dopo l’esperienza in Premier League, l’attaccante classe ’89 è arrivato a Udine con l’obiettivo di fare più gol possibili per dare una scossa ai friulani in quest’annata per lo più negativa. All’esordio una rete contro il Parma che però non ha evitato la sconfitta dei bianconeri. I fantallenatori dovrebbero fare un pensiero sull’attaccante cresciuto nelle giovani della Roma perché potrebbe regalare delle sorprese.

DIEGO FARIAS
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Il brasiliano Farias presentato al Castellani

Dopo stagioni 4 stagioni e mezzo, il carioca ha deciso di lasciare la Sardegna e Cagliari per trasferirsi all’Empoli. Nella formazione azzurra dovrebbe alternarsi a La Gumina, per far coppia con l’inamovibile Ciccio Caputo. La punta brasiliana potrebbe essere un buon supporto all’attaccante pugliese e quindi potrebbe regalare bonus come assist e anche qualche +3.

MARKO JANKOVIC
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La Spal ha depositato il contratto di Jankovic negli ultimi minuti di mercato

Il montenegrino arrivato alla Spal per molti è una bella scommessa, per altri un grande affare. Classe ’95, la società ferrarese l’ha strappato al Partizan Belgrado per circa 2 milioni di euro. Calciatore mancino e brevilineo, è nel giro della nazionale. Può svariare sull’esterno e può fare anche il trequartista. È una figura che i biancazzurri in rosa non possedevano e che può essere un vero e proprio colpo in prospettiva. Quest’anno con i serbi 21 presenze fra campionato, coppa nazionale ed Europa League, impreziosite da due gol e otto assist. Musica per le orecchie dei fantallenatori.

CYRIL THEREAU
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Il francese lascia Firenze. Per lui 22 presenze e 5 reti con la maglia viola

In questa stagione ha giocato solamente due spezzoni di gara, ma a Cagliari potrebbe fare bene. Il francese è sicuramente dietro i titolari Pavoletti – Joao Pedro, tuttavia l’allenatore Maran, che lo conosce bene per l’esperienza al Chievo, sa che può contare su di lui. Nonostante i quasi 36 anni e lo scarso utilizzo, Thereau potrebbe offrire piacevoli sorprese.

NICOLA SANSONE
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Sansone è arrivato a Bologna nei primi giorni di mercato insieme a Soriano

Gradito ritorno in Italia per l’attaccante che, dopo la parentesi spagnola al Villareal, ha detto sì al Bologna. Dotato di grande tecnica e di velocità il neo tecnico Sinisa Mihajlovic punterà su di lui per far rialzare la testa ai felsinei. Per la punta nata in Baviera è il terzo club dell’Emilia Romagna dopo le avventure a Parma e Sassuolo. Ottimo tiratore di punizioni e grande assistman, Sansone sarebbe uno su cui puntare per l’attacco.

I nomi ci sono, ora non resta che fiutare l’affare, provare ad aggiudicarsi uno tra questi e, magari, sperare in un loro exploit.