Tag

arbitro

Browsing

Sarà l’internazionale Daniele Doveri ad arbitrare il derby di Milano in quella che è la sua prima stracittadina meneghina in Serie A. Al contrario vanta già un bel po’ di precedenti sia con i rossoneri che con i nerazzurri. Gli incroci, sempre di campionato, fra il Milan e il fischietto originario di Volterra ammontano a 16.

Bilancio nettamente favorevole al Diavolo: 12 vittorie, 3 segni X, 1 sconfitta; 28 gol marcati e 12 incassati. L’ultima direzione in ordine di tempo è stata Milan-Napoli 0-0 alla 21esima giornata 2018/2019. Nello stesso torneo, ma al quinto turno, aveva fischiato in Milan-Atalanta 2-2. L’unico ko risale al campionato 2017/2018, quando alla 13esima giornata Napoli-Milan terminò col punteggio di 2-1 per gli azzurri.

Se gettiamo uno sguardo ai numeri col Milan in casa e Doveri in campo ecco che su 8 match rintracciamo 6 vittorie e 2 pareggi, con un parziale di 15-5 sul fronte reti fatte-subite. L’Inter, a differenza dei cugini, vanta un precedente in meno con Doveri arbitro di Serie A: 15. Il rendiconto parla di 4 vittorie, 5 match chiusi in parità, 6 battute d’arresto, con 17 segnature all’attivo e 22 al passivo. Il più recente incrocio è rappresentato da Napoli-Inter 4-1 al 37esimo turno del 2018/2019. Prima c’era stata Inter-Sampdoria 2-1, 24esima giornata.

Fuori casa, però, i numeri peggiorano sensibilmente. L’Inter vanta, infatti, 2 soli successi (Benevento-Inter 1-2 nel 2017/2018 e Udinese-Inter 1-2 nel 2016/2017), 5 segni X, 4 ko; 11 gol a favore e 16 a sfavore.

Dando uno sguardo al curriculum dell’arbitro classe 1977 troviamo già 145 gare dirette nel massimo torneo italiano, quest’anno Atalanta-Torino 2-3, con uno score di 65 vittorie per chi giocava in casa, 43 pareggi, 37 successi per chi si esibiva in trasferta. Chiudiamo ricordando che negli ultimi 5 impegni di campionato ha sanzionato ben 3 calci di rigore, mostrato per 25 volte il cartellino giallo e decretato 2 espulsioni (di cui una diretta).

TUTTI I PRECEDENTI FRA DOVERI E IL MILAN IN CAMPIONATO*

12 (6) vittorie Milan

3 (2) pareggi

1 (0) sconfitta

28 (15) gol fatti Milan

12 (5) gol subiti

TUTTI I PRECEDENTI FRA DOVERI E L’INTER IN CAMPIONATO**

4 (2) vittorie Inter

5 (5) pareggi

6 (4) sconfitte

17 (11) gol fatti Inter

22 (16) gol subiti

* Fra parentesi i numeri degli incontri casalinghi.

** Fra parentesi i numeri degli incontri esterni.

La Uefa apre nuovi orizzonti designando Stéphanie Frappart per arbitrare l’incontro di Supercoppa Uefa del 14 agosto. Sarà la prima volta che una donna dirigerà una finale Uefa maschile, una gara che apre il sipario sulla nuova stagione opponendo Liverpool e Chelsea, i vincitori della Champions League e dell’Europa League al Beşiktaş Park di Istanbul. A luglio, la direttrice di gara francese ha avuto l’onore di arbitrare la finale di Coppa del Mondo  femminile tra Stati Uniti e Olanda a Lione. Frappart ha anche diretto la semifinale di degli Europei femminili del 2017 tra Olanda e Inghilterra. La 35enne francese dirigerà un team composto prevalentemente da donne. Sarà infatti affiancata dalle assistenti Manuela Nicolosi (Francia) e Michelle O’Neal (Repubblica d’Irlanda) che, come lei, hanno arbitrato la finale dei mondiali femminili del 7 luglio. Il quarto arbitro sarà Cuneyt Cakir (Turchia).

In Francia, Frappart è entrata nella storia diventando la prima donna ad arbitrare una partita di Ligue 1, quella tra SC Amiens e RC Strasbourg ad aprile. A giugno è stato annunciato che la direttrice di gara (originaria di Val-d’Oise) sarebbe stata inserita a titolo permanente tra i colleghi di Ligue 1 per la stagione 2019/20. Tuttavia, Frappart (35 anni) non è la prima donna designata per arbitrare una gara delle competizioni UEFA maschili. Questo onore spetta a Nicole Petignat, che tra il 2004 e il 2009 ha diretto tre partite di qualificazione alla Coppa UEFA.

Risultati immagini per frappart

«Ho detto in più occasioni che le potenzialità del calcio femminile sono infinite.Sono entusiasta che Stéphanie Frappart sia stata scelta per arbitrare la gara di Supercoppa UEFA di quest’anno insieme alle assistenti Manuela Nicolosi e Michelle O’Neal», ha dichiarato il presidente UEFA Aleksander Čeferin. «La nostra organizzazione dà la massima importanza allo sviluppo del calcio femminile in tutte le aree. Spero che le qualità e la devozione che Stéphanie ha dimostrato in tutta la carriera, fino a raggiungere questo livello, ispirino milioni di ragazze e donne in tutta Europa e dimostrino che non devono esserci ostacoli al raggiungimento dei propri sogni». Il designatore UEFA Roberto Rosetti ha elogiato le doti arbitrali di Frappart, aggiungendo che «merita pienamente » l’opportunità di dirigere un incontro di così alto profilo. «Stéphanie ha dimostrato per anni che è una delle donne più brave ad arbitrare, non solo in Europa ma in tutto il mondo», ha dichiarato Rosetti. «Ha le capacità per arbitrare ai più alti livelli, come ha dimostrato quest’anno in finale di Coppa del Mondo. Spero che la partita a Istanbul le permetta di maturare ancora più esperienza in questa fase così importante della carriera».

Ad affiancare la Frappart ci sarà un’assistente italiana: si tratta di Manuela Nicolosi, italiana ma residente in Francia, già arbitro di alcune gare si Ligue 2. Un altro italiano, Massimiliano Irrati, farà invece parte della squadra della Var. Il resto del team arbitrale sarà composto dall’assistente irlandese Michelle O’Neill e dal quarto uomo turco Cuneyt Cakir.

Stando ai dati della Lega Serie A, la durata media di ciascuna partita della scorsa stagione 2017-2018 è stata di 95 minuti e 19 secondi anche se, tolte tutte le interruzioni, il tempo effettivo di gioco è stato solamente di 51 minuti e 8 secondi. Si è giocato, dunque, poco più del 53% dei minuti a disposizione. Ma se pensate a un problema tutto italiano, non è esattamente così: in Premier League il tempo effettivo è di 56 minuti e 35 secondi, in Bundesliga 56 minuti e 31 secondi, mentre nella Liga spagnola si viaggia sui 53 minuti e 18 secondi.

Il calcio sta cambiando drasticamente ed è inevitabile seguire il flusso dei tempi: dalle bombolette spray in dotazione agli arbitri per rispettare le distanze, alla preziosa goal-line technology fino alla madre di tutte le rivoluzioni dell’era moderna: l’introduzione del Var, il Video Assistant Referee, “la moviola” tanto cara al Biscardi nazionale, essenziale aiuto tecnologico per l’arbitro stesso.

Risultati immagini per var

E i tempi sono necessariamente dilatati rispetto al calcio di soli cinque o sei anni fa: il check del giudice di gara che rivede un’azione dal monitor per convincersi di un rigore o di un’espulsione, il confronto con l’assistente per rasserenarsi su una decisione delicata, l’attesa necessaria per rivedere i replay, incidono sul ritmo di gara. Che, attenzione, non è assolutamente un male.

I 90 minuti, però, iniziano a esser stretti e non possono i minuti di recupero essere un’effettiva risposta come dimostrano le tre rocambolesche partite giocate nel 15esimo turno di Serie A: il 2-2 finale di Cagliari – Roma è stato deciso al 96’ con la rete di Sau dopo che precedentemente ci sono state due espulsione (quella di Ceppitelli e Srna) quattro minuti dopo il 90’; stesso risultato, stesso finale infuocato per Lazio – Sampdoria con Immobile che trasforma il rigore al 96’ e Saponara che trova nuovamente il pari a nove minuti oltre il tempo regolamentare; e per chiudere i pirotecnici pareggi, il 3-3 tra Sassuolo e Fiorentina ha la stessa trama e lo stesso finale: Mirallas segna al minuto 96. E che dire poi del 3-2 del Frosinone sul Parma alla 30esima giornata con il rigore di Ciofani segnato al minuto 103 dopo un lunghissima consultazione (ben 10 minuti) tra  l’arbitro Manganiello e gli assistenti al Var?

Risultati immagini per saponara lazio

Chris Nawrat e Steve Hutchings, nel libro “The Sunday Times Illustrated History of Football” del 1996 raccontano l’aneddoto che ha portato l’introduzione dei minuti di recupero, nel 1892, durante una partita tra Stoke e Aston Villa, e oggi utilizzato e segnalato dall’arbitro in base al numero di sostituzioni, interruzioni causa infortuni e che solitamente va dal minuto a tre-quattro minuti: in quella gara lo Stoke, che stava perdendo 1-0, aveva conquistato un calcio di rigore a due minuti dalla fine, ma il portiere dell’Aston Villa, William Dunning, calciò il pallone fuori dal campo e prima che si riuscisse a ritrovarlo l’arbitro fu costretto a decretare la fine della partita, essendo già passato il 90° minuto.

E se nel calcio, dunque, si introducesse il tempo effettivo di gioco? In alcuni sport sono previste sospensioni del cronometro durante il time-out o parzialmente come avviene nel football americano. Nel calcio a 5, invece, il cronometro si interrompe ogniqualvolta si ferma il gioco o per battere una rimessa o quando la palla esce sul fondo o quando si fischia un fallo.

Chissà cosa penserebbe di tutto questo Renato Cesarini...

Ancora i rigori nell’occhio del ciclone. Dopo il clamoroso episodio che ha visto segnare Cristiano Ronaldo nella partita di Champions League contro la Juventus al 93esimo, stavolta è toccato al Friburgo dovere accettare un rigore dato con modalità alquanto bizzarre.

In Bundesliga si stava giocando il match di salvezza tra Mainz e Friburgo. Ma quando l’arbitro fischia la fine del primo tempo e i giocatori sono già negli spogliatoi succede l’impensabile e sono tutti costretti a rientrare in campo e assistere ad un calcio di rigore concesso durante l’intervallo!

Un arbitro un po’ troppo pignolo? Niente affatto: è colpa del Var, che evidenzia un episodio sospetto dove si vede il giocatore Kempf toccare la palla con la mano. Assegnare il rigore diventa per Guido Winkmann, direttore di gara, una scelta lecita. Forse le tempistiche un po’ meno…

Increduli e infuriati, i giocatori del Friburgo e i tifosi sono costretti quindi a guardare impotenti De Blasis segnare la rete che, insieme al secondo gol nel 79esimo minuto, conduce i padroni di casa verso il risultato finale della partita, 2-0.

 

Sdegnato, il Friburgo reagisce con un tweet piuttosto eloquente riguardo alla dinamica della partita:

Il match di Bundesliga si conclude con la vittoria del Mainz che guadagna 3 punti, tra la soddisfazione del suo team e soprattutto del tecnico Sandro Schwarz, che così commenta l’accaduto:

Il rigore? Penso che la decisione sia stata corretta. Ero già nello spogliatoio, il tempismo è stato un po’ infelice, ma era rigore. Ovviamente prendiamo questi tre punti, è stata una vittoria meritata

Tra polemiche e opinioni discordanti, ci ritroviamo dinanzi a eventi insoliti che con l’arrivo del Var sembrano diventare sempre più frequenti. Forse è il prezzo da pagare per avere una maggiore correttezza in campo, ma quel che è certo è che il calcio è nuovo a questi episodi e ha bisogno di più tempo per abituarsi al nuovo monitoraggio che ancora fa discutere.

Passo importante e momento storico per il calcio italiano. Durante Juventus – Cagliari, anticipo della nuova stagione di Serie A 2017-2018, è stato assegnato il primo rigore nella storia del nostro campionato mediante l’utilizzo del Var Video Assistenza Arbitrale.
Al minuto 37 del primo tempo, infatti, l’arbitro Fabio Maresca ha fischiato il penalty contro i Campioni d’Italia per l’intervento di Alex Sandro sull’attaccante croato cagliaritano, Duje Cop.

 

 

Inizialmente l’arbitro non aveva giudicato falloso l’intervento in area, ma dopo aver parlato e discusso con i due arbitri addetti al Var, ha fatto dietrofront: è andato di persona a rivedere l’azione sul monitor della postazione di revisione a bordo campo e quindi ha dato l’ok per il calcio di rigore. Il tutto dopo 81 secondi e con la decisione accettata da tutti.

Sul dischetto si è presentato Diego Farias il cui tiro è stato neutralizzato da Buffon.