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2017

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Ha preso il via martedì 29 agosto, a Oslo, la 15esima edizione della Homeless World Cup, la Coppa del mondo di calcio annuale rivolta ai senzatetto. Il torneo, che terminerà il 5 settembre, si svolge al centro dell’iconica Rådhusplassen, la piazza adiacente al municipio della capitale norvegese. Qui, ben 72 squadre provenienti da 54 paesi si sfideranno in più di 400 partite: 48 squadre nel gruppo maschile/misto e ben 24 squadre esclusivamente femminili. Per la prima volta Irlanda e Irlanda del Nord avranno una nazionale di donne, mentre la rappresentante maschile del Kenya ritorna dopo l’ultima apparizione nel 2011.

L’edizione del 2016 a Glasgow ha visto il dominio messicano: la compagine maschile ha conquistato il trofeo per la seconda volta consecutiva, mentre quella femminile ha alzato la Coppa del mondo per la quarta volta.

La Nazionale italiana

L’Italia è con la Nazionale Solidale (maschile) ed è stata inserita nel Gruppo C, proprio quello dei campioni messicani, assieme a Romania, Cambogia, Corea del Sud e Germania. Il progetto è sostenuto dalla Dogma Onlus, associazione milanese nata nel giugno 2011 dalla passione di tre sportivi che hanno sempre creduto nei valori e nella forza dello sport con finalità di solidarietà sociale. In particolare, l’attenzione è rivolta nei confronti delle persone senza fissa dimora o che si trovano in una situazione di forte disagio abitativo.

La Nazionale Solidale, sin dal 2003 ha sempre partecipato all’Homeless World Cup. L’allenatore Matteo Volpi, già giocatore in passato, guiderà il team composto da sette azzurri: il capitano Paolo, Carlos, Pajazit, Andrea, Elia, Kekeli e Kevin.

Sport, solidarietà, ma anche riflessione: sul sito dell’organizzazione del torneo, infatti, sotto ogni scheda del paese che partecipa, sono presentati i dati sui senzatetto. In Italia, secondo un dato del 2012, 48mila persone non hanno una casa, di questi quasi il 60% sono migranti e proprio l’immigrazione, si legge, è una delle sfide più complesse che riguarda il nostro paese.

Storia e regole

L’idea di organizzare un torneo di calcio per senzatetto venne a Mel Young, cofondatore della Big Issue Scotland, e Harold Schmied, editore della Megaphon, durante l’International Network of Street Papers Conference tenutasi a Città del Capo nel 2001. Diciotto mesi dopo il loro incontro, venne organizzata la prima edizione della Homeless Word Cup a Graz, in Austria. Il successo ottenuto li spinse a proseguire con questo progetto che, annualmente, vede sempre maggior partecipazione.

Ogni squadra può schierare quattro giocatori, incluso il portiere. Quattro sono anche le sostituzioni disponibili durante una partita che dura 14 minuti. La squadra vincitrice si aggiudica 3 punti, i perdenti 0; in caso di pareggio, si ricorre ai calci di rigore e chi vince ottiene 2 punti, mentre gli sconfitti un punto.

Nella Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri sono stati presentati i Mondiali di Scherma Paralimpica Roma2017 che si svolgeranno nella capitale dal 6 al 12 novembre.

Con il Ministro per lo Sport, Luca Lotti, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò ed il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, c’erano anche atleti della Nazionale azzurra, da  Beatrice “Bebe” Vio ad Alessio Sarri.

Ai mondiali di Scherma Paralimpica Roma2017 parteciperanno oltre 300 atleti provenienti da più di 40 Paesi.

Tra le azzurre in prima linea Bebe Vio:

“Per noi è importantissimo, credevo molto nelle Paralimpiadi di Roma 2024 ci siamo rimasti malissimo. Era anche la tesina della mia maturità, ci tenevo veramente tanto.

Tutti crediamo tanto nello sport, sappiamo quanto possa fare bene e sappiamo quanto un atleta paralimpico possa essere d’esempio per altri. È quindi importantissimo, sono felicissima, noi faremo tutto il possibile per fare bella figura”.

I Campionati del Mondo di scherma paralimpica, che si svolgeranno a Roma dal 6 al 12 novembre,vedranno il coinvolgimento di oltre 300 atleti provenienti da più di 40 Paesi: tra questi anche gli atleti della Nazionale azzurra, reduci dai successi iridati di Eger2015 e dai Giochi Paralimpici Rio2016.

E della Coppa del Mondo di Varsavia, appena terminata e fruttata al contingente azzurro ben 6 medaglie. Saliti sul podio, per il primo posto, Bebe Vio nel fioretto B, che ha battuto ancora una volta in finale la cinese Zhou, replica della finale paralimpica a Rio 2016, per il secondo posto Marco Cima nel fioretto B, per il bronzo Edoardo Giordan ben due volte: nella sciabola  e nella spada A, come William Russo nella spada C e il trio della sciabola femminile (Trigilia, Mogos e Pasquino).

Non è solo l’orgoglio di essere riusciti a portare il mondiale in Italia per la prima volta, è anche la consapevolezza di avere un’occasione unica per fare in modo che si cominci a parlare un po’ di più di questo sport

Orgoglio, consapevolezza e auspicio: sono le tre parole attorno alle quale Matteo Di Brina, presidente del Comitato organizzatore, spera di costruire il Mondiale di parapendio 2017 che si disputerà per la prima volta in Italia, dal 1° al 15 luglio.

Dopo un duro sforzo per confermarsi paese ospitante e per costruire questo progetto, Di Brina chiama a raccolta i tifosi, gli appassionati e anche semplicemente i curiosi, perché è da loro che deve crescere la passione per uno sport sostenibile e ricco di emozioni uniche:

Avremo in gara piloti di primissimo ordine, che si sfideranno in un territorio tra i più invidiati al mondo per bellezza e varietà di correnti: siamo uno sport di nicchia, certo, ma questa è un’occasione irripetibile per lasciare il segno e allargare i confini di questa nicchia. Questo è uno sport con un grandissimo potenziale: è uno sport sostenibile, praticabile da tutti, che ti consente di provare emozioni uniche e vedere le cose letteralmente da un altro punto di vista. Assieme ai volontari, che da due anni lavorano instancabilmente a questo progetto, ce l’abbiamo messa tutta per rendere memorabile questa prima edizione italiana. Ora la palla passa al pubblico, che noi immaginiamo numeroso, fatto di appassionati ma anche di amanti di attività all’aria aperta, che approfitteranno di queste giornate anche per scoprire le bellezze che questo territorio ha da offrire

Seguite gli aggiornamenti sulla pagina Facebook dell’evento o sul sito www.monteavena2017.org

L’universo del parapendio si concentrerà, nei prossimi mesi, in un unico punto: l’Italia. Anzi, per essere più precisi, nei cieli delle Valbelluna. Dal primo al 15 luglio, infatti, si svolgeranno i Mondiali di parapendio e, per i colori azzurri, c’è già da alzare un trofeo, un riconoscimento: mai nella storia di questa disciplina si era, infatti, registrato un numero così alto di Nazioni partecipanti. Alla prima comunicazione ufficiale, infatti, si sono iscritti 48 Paesi pronti a contendersi il titolo di campione del mondo.

Per fare un paragone, nella precedente edizione, quella del 2015 disputata a Roldanillo, in Colombia, le Nazioni in gara erano 38. Un record che, ovviamente, fa sorridere gli organizzatori e tra loro, Matteo di Brina, presidente del Comitato organizzatore, ha così commentato:

Siamo fieri e soddisfatti di questo traguardo raggiunto. Ancora una volta spetta a noi il merito di aver alzato di una tacca l’asticella degli standard in questo sport. Senza dubbio la location straordinaria garantita dal nostro territorio ha avuto una parte importante nell’attirare l’interesse di così tante Nazioni. La speranza ora è che gli italiani manifestino lo stesso entusiasmo e si presentino numerosi ai vari appuntamenti con una risposta all’altezza della fiducia che le squadre delle varie nazioni ci hanno anticipatamente dimostrato.

Durante le giornate di gara, i 150 piloti si muoveranno su un campo di gara di 5mila chilometri quadri. La vista sarà senz’altro affascinante e mozzafiato: dalle Dolomiti bellunesi, a Venezia e alla sua laguna sullo sfondo, passando per il monte Avena che sarà il centro nevralgico delle competizioni assieme alla catena Predolomitica e la Valbelluna. Non solo Veneto, però: alcune task vedranno gli atleti darsi battaglia nei cieli di Friuli Venezia Giulia e Trentino.

Insomma, un circuito unico tra Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, percorsi aerei con correnti termiche che daranno filo da torcere anche ai migliori. A terra un’area attrezzatissima in cui gli appassionati potranno vivere la diretta della gara minuto per minuto, senza rinunciare a relax, chioschi, punti ristoro e un fitto programma di scoperta del territorio e dei suoi borghi storici.

Giunto alla sua 15esima edizione, il Mondiale di parapendio si è disputato per la prima volta a Kossen, in Austria. Gli attuali campioni in carica sono i francesi Honorin Hamard, per la categoria maschile e Seiko Fukuoka Naville, per quella femminile.

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Momento storico per l’Italia che ama il volo libero, perché per la prima volta si appresta ad ospitare i Mondiali di questa disciplina, dal 1 al 15 luglio nella splendida regione Predolomitica della Valbelluna.
Un appuntamento imperdibile che avrà il suo quartier generale alle pendici del Monte Avena, ma che vedrà le vele dei 150 atleti provenienti da 48 nazioni gareggiare in una superficie di gara di ben 5mila chilometri quadri.

Monte Avena 2017 non sarà solo task, tecnica e fatica: la grande macchina organizzativa, infatti, ha lavorato sodo per creare, durante i 15 giorni di gara, eventi ed iniziative per intrattenere accompagnatori e supporters. Saranno  numerose e varie le opportunità per coloro che seguiranno il mondiale da terra  mentre i piloti saranno impegnati a conquistare i loro migliori risultati: accompagnatori, appassionati e curiosi potranno scegliere di andare alla scoperta dei borghi storici della provincia di Belluno, di prendere parte ad una escursione naturalistica o ancora di scoprire i prodotti di eccellenza gastronomica che il territorio ha da offrire.
Non mancheranno attività e gruppi di lavoro anche per i più piccoli ed eventi di intrattenimento per tutti.

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Fonte: comunicato stampa

Un anno di sport, un anno di intense emozioni. Abbiamo racchiuso in questo video quelli che sono, per noi, i migliori cinque sportivi del 2016. Dalle imprese individuali a quelle di squadra, ogni sport è legato indubbiamente a un protagonista.

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