Chiaro e diretto come ha sempre fatto, Marchionne, Presidente della Ferrari, lancia una minaccia che ha lo scopo di scuotere sia Liberty Media che Fia, per cambiare uno stato di cose che al momento attuale non vanno proprio.
Ecco cosa dice, senza mezze parole:
Dobbiamo trovare un equilibrio sulle decisioni che soddisfino tutti e credo che faremo in tempo. Altrimenti la Ferrari andrà via. Se credono che stiamo bluffando, scherzano con il fuoco. Nel rinnovo del contratto con Liberty c’è la possibilità di svincolarsi, al contrario del Patto della Concordia, e credo che la Ferrari abbia la forza per trascinare anche altri in un campionato alternativo
E la sua minaccia è preceduta da critiche piuttosto aspre circa il modo di operare della nuova gestione, che sta cambiando il futuro della Formula 1 prestando attenzione a dettagli poco importanti senza concentrarsi, invece, sulle gare vere e proprie.
Le regole? Da buttare senza pensarci troppo. E le gare? Troppo poco avvincenti, così come i sorpassi.
Ecco i punti su cui lavorare per cambiare le cose e le dure parole di Marchionne vogliono suscitare una reazione che porti cambiamenti positivi per il futuro.
Alcuni pensano che le sue minacce siano in realtà infondate e non avranno mai un seguito, ma di certo né la Fia né Liberty Media hanno intenzione di rischiare di perdere la Ferrari. Il ritiro causerebbe davvero dei danni enormi, sia economici che di prestigio nelle gare stesse.
Siamo di fronte alla fine di un’epoca che vedeva la Ferrari protagonista? Probabilmente è l’ennesima disputa fra due parti che devono solo ridefinire il loro rapporto. Quel che è certo è che le basi per una trattativa di accordo ci sono e come è già avvenuto in passato, anche stavolta si troverà una soluzione che accontenti tutti e che sia nell’interesse di entrambe le parti.
Del resto, la delusione di Marchionne deriva da un anno che non si è concluso nel migliore dei modi e ha suscitato un certo malcontento, che nel pranzo di Natale organizzato a Maranello, il presidente non può nascondere:
Considerando da dove siamo partiti nel 2016, abbiamo fatto passi da gigante. Ma la seconda parte di stagione è stata imbarazzante è spiacevole. Le gare asiatiche un calvario. Escludendo quelle, Vettel avrebbe vinto il Mondiale. Il secondo posto non è un bel risultato. Nel 2018 mi aspetto molto di più da questa squadra
I propositi per l’anno in arrivo ci sono tutti e anche il tempo, quindi la questione rimane solo quella di intavolare una trattativa e ricominciare a dedicarsi solo alle gare.
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