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tiro con l’arco

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Un clamoroso 6-0 elegge campioni del mondo di tiro con l’arco i nostri azzurri Mauro Nespoli, David Pasqualucci e Marco Galiazzo. 

L’Italia, nella finalissima di ieri contro la Francia, ha conquistato la medaglia d’oro e l’ambizioso titolo di nazione più forte del mondo nell’arco olimpico maschile a squadre.

Il match è stato avvincente e il nostro trio azzurro è riuscito a non perdere mai di vista l’obiettivo finale né la concentrazione, dominando per intero la partita contro gli avversari francesi. Dopo i diversi tentativi del più giovane e talentuoso degli arcieri avversari, Chirault, il tiro decisivo di Nespoli mette fine alle speranze francesi e porta l’Italia dritta verso il primo gradino del podio.

Gli ultimi minuti sono stati i più sofferti per la squadra italiana e, per un attimo, Nespoli si è sentito addosso il peso del suo tiro nella lotta per la vittoria finale. È bastato, però, l’incoraggiamento del suo compagno Marco Galiazzo a fargli tornare in mente l’obiettivo finale e a dargli quella carica in più che gli ha permesso di scoccare la freccia per trionfare con la medaglia d’oro.

Ecco le parole di Nespoli a riguardo:

Marco è stato bravo a ricordarmi quello che stavamo facendo, quanto eravamo forti, così mi sono chiuso e ho girato una bella freccia che è sbarcata nel 10.

Dopo molti anni, finalmente, l’Italia festeggia nuovamente in vetta alla classifica e balza al secondo posto nel medagliere, seconda solo alla Corea del Sud, che ha totalizzato ben 5 ori.

I protagonisti dell’impresa si ritengono molto soddisfatti e sentono di aver aggiunto un tassello importante alla storia italiana del tiro con l’arco. Queste le parole di Pasqualucci, dopo la vittoria:

A Copenhagen abbiamo perso la partita finale e ora abbiamo vendicato. Siamo contenti del modo in cui abbiamo girato e di vincere. Certamente è fantastico

E Nespoli aggiunge:

Qui la squadra è stata molto forte e anche i miei compagni di squadra, ci siamo sentiti molto bene

Un grande trionfo che certamente spiazza la nazionale francese, lasciandogli comunque un argento meritato e combattuto, seguito dal bronzo della Corea del Sud.

Le altre gare delle finali di questa competizione mondiale di Città del Messico hanno visto primeggiare la Corea del Sud. Vince al primo posto nella gara a squadre femminile dell’arco olimpico, seguita dal Messico e dalla Cina, ma anche nel mixed team dove si afferma ancora campione del mondo.

Nella prova a squadre miste si classifica al secondo posto la Germania e al terzo la Gran Bretagna.

Per quanto riguarda il tabellone individuale ecco i nomi dei vincitori dell’oro: la russa Ksenia Perova nel femminile e il sudcoreano Dong Hyung Im in quello maschile.

Si chiudono, dunque, i Mondiali di tiro con l’arco 2017 che a Città del Messico hanno regalato delle belle soddisfazioni all’Italia, che torna a casa con un oro nell’arco olimpico a squadre maschile con Nespoli, Pasqualucci e Galiazzo, un argento nel compound maschile a squadre con Simonelli, Pagni e Pagnoni e un bronzo nel mixed team con Franchini e Pagni.

L’Italia conquista un altro successo nei Mondiali di tiro con l’arco 2017. A Città del Messico stavolta è il compound uomini che riesce ad ottenere il pass per cercare di conquistare l’oro nella finalissima.

I protagonisti della vittoria di ieri sono Sergio Pagni, Alberto Simonelli e Federico Pagnoni, che battono le squadre avversarie e volano in finale per scontrarsi con gli Stati Uniti, che ieri hanno battuto la Colombia.

La squadra italiana maschile del compound ha dovuto competere dapprima con una Turchia abbastanza preparata e determinata, che però non riesce ad andare oltre i 225 punti contro i 228 azzurri. Poi è arrivato il turno della Francia, che si è rivelata un’avversaria molto più temibile. Le due squadre si sono battute in un testa a testa che ha decretato vincente l’Italia soltanto allo spareggio. Infine, è toccata alla Croazia: la vittoria azzurra è stata schiacciante e ha portato il terzetto direttamente in corsa per l’oro.

Il compound femminile, invece, non è andato altrettanto bene. La squadra formata da Marcella Tonioli, Sara Ret e Irene Franchini non è riuscita a battere la Germania agli ottavi di finale e saluta i Mondiali prima del previsto, lasciando in corsa per il titolo l’India e la Colombia per i primi due posti.

Il tabellone individuale ha registrato, purtroppo, solo delusioni per i nostri azzurri in gara. Non ci sarà nessun italiano a competere per la medaglia d’oro in questa categoria.

Nell’arco olimpico maschile, Marco Galiazzo aveva una sfida oltre la sua portata perché si è scontrato con il numero uno Sjef Van Der Berg, che lo ha battuto per 7-3.

Mauro Nespoli e David Pasqualucci subiscono la stessa sorte con i loro avversari, senza riuscire ad accedere alle finali.

Nel compound maschile Sergio Pagni non riesce a superare lo statunitense Kristofer Schaff, che lo batte per 147-143.

Neanche le donne hanno miglior fortuna: nell’arco olimpico femminile Tatiana Andreoli comincia in modo grandioso ma viene poi fermata da Taipei Yu-Hsuan Lin.

Nel compound femminile Irene Franchini viene eliminata alla shoot-off dall’avversaria francese.

In finale vedremo, dunque, nell’arco olimpico maschile la sfida tra Im Dong Hyun e Taipei Wei Chun-Heng, nell’arco olimpico femminile tra Chang Hye Jin e la russa Ksenia Perova, nel compound maschile tra Stephan Hansen e Sebastien Peineau, e, infine, nel compound femminile tra Yesim Bostan e la coreana Song Yun Soo.

Programma Mondiali tiro con l’arco 20 ottobre

Nella quinta giornata dei mondiali di Città del Messico vedremo come proseguiranno le gare dei nostri azzurri nella prova mixed team, arco olimpico e compound.

Nella prova a squadre miste dell’arco olimpico vedremo la coppia Mauro Nespoli e Tatiana Andreoli, e in quella del compound gli azzurri sono Sergio Pagni e Irene Franchini.

Neanche per oggi le gare saranno seguite in diretta tv per l’Italia. Aggiornamenti e streaming nel sito della Federazione Internazionale di tiro con l’arco.

16.00-17.30 Mixed team arco olimpico e compound: dagli ottavi alle semifinali

L’Italia conquista un altro successo nei Mondiali di tiro con l’arco 2017. A Città del Messico stavolta è il compound uomini che riesce ad ottenere il pass per cercare di conquistare l’oro nella finalissima.

I protagonisti della vittoria di ieri sono Sergio Pagni, Alberto Simonelli e Federico Pagnoni, che battono le squadre avversarie e volano in finale per scontrarsi con gli Stati Uniti, che ieri hanno battuto la Colombia.

La squadra italiana maschile del compound ha dovuto competere dapprima con una Turchia abbastanza preparata e determinata, che però non riesce ad andare oltre i 225 punti contro i 228 azzurri. Poi è arrivato il turno della Francia, che si è rivelata un’avversaria molto più temibile. Le due squadre si sono battute in un testa a testa che ha decretato vincente l’Italia soltanto allo spareggio. Infine, è toccata alla Croazia: la vittoria azzurra è stata schiacciante e ha portato il terzetto direttamente in corsa per l’oro.

Il compound femminile, invece, non è andato altrettanto bene. La squadra formata da Marcella Tonioli, Sara Ret e Irene Franchini non è riuscita a battere la Germania agli ottavi di finale e saluta i Mondiali prima del previsto, lasciando in corsa per il titolo l’India e la Colombia per i primi due posti.

Il tabellone individuale ha registrato, purtroppo, solo delusioni per i nostri azzurri in gara. Non ci sarà nessun italiano a competere per la medaglia d’oro in questa categoria.

Nell’arco olimpico maschile, Marco Galiazzo aveva una sfida oltre la sua portata perché si è scontrato con il numero uno Sjef Van Der Berg, che lo ha battuto per 7-3.

Mauro Nespoli e David Pasqualucci subiscono la stessa sorte con i loro avversari, senza riuscire ad accedere alle finali.

Nel compound maschile Sergio Pagni non riesce a superare lo statunitense Kristofer Schaff, che lo batte per 147-143.

Neanche le donne hanno miglior fortuna: nell’arco olimpico femminile Tatiana Andreoli comincia in modo grandioso ma viene poi fermata da Taipei Yu-Hsuan Lin.

Nel compound femminile Irene Franchini viene eliminata alla shoot-off dall’avversaria francese.

In finale vedremo, dunque, nell’arco olimpico maschile la sfida tra Im Dong Hyun e Taipei Wei Chun-Heng, nell’arco olimpico femminile tra Chang Hye Jin e la russa Ksenia Perova, nel compound maschile tra Stephan Hansen e Sebastien Peineau, e, infine, nel compound femminile tra Yesim Bostan e la coreana Song Yun Soo.

Programma Mondiali tiro con l’arco 20 ottobre

Nella quinta giornata dei mondiali di Città del Messico vedremo come proseguiranno le gare dei nostri azzurri nella prova mixed team, arco olimpico e compound.

Nella prova a squadre miste dell’arco olimpico vedremo la coppia Mauro Nespoli e Tatiana Andreoli, e in quella del compound gli azzurri sono Sergio Pagni e Irene Franchini.

Neanche per oggi le gare saranno seguite in diretta tv per l’Italia. Aggiornamenti e streaming nel sito della Federazione Internazionale di tiro con l’arco.

16.00-17.30 Mixed team arco olimpico e compound: dagli ottavi alle semifinali

Gioie e dolori per i nostri azzurri nella seconda giornata dei Mondiali di tiro con l’arco a Città del Messico. Se da un lato meritano un grande applauso i nostri Mauro Nespoli, David Pasqualucci e Marco Galiazzo per aver conquistato la finale, dall’altro c’è grande delusione per l’arco olimpico femminile.

Ieri si sono svolte le qualificazioni per questa disciplina nella categoria femminile e nella gara a squadre le azzurre sono state eliminate! Un vero peccato e una grande delusione per tutta l’Italia. Sfortunatamente il nostro paese arriva solo al 17esimo posto con 1890 punti, proprio ad un passo dall’ultimo posto utile per accedere allo step successivo.

Eliminazione diretta, quindi, nell’arco olimpico a squadre, ma prosegue la gara per la categoria individuale e quella mista.

La classifica individuale vede classificarsi al 23esimo posto l’azzurra Tatiana Andreoli, che con il suo punteggio nella prossima gara partirà direttamente dal secondo turno.

Si qualificano anche Vanessa Landi, 45esimo posto, e Lucilla Boari, 66esimo posto.

Ottimo risultato, invece, nella prova mixed team che ha visto la coppia italiana arrivare al settimo posto, totalizzando ben 1318 punti. Sono solo 4 i punti di differenza con i suoi prossimi avversari provenienti dal Messico, con 1314 punti. La sfida fra le squadre miste sarà, dunque, decisa agli ottavi.

La Corea del Sud, che ricordiamo è stata clamorosamente battuta nello shoot off dai nostri azzurri nell’arco olimpico maschile (vedi articolo qui) è stata campione indiscussa, invece, sia nel tabellone individuale femminile con la vittoria di Chae Young Kang con 684 punti, ad un passo dal record mondiale, che in quello a squadre miste, in cui totalizza 1358 punti.

La sudcoreana Chae Young Kang commenta così la sua ottima performances:

Sono i Campionati del Mondo e ho potuto girare un buon punteggio, quindi sono contenta. All’inizio delle qualifiche non ero nervosa, ma ho cominciato a diventare sempre più nervosa. Ho solo cercato di rimanere concentrata fino alla fine. Non ho intenzione di essere avida. Se mi concentro solo su quello che sto facendo, credo che avrò un buon risultato in questi campionati.

Programma Mondiali tiro con l’arco 18 ottobre

La terza giornata dei mondiali di Città del Messico vedrà gareggiare il primo e il secondo turno dell’arco olimpico maschile e femminile e del compound maschile e femminile.

Gli azzurri che si mettono in gioco oggi sono: Marco Galiazzo nell’arco olimpico maschile mentre in quello femminile troviamo Lucilla Boari, Vanessa Landi e Tatiana Andreoli.

Nel compound maschile gli azzurri in gara sono Federico Pagnoni e Alberto Simonelli, in quello femminile sono Marcella Tonioli, Irene Franchini, Sara Ret.

Neanche per oggi le gare saranno seguite in diretta tv per l’Italia. Aggiornamenti e streaming nel sito della Federazione Internazionale di tiro con l’arco.

16:15-18:00 Primo turno arco olimpico maschile e femminile

18:15-19:00 Secondo turno arco olimpico maschile e femminile

20:45-21:30 Primo turno compound maschile e femminile

21:45-22:30 Secondo turno compound maschile e femminile

Oggi, 16 ottobre, prendono il via i Mondiali di tiro con l’arco 2017. Dapprima cominceranno le qualificazioni per il compound maschile e femminile e sul tardi avranno luogo anche le qualificazioni dell’arco olimpico maschile.

In attesa di vedere i nostri azzurri in gara, c’è grande curiosità intorno alla prova mixed team che rappresenta la grande novità delle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020.

Proprio di qualche mese fa, infatti, è la decisione di inserire anche questa prova all’interno delle gare olimpiche, che da 4 diventano quindi 5.

Ma in cosa consiste esattamente? La prova mixed team è una gara di coppia, dove i partecipanti sono un maschio e una femmina della stessa nazione. In questa competizione mista gli atleti devono gareggiare head-to-head in tutta la partita con il sistema della gara a squadre.

Inserire questa gara all’interno dei Giochi Olimpici ha rappresentato una grande conquista nell’ambiente e lo stesso presidente del tiro con l’arco mondiale, Prof. Ugur Erdener, si è mostrato davvero soddisfatto della novità che vedremo nelle olimpiadi giapponesi. Così si esprime a riguardo:

L’evento della squadra mista si è rivelato un’eccellente aggiunta alla concorrenza internazionale sin dal suo inizio nel 2011 e ringrazio il presidente del CIO Thomas Bach ei miei colleghi del consiglio direttivo per riconoscere il valore porta ai Giochi Olimpici

La World Archery non è l’unica che apprezza il grande cambiamento, perché questa forma di competizione promuove il concetto di uguaglianza fra sessi differenti e già dagli stessi mondiali darà risalto agli atleti in gara, che ne daranno un assaggio in vista delle prossime Olimpiadi.

La concorrenza mista della squadra rispecchia la natura equilibrata dello sport, che riflette la divisione degli uomini e delle donne 50-50 nella competizione di tiro con l’arco alle Olimpiadi e la parità di livello tra i migliori uomini e donne del mondo in concorrenza. Siamo anche incredibilmente eccitati che gli atleti di tiro con l’arco avranno l’opportunità di contestare una quinta medaglia d’oro nel 2020

Non è la prima volta che vediamo la prova mixed team all’interno di una competizione internazionale: prima dei Mondiali di tiro con l’arco, che anche nel 2017 che presenteranno questa gara, si era già visto nei Giochi Olimpici Junior che si sono svolti a Singapore e a Nanjiing.

Programma Mondiali di Tiro con l’arco 16 ottobre

Per vedere gli atleti in gara in questa disciplina nei Mondiali 2017 che prendono il via proprio oggi si dovrà aspettare qualche giorno. Nel frattempo ecco il programma odierno, con gli azzurri in gara:

1 turno: Qualificazioni compound maschile (con Sergio Pagni, Federico Pagnoni, Alberto Simonelli) e femminile (con Marcella Tonioli, Irene Franchini, Sara Ret)

2 turno: Qualificazioni arco olimpico maschile (con Marco Galiazzo, Mauro Nespoli, David Pasqualucci)

Sfortunatamente, non è prevista nessuna diretta Tv per questa competizione.

Quando, per pura curiosità, ha tirato la prima freccia certo non immaginava che sarebbe diventato un arciere professionista nel giro della Nazionale. Stiamo parlando di Amedeo Tonelli, atleta azzurro classe ’85, sotto contratto con l’Aeronautica  Militare Italiana.
La perseveranza nel provarci continuamente lo ha talmente preso che da quando è entrato in questo sport non ha mai lasciato da parte il suo arco, quasi diventasse parte di se stesso.
Iscritto alla Federazione Italiana Tiro con l’arco (FITarco), dopo degli stage in Sud Corea è tornato più determinato che mai, con l’intento di fare bene nelle competizioni prossime con l’obiettivo di far parte del team italiano alle prossime Olimpiadi del 2020 a Tokyo.

Come mai la scelta di diventare arciere? E da quanto tempo lo pratichi?

Lo pratico dal 1997, sono oramai 20 anni. Essendo cresciuto in Trentino a Riva del Garda praticamente da ragazzino ho fatto un po’ di tutto a livello sportivo: calcio, wind surf, mini basket, prima di essere affascinato dal tiro con l’arco. Sin da subito ho preso parte in una società del mio paese, l’Arcieri Virtus, perché la voglia di centrare il bersaglio era tanta e dopo i primi tiri non proprio eccelsi, la mia intraprendenza mi ha spinto a  pensare di far parte di questo mondo.

A 15 anni ho avuto la mia prima esperienza con la Nazionale giovanile, in quello che era la European Junior Cup. Ho vinto sia quell’edizione che quella successiva e da quel momento iniziai a pensare che forse un minimo di talento c’era (ride ndr).
Con l’ingresso nella nazionale giovanile, un grande supporto me l’ha dato la FITarco che cerca di assistere appieno i propri iscritti, tant’è che proprio lì ho deciso di non mollare.
Sono arrivato al 2007 a vincere la medaglia d’oro con la Nazionale senior al Mondiale indoor in Turchia, nel 2008 invece sono stato riserva alle Olimpiadi di Pechino sotto contratto con l’Aeronautica.

Com’è avvenuta la crescita “sportiva”?

Nel giro di poco tempo si sono evolute una miriade di situazioni. Per fortuna vivendo in una zona dove il tiro con l’arco è molto praticato, ho avuto modo di crescere abbastanza costantemente.  Tra il 2008 e il 2010 ho avuto anche la “fortuna” di allenarmi in uno dei centri sportivi più grandi d’Italia a Rovereto.
Nel 2009, poi, ho avuto la mia prima esperienza all’estero in Corea del Sud. Proprio in questo frangete ho avuto modo di imparare tante tecniche e in primis ho ridefinito il mio stile di gioco sia dal punto di vista fisico che mentale. Nel primo trimestre del 2016 sono ritornato in Sud Corea per completare il percorso.

Perché hai scelto proprio la Corea del Sud e cosa ti ha dato quest’esperienza?

Beh la Corea del Sud è certamente la patria del tiro con l’arco e quindi non potevo scegliere luogo migliore dove andare a cogliere dettagli e sistemi di gioco per migliorarmi. Negli ultimi vent’anni i sudcoreani sono diventati leader in questo sport, dopo aver colto le migliori tecniche dai francesi (leader negli anni ’50 e ‘60) e dagli americani (anni ‘80). Ho optato, inoltre, per la Sud Corea proprio perché c’è un’organizzazione capillare già a partire dalle scuole elementari.

L’esperienza è stata bellissima e mi ha dato tanto. Io per primo ho avuto modo di “spogliarmi” dalla figura di arciere della nazionale italiana, per prendere parte a delle lezioni con i ragazzini di 14/15 anni che sono puntualmente allenati da coach competenti, anche ex atleti professionisti. Proprio lì ho capito la loro bravura in questo sport e ho cercato di cogliere il massimo.
Al mio rientro i frutti si sono visti sin da subito. Ho subito notato un miglioramento a livello di punteggio. L’anno scorso sono riuscito a vincere il titolo assoluto ai campionati italiani, sia nella specialità Targa che nell’Hunter-field oltre che il titolo di classe italiano nel campionato Indoor.

Qual è la disciplina in cui ti senti più forte?

Personalmente mi sento più portato per la distanza dei 70 metri, la disciplina olimpica. Tuttavia a livello individuale so di aver fatto benissimo nei campionati Indoor 2007 e 2008. Purtroppo quando non riesci a cogliere la tanto desiderata medaglia la delusione e amarezza c’è, anche se magari sai di aver dato il massimo. Però poi a mente fredda capisci che, nonostante la sconfitta, comunque sai di essere tra i primi della classe.

Cosa c’è in programma per l’immediato futuro?

Sicuramente un dei miei obiettivo primari è volare a Tokyo per l’Olimpiade 2020.
Tra poco invece sono in programma i World Games in Polonia nella categoria Hunter-field (gare che si effettuano all’aperto in campagna o nei boschi a varie distanze e con pendenze). Mentre per fine agosto sono in programma gli Europei in Slovenia proprio nella disciplina Hunter-field.

Mentre più in là, cosa vorresti fare da grande?

Dopo vent’anni di arco mi piacerebbe restare in questo mondo che oramai lo sento mio. Vorrei poter restare nella Federazione, magari come tecnico tra 5-8 anni. Personalmente mi manca poco anche per laurearmi in Giurisprudenza e anche lì per me è una soddisfazione.

Dario Sette