Cristiano Ronaldo, vincitore della UEFA Nations League con il Portogallo e miglior marcatore delle Finals e vincitore del primo scudetto con la Juve, sfiderà Lionel Messi (capocannoniere di Champions, Scarpa d’oro e decima Liga con il Barcellona) e Virgil van Dijk (man of the Match della finale di Champions League vinta dal suo Liverpool e in finale di UEFA Nations League con l’Olanda). Sono loro i tre candidati finali per il premio UEFA di Calciatore dell’anno per il 2018/19.
Il vincitore verrà annunciato – insieme alla vincitrice del premio UEFA di Calciatrice dell’anno e ai vincitori dei premi per ruolo della UEFA Champions League – giovedì 29 agosto a Montecarlo in occasione della cerimonia del sorteggio della fase a gironi di Champions. L’anno scorso il riconoscimento è stato dato al centrocampista del Real Madrid Luka Modric.
🏅 Calciatore dell’Anno UEFA 2018/19 🏅
Annunciati i candidati: Messi ⭐️ Ronaldo ⭐️ Van Dijk ⭐️
I tre finalisti sono stati selezionati da una giuria di 80 allenatori formata dai tecnici dei club che hanno partecipato alla fase a gironi 2018/19 di Champions League (32) ed Europa League (48), e da 55 giornalisti selezionati dal gruppo European Sports Media (ESM) in rappresentanza di ogni federazione UEFA. I membri della giuria hanno scelto tre calciatori, assegnando cinque punti a quello preferito, tre al secondo e uno al terzo. Gli allenatori non potevano votare giocatori della propria squadra.
Sarà una partita con una cornice di pubblico mozzafiato quella che andrà di scena stasera tra Italia – Portogallo allo stadio san Siro di Milano. Oltre 73mila spettatori per fare il tifo azzurro dopo la sciagurata ultima partita nello stadio milanese contro la Svezia nello spareggio Mondiale.
Sarà sicuramente una partita al quanto speciale per il capitano Giorgio Chiellini. In primis perché torna al Meazza dopo i pianti contro gli scandinavi ma soprattutto perché raggiunge quota 100 gettoni con la maglia della nazionale e stabilmente presente al settimo posto alle spalle di Dino Zoff con 112.
Ora come ora il numero 3 azzurro, con otto reti all’attivo, è anche il miglior marcatore tra i convocati per le due partite in programma, e ciò spiega quanto siamo ancora in difficoltà in fase realizzativa. Servono appunto i gol per cercare di continuare a sognare a una qualificazione alle Final Four.
Partita speciale non solo per il traguardo ma anche perché come oggi, 14 anni fa, Giorgio Chiellini esordiva con la nazionale maggiore nell’amichevole vinta 1-0 contro la Finlandia allo stadio san Filippo di Messina. A convocarlo il ct Marcello Lippi, aveva 21 anni, giocava nella Fiorentina nel ruolo di terzino sinistro. Quel giorno sostituì Alessandro Parisi poco dopo l’inizio del secondo tempo.
Il primo gol con la maglia azzurra arriva qualche anno più tardi, precisamente il 21 novembre 2007, contro le isole Far Oer in un match di qualificazione a Euro2008 nello stadio Alberto Braglia di Modena. Chiellini realizza il gol del momentaneo 3-0 al 41esimo minuto con un bel sinistro secco da fuori area dopo una bella accelerazione. Un gol non proprio alla Chiellini.
Inizia a giocare con più costanza e si affaccia come uno dei leader del gruppo all’Europeo 2008 in Austria-Svizzera. Tre partite su quattro in campo per Chiellini. Salta la prima per scelta tecnica nel 3-0 perso contro l’Olanda, ma poi resta inchiodato al centro della difesa negli altri match, fornendo anche l’assist a Panucci per il momentaneo vantaggio contro la Romania. Gli azzurri vengono eliminati dalla Spagna solamente ai calci di rigore ai quarti di finale.
Giorgio Chiellini in azione contro la Romania a Euro2008
Sciagurate le due esperienze sudafricane con in panchina il ct Lippi: la Confederations Cup del 2009 e il Mondiale 2010.
Sicuramente meglio l’Europeo 2012 e la Confederations Cup 2013 con Cesare Prandelli alla guida della nazionale. Al torneo continentale, Chiellini guida un gruppo più giovane che vuole cancellare gli incubi sudafricani. Gruppo che riesce ad arrivare fino in finale, persa nettamente contro la Spagna per 4-0 dopo un trionfante cammino. Bene anche al torneo premondiale in Brasile, con l’Italia che chiude al terzo posto.
Altra delusione il Mondiale del 2014. Sempre titolare, durante la negativa esperienza, per Chiellini c’è stato lo storico episodio del morso subito da Luis Suarez nel match decisivo per la qualificazione, perso contro l’Uruguay.
Giorgio Chiellini mostra i segni del morso subito da Luis Suarez ai Mondiali 2014
Nella cavalcata a Euro2016 con Antonio Conte. Giorgio Chiellini segna il gol dell’1-0 contro i campioni in carica della Spagna negli ottavi di finale. In Francia, il numero 3 gioca da titolare quattro partite su cinque, con la squadra azzurra che arriva fino ai quarti di finale poi persi ai rigori contro la Germania.
Dopo la mancata qualificazione al Mondiale russo aveva pensato di lasciare la maglia azzurra:
Un anno fa è stato il punto più basso della mia carriera in Nazionale, una delusione enorme per tutti noi perché fino all’ultimo eravamo convinti di riuscire a strappare la qualificazione per il Mondiale.
Tuttavia la voglia di risollevare la nazionale è forte ed è per questo che ora continua a guidare la difesa in vista del futuro.
Matteo “HOLLY” Moglia e Matteo “BENJI” Biasin nella nuova avventura di Mondiali.it: ogni martedì e venerdì, in diretta streaming per consigli, commenti e pronostici sulla Serie A (e non solo…). Perché sappiamo quanto costa schierare la formazione giusta al fantacalcio e noi vogliamo essere accanto ai fantallenatori.
Torna in campo la Nazionale: a San Siro c’è Italia-Portogallo
Piacevole ricorrenza: il 16 novembre 1988Roberto Baggio fa il suo debutto in Nazionale maggiore in un’amichevole contro l’Olanda. Vince l’Italia 1-0 gol di Vialli su assist proprio di Baggio;
Lo sapevate che nei 15 incontri giocati in casa tra Italia e Portogallo, il risultato più ricorrente è 3-1? E che i lusitani non segnano alla Scala del calcio da oltre 32mila giorni? Queste curiosità e altre statistiche nel pezzo a cura di Footstats;
Gioca in Serie B, ha un look direttamente preso dagli anni ’70, ma ha solo 18 anni. O se volete, per far più effetto, è nato nel 2000. E’ Sandro Tonali, primo “Millenial” convocato nell’Italia. Il pezzodi Dario Sette;
Non solo Nations League, ma anche amichevoli. Il 20 novembre i ragazzi di Mancini se la vedranno con gli Stati Uniti che proprio qualche giorno fa hanno visto giocare Wayne Rooney per l’ultima volta con la maglia dell’Inghilterra. Per lui 120 presenze (secondo migliore assoluto dietro Shilton a 125) e miglior marcatore di sempre con 53 gol. Curiosità: suo zio, quando Rooney aveva 12 anni, scommise dicendo che nel 2006 avrebbe partecipato al Mondiale con l’Inghilterra. Vinse 72.500 sterline. Ne parla Giovanni Sgobba in questo articolo;
Da un’Italia a un’altra: in Messico si sta giocando la Homeless World Cup, il Mondiale dei senzatetto. E c’è anche l’Italia che, nel girone A ha perso contro i padroni di casa, ma ha vinto contro Hong Kong per 3-2 e sta disputando un secondo raggruppamento dove ha vinto per 6-2 sulla Slovenia. Bravi ragazzi!
I pronostici di Matteo e Matteo sulla Nations League
Per alcuni sembra che venga da un’altra generazione calcistica: capello lungo, sbarbato e sguardo serio, e invece è solo un classe 2000, il primo millienial a essere convocato nella nazionale maggiore.
Sandro Tonali a Coverciano sotto l’attenta guida di Roberto Mancini
Un vero e proprio colpo di scena per questo ragazzo che ben sta figurando in Serie B con la maglia delle rondinelle e che ha già stregato i dirigenti di molte big italiane.
Primo calciatore della nuovo millennio con la maglia della nazionale maggiore, battuto anche il più favorito Moise Kean, attaccante della Juventus: primo italiano classe 2000 a esordire in Serie A e in Champions League.
Si parla tanto bene di lui ed è per questo che il ct Mancini ha voluto prima seguirlo e poi convocarlo. Centrocampista dai piedi buoni, dalla visione di gioco, dal tocco semplice e polmoni da mediano. I paragoni con altri campioni del recente passato, ovviamente, sono già partiti. Lui non ne vuole nemmeno sentir parlare, soprattutto se il nome più chiacchierato è quello di Andrea Pirlo, genio che è partito proprio da Brescia.
Per la maturità dimostrata in campo, il suo ex allenatore Roberto Boscaglia diceva “di aver di fronte un fenomeno con il cervello da 50enne ma col corpo da 18enne”.
Gli appassionati di calcio e gli addetti ai lavori hanno potuto ammirare la classe di Tonali già nell’Europeo Under 19, dove da playmaker ha trascinato gli azzurri in finale, persa contro il Portogallo; destino ha voluto che la sua prima convocazione “maggiore” sia avvenuta proprio contro i lusitani. Tuttavia, salvo ulteriori sorprese, il debutto avverrà in amichevole contro gli Stati Uniti a Genk, in Belgio.
Sandro Tonali con la nazionale Under19 durante l’Europeo di categoria
Per Roberto Mancini è un calciatore che ha grande tecnica e qualità e sembra logico che tra il mercato invernale e quello estivo venga fuori una vera e propria asta per chi lo volesse in squadra.
Sa di avere un gioiello il presidente del Brescia, Massimo Cellino, il quale però ha ribadito che non sarà una questione di soldi ma che lo cederà a chi dimostrerà più amore.
Intanto non ci resta che attendere il suo debutto con la maglia azzurra e sperare che sia nata una nuova stella del calcio italiano, che possa offrire qualità al gioco, così come ha fatto un altro campione da Brescia, ma noi non vogliamo fare nomi.
Torna la Nations League e tornano anche le belle partite tra le varie nazionali europee, se l’Italia se la vedrà con il Portogallo sabato 17, oggi iniziano diversi match tra cui l’affascinante Croazia – Spagna allo stadio Maksimir di Zagabria.Una partita prestigiosa per due nazionali che in questo 2018 hanno avuto un andamento un po’ altalenante.
La Croazia ha una forte impronta “italiana” grazia alla folta presenza di giocatori che militano in Serie A, è stata protagonista al Mondiale di Russia, arrivando fino in finale, battuta solo dalla Francia, ma in Nations League ha raccolto solo un misero punto finora e rischia la retrocessione in Serie B. La partita più significativa è stata il roboante 6-0 subito proprio contro la Spagna.
La Spagna, insieme alla Germania, è stata la delusione del Mondiale iniziata con l’esonero di Lopetegui pochi giorni prima del torneo. In Nations League è partita con un altro appeal, anche se la sconfitta contro l’Inghilterra ha rievocato brutti incubi.
Come detto la Croazia questa sera cercherà di fare il risultato per rialzare la testa ed evitare la retrocessione. Tra protagonisti ci saranno proprio gli otto calciatori della nostra Serie A. Il ct Dalic ha convocato gli interisti Vrsaljko, Brozovic e Perisic, il laziale Badelj, il napoletano Rog, l’atalantino Pasalic, il cagliaritano Bradaric e il viola Pjaca. Non convocato lo juventino Mandzukicdato che ha dato l’addio agli scaccati poco dopo il Mondiale.
Per Dalic il centrocampo resta comunque l’arma in più della nazionale con tanta qualità e quantità. La qualità è quella di capitan Modric, di Rakitic e di Marcelo Brozovic, perno imprescindibile degli undici nerazzurri di mister Spalletti. C’è chi in estate ha sognato un trasferimento anche del numero dieci del Real Madrid ad Appiano Gentile.
La quantità è dettata da Badelj e Rog. Il centrocampista della Lazio non è ancora al 100% a causa di piccoli infortuni che lo hanno un po’ limitato in questa prima parte di stagione, mentre Marko Rog, nonostante non abbia molti minuti nelle gambe a causa del continuo turn over di Carlo Ancelotti al Napoli, ha ben figurato quando ha giocato. In panchina saranno anche il regista Bradaric e Mario Pasalic. Per il cagliaritano sarà comunque un modo per “rubare” altri consigli a due campioni come Modric e Rakitic.
Some Vrsaljko con la maglia della nazionale croata
Titolarissimi saranno gli altri due interisti Vrsaljko e Perisic. I due sono stati altri importanti protagonisti dell’exploit in Russia, purtroppo però non si sono ancora visti al massimo con la maglia dell’Inter in questa stagione. Il terzino è stato prelevato dall’Atletico Madrid per sostituire Cancelo, fino a causa anche di molti acciacchi non ha reso come ci si aspettava. Discorso abbastanza simile per Ivan Perisic, l’esterno non ha dato quell’incisività offensiva che si attende da lui per dare il giusto supporto al capitano nerazzurro Mauro Icardi.
Panchina invece per il numero 10 della Fiorentina Marko Pjaca. Dopo una partenza positiva, il talento croato ha perso un po’ la bussola così come tutta la viola che non riesce più a vincere. Difficile il suo impiego dal primo minuto, ma forse il ct Dalic darà a lui una possibilità a partita in corso anche in base al risultato.
Per le Furie Rosse solamente un italiano tra i convocati ed è il milanista Suso. La qualità per i spagnoli è dettata soprattutto dai madridisti e dai catalani.
Si è chiusa un’altra parentesi delle nazionali e della Nations League in Europa.
In queste giornate si sono susseguite numerose partite delle varie squadre delle quattro leghe. L’Italia ha battuto al fotofinish la Polonia grazie al gol di Biraghi e ha condannato i polacchi alla retrocessionein B, mentre a novembre dovrà affrontare il Portogallo per riaprire il discorso della qualificazione alle Final Four.
Chi è che i discorsi li ha già abbondantemente chiusi è la Francia che, dopo la vittoria contro la Germania per 2-1, si è assicurata un posto tra le quattro regine della Nations League. I transalpini hanno vinto in rimonta grazie a due reti di Antoine Griezmann. Le petit diable prima segna su azione grazie a un ottimo cross di Lucas Hernández e poi su rigore. La Francia ipoteca così il primo posto e la Germania è quasi retrocessa.
Passa in Serie B definitivamente l’Islanda. La nazionale, grande rivelazione di Euro2016, esce con le ossa rotte dal girone con Belgio e Svizzera con 0 punti.
Tuttavia in Serie A, tranne che nel girone della Francia, i discorsi sono ancora tutti molto aperti.
Per una squadra che retrocede ce n’è un’altra che sale. È l’Ucraina del ct Shevchenko e del vice Tassotti. I gialloblu hanno battuto la Repubblica Ceca per 1-0 grazie alla rete di Malinovsky in chiusura di primo tempo. Tre vittore su tre e in testa al gruppo 1 della Lega B, oramai irraggiungibile.
Dalla B verso la A vola anche la Russia. Dopo il buon mondiale, gli uomini di Cerchesov hanno superato la Turchia per 2-0 con i gol di Neudstadter e del solito Cherishev. L’Armata rossa si piazza al primo posto del gruppo 2 a 7 punti. La matematica promozione potrebbe arrivare se la Svezia non vincerà in Turchia, altrimenti basterà un pareggio con gli stessi svedesi nella sfida del 20 novembre.
A un passo dalla Serie A è anche la Bosnia Erzegovina trascinata da un super Edin Dzeko nel gruppo 3. L’attaccante della Roma ha segnato una doppietta contro l’Irlanda del Nord che ha permesso la nazionale bosniaca di piazzarsi al primo posto in solitaria a punteggio pieno con 9 punti. Per i nordirlandesi retrocessione in Serie C.
La Finlandia è leader del gruppo 2 di Serie C con 12 punti in 4 gare. La promozione per gli scandinavi è vicinissima.
In Serie D non ci sono ancora grandi novità a parte la quasi qualificazione della Georgia che guida il gruppo 1 e la seconda vittoria consecutiva di Gibilterra (2-1 sul Liechtenstein) e che ora insidia la prima piazza alla Macedonia nel gruppo 4.
Piątek c’ha provato a fare un favore all’Italia, nazione in cui gioca attualmente con la maglia del Genoa. Poi anche Blaszczykowski, gravitato per un anno dalle parti della Fiorentina, ha cercato di riaprire il match. Ma un altro ex-italiano, quell’André Silva che ha giocato (poco e male) l’anno scorso con la maglia del Milan, ha deciso di piazzare una doppietta nel 3-2 finale con cui il Portogallo ha battuto la Polonia, a Chorzow, nel match del gruppo 3 della Lega A di Uefa Nations League.
Una bella mazzata per le sorti del mini-girone: i portoghesi sono a punteggio pieno dopo due gare, Polonia e Italia sono sotto unite in classifica dall’unico punto conquistato. Così la gara di domenica 14 ottobre per la banda di Mancini, che non sa più vincere, diventa un vero e proprio spareggio: bisogna battere i ragazzi di Brzeczek a casa loro per evitare la retrocessione nel girone B.
Da dentro o fuori, dunque, senza giri di parole: se gli Azzurri dovessero perdere, la retrocessione sarebbe aritmetica perché la Polonia salirebbe a quattro punti con un vantaggio di gol negli scontri diretti che, ricordiamo, è il primo criterio che viene considerato in caso di arrivo a pari punti. L’Italia, tra l’altro, ha il peggior attacco con una sola rete realizzata, nell’1-1 polacco, da Jorginho su rigore.
Se le due nazionali, invece, dovessero pareggiare, l’esito del gruppo 3 sarebbe rimandato all’ultima giornata che si giocherà su due fronti, Italia – Portogallo il 17 novembre a San Siro, e Portogallo – Polonia il 20 novembre a Guimaraes.
Nel campo delle ipotesi, immaginiamo anche un’Italia vincente contro la Polonia e se dovessero arrivare tre punti anche contro Cristiano Ronaldo&co., Mancini potrebbe anche clamorosamente acciuffare la testa del raggruppamento: si dovrebbero incastrare diverse variabili, come la rivincita dei polacchi contro il Portogallo stesso. Si avrebbe così, Italia a sette punti, Portogallo sei e Polonia quattro, che così sarebbe retrocessa in Lega B.
Ma nei sogni e negli incubi del “Mancio” c’è solo il pensiero di vincere la prima partita con la Nazionale.
Questa, nel calcio non si era ancora vista. In Danimarca, la Federazione e il sindacato di tutela dei calciatori sono ai ferri corti sulla delicata questione legata ai contratti di sponsorizzazione. Capeggiati da Eriksen, i nazionali hanno deciso di scioperare per un mancato accordo sui diritti commerciali non rispondendo alla convocazione per l’amichevole di mercoledì 5 settembre contro la Slovacchia (ma potrebbe riguardare anche l’esordio in Nations League contro il Galles).
Così, per evitare sanzioni da parte della Uefa che ha addirittura paventato l’esclusione da Euro 2020, la Dbu ha risposto con un colpo a sorpresa: per presentare una squadra “dignitosa”, oltre a chiamare le seconde linee, in campo scenderanno anche i migliori calciatori di futsal. Ed è John Jensen, campione d’Europa nel 1992, a dirigere la Danimarca nelle prossime due partite, visto che allo sciopero ha aderito anche il commissario tecnico Age Hareide.
John Jensen, campione d’Europa nel 1992
Al centro del caso c’è il nuovo contratto legato agli sponsor e i diritti di immagine, in conflitto con gli sponsor privati dei calciatori soprattutto di quelli dal risalto internazionale come Eriksen per l’appunto, stella del Tottenham. Una scelta drastica, precipitata il 31 agosto e che mai ci si sarebbe aspettati di vedere dopo lo splendido mondiale vissuto dalla Danimarca, uscita agli ottavi di finale, ai rigori, contro la Croazia finalista.
Il tecnico ad interim Jensen ha annunciato la lista dei convocati nella quale compaiono giocatori di seconda e terza categoria, oltre ai più bravi calciatori di calcio a cinque del Paese che sono sei: Christopher Haagh, Victor Hansen, Adam Fogt, Christian Christensen, Kevin Jorgensen e Louis Veis. La Danimarca è stata inserita nella League B, nel Gruppo 4 assieme a Irlanda e Galles e proprio contro quest’ultimi gioca il match d’esordio il 9 settembre.