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Marc Marquez vince il suo sesto titolo iridato nell’ultimo GP della stagione al Ricardo TormoIl migliore della domenica è però Dani Pedrosa che fa sua la gara davanti a Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3). Andrea Dovizioso e il Ducati Team sono battuti con il forlivese che è vittima di una caduta e si ritira, stessa sorte per Jorge Lorenzo. Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) chiude una stagione complicata al quinto posto, a Valencia è il migliore dei piloti italiani.

Marquez è ancora una volta il re della categoria e parte dalla pole mettendosi subito al comando di una gara decisiva. Subisce l’attacco di Zarco e scivola in seconda posizione, piazza comunque utile al titolo. A sette giri dalla fine va largo alla curva 1 dopo una ‘salvata’ miracolosa e perde contatto con i primi. Sono attimi di tensione ma non è finita, rientra in quinta piazza prima dell’uscita di scena dei due piloti Ducati che gli spianano la strada verso l’ennesimo successo iridato. Chiuderà come terzo, quanto basta per essere incoronato per la sesta volta campione del mondo, quattro di queste in MotoGP™.

“Ho avuto un attimo di paura, ho sempre cercato di mantenere la calma, alla curva uno ho perso per un attimo di concentrazione durante la staccata e ho frenato un po’ troppo tardi, ma è andata bene: ‘stile Marquez’. Congratulazioni, comunque, a ‘Dovi’ e alla Ducati: sono stati molto competitivi fino alla fine del Mondiale”.

Così Andrea Dovizioso, al termine del Gp di Valencia, commenta l’esito della stagione agonistica della MotoGp.

 “E’ stato un gran bell’anno, sono davvero contento, è stata una stagione esagerata. Non avevo la velocità per andare là davanti e superare Marquez. Avevo Lorenzo davanti ed era positivo, faccio i complimenti a Marquez e alla sua squadra, che quest’anno è riuscita a fare la differenza ancora una volta. Io sono soddisfatto, contento di com’è andata per me”.

Marc Marquez ha vinto il gp d’Australia, classe MotoGp. Al termine di 27 giri entusiasmanti, densi di sorpassi e con diversi contatti tra le carene dei protagonisti, il pilota Honda, già leader del mondiale, ha preceduto le Yamaha ufficiali di Valentino Rossi e Maverick Vinales. Ai piedi del podio il francese Johann Zarco, seguito da Cal Crutchlow e da un combattivo Andrea Iannone. Solo 13/o Andrea Dovizioso (Ducati) che così vede il suo distacco in classifica da Marquez salire a 33 punti.

dovizioso

“E’ una gran delusione – il commento amaro di Dovizioso – Il mio errore all’inizio ha peggiorato un po’ il
risultato ma abbiamo avuto la conferma del limite della moto su queste piste con curve molto grandi e senza grandi frenate. Ora non ha senso pensare al titolo con questo gap perchè anche quando Marc non è competitivo per vincere, fa podio e così è difficile recuperare punti”.

La gara australiana restituisce a sorpresa anche una grande Yamaha che porta sul podio entrambi i piloti. Strepitoso Valentino Rossi, secondo alle spalle di Marquez e al sesto podio in questo 2017, il primo dopo la frattura alla gamba.

ROSSI

“Potevo giocarmela fino alla fine, il problema è che Iannone mi è entrato alla ‘spero in Dio’ e abbiamo fatto andare via Marquez”. Ma a fronte dei suoi 38 anni, il Dottore ha dimostrato di avere ancora lo spirito battagliero di un ragazzino, lottando col coltello fra i denti fino al traguardo. “Le ho prese e le ho date, negli ultimi tempi i piloti, soprattutto gli ultimi arrivati, hanno alzato di molto il livello di aggressività e se il gioco è questo sono pronto, non c’è problema, giochiamo”.

Valentino Rossi commenta così il suo quinto posto nel Gp di Aragon, risultato arrivato a poco più di venti giorni dalla frattura a tibia e perone, durante un allenamento su una moto da enduro.

“Naturalmente è molta di più la soddisfazione per esserci stato e comunque di aver guidato bene, di essere partito in prima fila e di aver fatto una gara al massimo dall’inizio a quasi alla fine. Sono molto contento perché una settimana fa erano molte di più le possibilità di guardarla a casa, anche se in compagnia del gatto Rossano (ride, ndr) non è che mi diverto tanto”.

“E’ stata una bella gara, sono stato veloce, bene all’inizio, poi soffriamo troppo il calo della gomma posteriore, infatti anche Vinales alla fine è arrivato con me -aggiunge il pilota della Yamaha-. E’ un problema che stiamo cercando di risolvere, stiamo cercando di lavorare, però al momento le altre moto, soprattutto la Honda e la Ducati, riescono a calare meno nella seconda parte di gara”.

“Non ero al 100%, negli ultimi giri ero abbastanza cotto e facevo più fatica nei cambi di direzione, avevo un po’ di dolore e la mia posizione sulla moto non era al massimo, però sono riuscito a spingere fino alla fine e quindi sono molto contento -prosegue il ‘Dottore’-. Era importante essere qui perché l’altra volta, nel 2010, avevo saltato 3-4 gare e ci avevo messo un po’ di tempo a riprendere gli automatismi dalla partenza dei primi giri del feeling con le gomme, invece avendo saltato solo una gara qui mi sono trovato bene dall’inizio e adesso il lavoro continuerà forte perché abbiamo due settimane a casa e voglio cercare di arrivare a Motegi, se non al 100%, abbastanza in forma”.

Maverick Vinales si aggiudica le qualifiche del Gp di San Marino, tredicesima prova stagionale del Mondiale MotoGp in programma a Misano Adriatico.

Con il tempo di 1’32″439 lo spagnolo della Yamaha soffia in extremis la pole ad Andrea Dovizioso: il leader del Mondiale, su Ducati, è staccato di 177 millesimi.

gp d'austria

Terzo crono per Marc Marquez (1’32″636), protagonista di una caduta senza conseguenze nel finale. Ad aprire la seconda fila Cal Crutchlow su Lcr Honda, quindi l’altra Ducati di Jorge Lorenzo e Johann Zarco. Completano la top ten Dani Pedrosa, Danilo Petrucci, Aleix Espargaro e Alvaro Bautista, chiudono la quarta fila Michele Pirro e Karel Abraham.

dovizioso

Andrea Dovizioso non può nascondere la propria soddisfazione per la seconda posizione da cui partirà domani nel Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, classe MotoGp

“È stata una giornata stranissima, con alti e bassi continui – ha commentato a Sky Sport il leader del Mondiale piloti – Prima della qualifica, stavamo provando molte cose e non avevo un gran feeling; poi, quando sono partito per la Q2, le gomme andavano veramente bene e ho capito che c’ero. Infatti, ho fatto un gran bel giro, anche se non perfetto: a quel punto sapevo che sarei stato in prima fila e, d’altronde, l’obiettivo era rientrare nelle prime due. Adesso aspettiamo di vedere come sarà domani il tempo”.

Valentino Rossi, attraverso un comunicato della Yamaha, esprime tutto il suo rammarico per non poter prendere parte nel weekend al Gp di San Marino dopo la caduta in enduro che gli è costata la frattura della tibia e del perone della gamba destra.

“E’ davvero un peccato non poter essere nel mio Gp di casa e non vedo l’ora di tornare a Misano l’anno prossimo perché correre davanti a questi tifosi è qualcosa di molto speciale. Ma devo curarmi con attenzione. Il team mi sta sostenendo durante il processo di riabilitazione, fortunatamente sto bene e sono già riuscito a iniziare una leggera fisioterapia. I tempi di recupero non sono corti ma farò tutto il possibile per tornare in pista quanto prima. Voglio ringraziare tutti per l’affetto che mi avete mostrato in questi giorni, ci vediamo presto”.

Senza Rossi, la Yamaha si presenta a Misano col solo Maverick Viñales, reduce dal secondo posto di Silverstone e ora terzo nel Mondiale, a -13 da Dovizioso e -4 da Marquez.

“E’ un peccato che non ci sia Valentino, so quanto sia speciale per lui questo Gp, è la sua gara di casa e non sarà lo stesso senza di lui. Spero di riaverlo accanto il prima possibile”. Guardando al weekend, lo spagnolo assicura che “siamo molto motivati dopo il podio di Silverstone, stiamo lavorando di nuovo nella giusta direzione. Comincio ad avere lo stesso feeling sulla M1 che avevo a inizio stagione e questo mi rasserena e mi permette di concentrarmi sull’andare a punti in ogni gara. E’ molto positivo che siamo stati in grado di fornire delle buone prestazioni a Misano nei test di qualche settimana fa, abbiamo migliorato molte cose per quanto riguarda l’assetto e come sempre darò il 100% per regalare una nuova vittoria alla Yamaha”.

Valentino Rossi reduce da un poco brillante settimo posto in Austria, è fiducioso in vista del Gp di Silverstone, tappa britannica del Motomondiale.

“Andiamo a Silverstone dopo un giorno di test a Misano e voglio tornare in pista immediatamente per capire se siamo riusciti a trovare le giuste soluzioni per migliorare la moto. Quella di Silverstone è una pista molto bella e divertente, ma al contempo molto impegnativa e molto lunga, con tanti cambi di direzione ad alta velocità. Sarà importante trovare un perfetto set-up, sia in frenata che nelle curve veloci. E’ un tracciato molto bello per me e il mio stile di guida”.

 

Maverick Vinales, dopo un inizio di stagione da vero dominatore e un primo contatto con la moto di Iwata perfetto, ha avuto delle difficoltà che gli fanno pagare un distacco di 24 punti dal leader della classifica generale Marc Marquez. 

 

“In generale siamo soddisfatti: essere in lotta per il campionato nel primo anno in Yamaha è molto significativo per me.

Rossi sta lavorando veramente bene sul nostro prototipo – aggiunge Vinales – è sempre davanti, in modo da essere ancora più veloci e migliorare il nostro livello. Una cosa eccezionale per me, ai miei primi passi nella categoria; inoltre, non credo che in Yamaha un pilota non prevalga sull’altro, siamo una grande squadra e, se non dovessi vincere io il titolo, allora l’ideale sarebbe che lo facesse Valentino”.

Infine Vinales parla del prossimo appuntamento:

“Sono pronto per Silverstone, per me una pista speciale, dove ho vinto la mia prima gara in MotoGp. Mi piace questo tracciato, fatto di curve veloci e chicane, si sposa bene al mio stile di guida”.

Che quello del Gp d’Austria fosse un circuito adatto alle caratteristiche della scuderia di Borgo Panigale era fatto noto – del resto l’anno scorso Andrea Iannone, ora alla Suzuki, trionfò per la prima volta in MotoGp proprio a Spielberg – ma le attese vanno confermate e Andrea Dovizioso ha rispettato il pronostico, firmando le libere del venerdì.

Il forlivese della Ducati, già alle spalle della Desmosedici dello spagnolo Hector Barbera (Reale Avintia Racing) al mattino, ha conquistato il miglior tempo al pomeriggio, strappando in 1’24″046 all’ultimo spunto la prima posizione a Maverick Vinales (1’24″280), terzo invece Dani Pedrosa, reduce da sei podi nelle ultime otto gare e quindi in grande spolvero.

In chiaroscuro Marc Marquez, che si era posto al comando della tabella crono da subito e, fino agli ultimi passaggi, è stato l’unico ad abbassare i tempi della mattinata; poi un fuoripista che gli vale il settimo tempo. Quarto Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3) e quinto Jorge Lorenzo (Ducati Team). Il maiorchino, così come Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing), ha girato con la innovativa carena aerodinamica e paga un ritardo di 57 centesimi dal compagno di squadra. Barbera chiude il gruppo dei sei mentre il ternano è distante dai più veloci.

Lontano dalle prime posizioni Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP). Il Dottore è staccato di oltre 8 decimi da Dovizioso e, come al mattino, termina la FP2 fuori dalla top 10. Iannone (Team Suzuki Ecstar) che a meno nove minuti dalla fine aveva anche messo la sua GSX-RR al terzo posto ha perso terreno.

“Sta andando molto bene – afferma Dovizioso -. Già stamattina abbiamo cominciato col piglio giusto, nel pomeriggio abbiamo affrontato condizioni un po’ più difficili. Non era facile fare il giro giusto, ogni piccolo errore qui diventa grande, comunque ho un buon feeling, anche se mi piacerebbe frenare più forte. La carena secondo me si sta comportando bene”.

Doppietta Honda con Marc Marquez davanti a Dani Pedrosa a Brno in occasione del Gran Premio della Repubblica Ceca, decimo appuntamento della stagione della Motogp. Un altro spagnolo sul gradino più basso del podio, ovvero Maverick Vinales su Yamaha. Quarto posto dopo una bella rimonta per il nostro Valentino Rossi.

La chiave della gara è stata una, ovvero la tempestività di Marc Marquez di tornare ai box dopo due giri per cambiare la moto e puntare sull’asciutto, scelta non frutto di strategia, come lui stesso ha ammesso, ma di un errore iniziale quando ha optato per la soft da bagnato. Un rientro ai box anticipato rispetto a tutti gli altri che gli ha consentito di ottenere un cospicuo vantaggio sugli avversari, che poi è riuscito a gestire nel migliore dei modi. Un problema alla moto che ha fatto anticipare il cambio? L’essersi fatto sfilare dai suoi principali avversari per non farsi vedere rientrare?  Ovunque stia la verità va dato atto a Marc Marquez che tra furbizia e fortuna ha indovinato proprio tutto.

Un tris spagnolo dedicato ad Angel Nieto, 13 titoli iridati nel motomondiale che ne fanno il secondo pilota più vincente di sempre dietro il solo Giacomo Agostini. Nieto si è spento il 3 agosto dopo essere stato in coma per diversi giorni in seguito all’incidente che lo ha visto travolto da un’auto mentre era alla guida del suo quad.

Alla fine Marquez ha conquistato il terzo successo stagionale con oltre 12 secondi di vantaggio sul compagno di box Pedrosa.

Maverick Viñales ha iniziato la sua gara dalla settima posizione, ma anche lui una volta montate le gomme da asciutto è stato protagonista di una bella rimonta fino al terzo posto.
Valentino Rossi è stato uno degli ultimi ad entrare nella pit-lane insieme a Dovizioso. Una segnalazione ritardata di un giro che alla fine è costato un podio al “Dottore” che sembrava essere alla portata per via dei tempi da giro collezionati. Nonostante tutto una bella rimonta con sorpassi, non facili, nei riguardi di Petrucci e Crutchlow (LCR Honda) per chiudere al quarto posto.

Marc Marquez si scalda nelle ultime due sessioni di libere del Gp di Brno e in qualifica, come spesso gli accade, tira fuori dal cilindro il giro perfetto: 1’54″981 e pole numero 69 della carriera, la quarta stagionale.

Un risultato che non sorprende più di tanto il box Honda, a metà luglio in pista proprio a Brno per alcuni test le cui indicazioni si sono rivelate utilissime per Marquez.

“La pole è frutto di quei giri – riconosce lo spagnolo – In questo circuito di solito faccio fatica per il mio stile di guida ma il weekend sta andando bene, anche il passo è buono”.

La Repsol già pregustava la doppietta, con Dani Pedrosa che viaggiava su tempi non lontani da quelli del connazionale ma lo spagnolo si è dovuto accontentare del terzo tempo: a rovinare la festa ci ha pensato il solito Valentino Rossi, che col circuito ceco ha un feeling particolare (14 podi compreso il secondo posto dello scorso anno).

Il Dottore si prende la seconda piazza e, a dirla tutta, quasi quasi soffia pure la pole a Marquez, più veloce solo di 92 millesimi.

“Ma volevo almeno partire in prima fila. Stamattina abbiamo visto che con la morbida potevo essere competitivo, abbiamo migliorato la moto per il pomeriggio e con la seconda gomma ho fatto un bel giro”. Con le gomme da gara siamo un po’ più in difficoltà e mi toccherà fare di tutto sin dal primo giro per salire sul podio, gli altri dietro possono essere veloci”.

A partire dalle Ducati, a cui Rossi riconosce un buon passo gara: seconda fila per Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, rispettivamente col quarto e sesto tempo e divisi dal solo Cal Crutchlow. Più in difficoltà Maverick Vinales con l’altra Yamaha, solo settimo: “il set-up non era quello giusto e in qualifica abbiamo avuto tanti problemi”, mastica amaro lo spagnolo. Ma occhio alla gara di domani, con la pioggia che potrebbe sparigliare le carte.

Sono le Ducati a dominare il venerdì di prove libere sul circuito di Brno. Dopo una sessione mattutina “rovinata” dalla pioggia, al pomeriggio, dopo un inizio su asfalto umido, il tracciato moravo si è asciugato e in condizioni ottimali a firmare il miglior tempo è Andrea Dovizioso.

Alle sue spalle con un ritardo di quattro decimi la Yamaha del team Tech 3 di Jonas Folger. Il tedesco conferma quanto di buono aveva fatto vedere prima della sosta con il secondo gradino del podio nella gara dui casa. Solo 21 millesimi più indietro, in una prima fila virtuale la GP17 di Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing).

Nel venerdì che ha visto il team ufficiale Movistar alle prese con qualche problema, è l’altra M1 del team di Hervè Poncharal a rubare la scena. Johann Zarco, infatti, stampa il quarto tempo a poco più di mezzo secondo dal Dovi. Alle spalle del talentuoso rookie francese, racchiusi in 43 millesimi le Desmosedici dello spagnolo Hector Barbera (Reale Avintia Racing) e del britannico Scott Redding, compagno di box di Petrucci, ma con la moto della passata stagione.

Il primo dei piloti Honda è Dani Pedrosa. Il pilota di Sabadell porta la sua Repsol Hrc al settimo posto a sei decimi dal miglior tempo del forlivese. A 28 millesimi la moto del team LCR di Cal Crutchlow. Solo decimi Marc Marquez con la seconda Hrc. Il leader del mondiale è a 0″877 dal ducatista, preceduto anche dalla Aprilia di Aleix Espargarò.

Giornata difficile, come detto, per i due della Movistar Yamaha, impegnati in prove di comparazione tra il telaio usato ad inizio stagione e la sua evoluzione usata in estate. Al momento nessuno dei due piloti sembra molto competitivo, con Maverick Viñales udicesimo a nove decimi e mezzo da Dovizioso e Valentino Rossi quattordicesimo a poco più di un secondo e mezzo.