Lo stomaco inizia ad aggrovigliarsi per la tensione. Il PalaAlpitour di Torino è sold-out: il volley e la Nazionale maschile hanno ribaltato per un istante una città presa dal calcio e da Cristiano Ronaldo. E’ l’effetto Mondiali di volley che si stanno disputando tra Italia e Bulgaria: gli Azzurri di Blengini hanno finora raccolto risultati (sette vittorie e una sola sconfitta, al tie break contro la Russia) e palazzetti pieni tra Roma, Firenze e Milano.
E ora ci attendono le Final Six. Primo appuntamento, mercoledì 26 settembre, ore 21.15 (diretta su Raidue) per Italia-Serbia, prima partita per gli azzurri nel pool da cui usciranno le due semifinaliste. E qualche ora prima, alle 17 e sempre in diretta su Raidue, sarà la volta dei campioni olimpici del Brasile contro i campioni d’Europa della Russia.
Il livello, come è facile intuire è altissimo. Dal 26 al 28 si qualificheranno quattro squadre che definiranno le semifinali e la finale. La nazionale di Blengini tornerà in campo poi venerdì sera (sempre alle 21:15) per affrontare la Polonia campione del mondo in carica.
Vincere contro gli uomini di Nikola Grbic, garantirebbe all’Italia una grossissima chance per superare il turno, ma la Serbia, storica rivale, ha dimostrato di essere una formazione grintosa, agonistica che unisce elevata tecnica e grande incisività sotto rete: in questa edizione ha battuto Russia e Francia trascinando gli Usa al tie-break. Il ct Gianlorenzo Blengini è fiducioso:
La Serbia è fortissima, piena di veterani e di stelle della Superlega. Neppure la Polonia ci sorprende: è meritatamente tra le prime sei, come comunque si pensava a inizio torneo quando si sapeva che di sette squadre solo una sarebbe stata eliminata al secondo round. Siamo fiduciosi perché sentiamo il calore di un’intera nazione dietro di noi
Lo dimostra il calore, lo dimostrano i numeri di spettatori davanti alla tv o all’interno dei palazzetti. Il PalaAlpitour contiene 18mila tifosi, ma capitan Ivan Zaytsev alza l’asticella:
A Torino chiediamo di regalarci una bolgia, un piccolo inferno per i nostri avversari, che ricordi loro chi gioca in casa. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi più che mai