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Abu Dhabi

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È un vero e proprio team special quello dei 115 atleti italiani che voleranno ad Abu Dhabi per gli Special Olympics World Games tra il 14 e il 21 marzo prossimo.

La nazionale, che è stata ospitata dal presidente della Camera, Roberto Fico, e dal premier, Giuseppe Conte, presenta un foltissimo gruppo di atleti (il più ampio della storia) che si sfideranno nelle 24 discipline sportive, in una settimana ricca di appuntamenti.

Il presidente del Consiglio, nell’augurare il meglio, ha anche assicurato che chiederà in maniera insistente che la Rai possa trasmettere le gare in chiaro sui propri canali televisivi.

Centosettanta Paesi si sono dati appuntamento negli Emirati Arabi per quella che è una manifestazione sportiva e colturale di rilievo, a dimostrazione che pregiudizi, divisioni e barriere possono essere cancellati e abbattuti.

Quella che si sposterà ad Abu Dhabi sarà una vera e propria macchina organizzativa per quello che sarà il più grande evento sportivo e umanitario dell’anno. Inoltre, è la prima volta che la regione del Medio Oriente e del Nord Africa ospita questa competizione che, tra l’altro, va a braccetto con l’«Anno della tolleranza», inaugurato da papa Francesco lo scorso febbraio con la visita negli Emirati.

 

Per la manifestazione ci saranno ben 7mila atleti, 2500 coach e 20mila volontari, con una stima di oltre 500mila spettatori. Un vero e proprio boom.

La squadra azzurra conta 115 atleti e 39 tecnici. Il team Italia avrà modo di mettere in campo nella stessa squadra atleti con e senza disabilità intellettive in sport come: il basket, le bocce, il bowling, il calcio e la pallavolo.

Tra coloro che sostengono l’Italia c’è una grande ex pluricampionessa come Valentina Vezzali:

Mi sento vicinissima a questa iniziativa perché si parla di sport non solo come veicolo per accrescere il benessere fisico ma anche per consentire alle persone con disabilità intellettive di poter sviluppare abilità e poter raggiungere risultati, che fino a poco tempo fa erano insperati, con coraggio facendo accrescere la loro autostima!

Non ci resta che gustarci le gare e “Forza Italia!”.

Per un ferrarista che va, c’è un ferrarista che viene ed è Charles Leclerc, nuovo pilota della Ferrari che ha preso il posto del finlandese Raikkonen passato proprio in Alfa Romeo Sauber.

Il 21enne monegasco ha iniziato la sua nuova avventura con la scuderia di Maranello in questi giorni di test ad Abu Dhabi.

 

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Test day. #ScuderiaFerrari #SF71H #F1 #Ferrari #PrancingHorse

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Tanta emozione per il giovane pilota, ma subito anche ottime sensazioni alla guida della Rossa arricchite dai buoni tempi fatti sulla pista di Yas Marina.

Possiamo certamente ribadire che non poteva chiudere nel migliore dei modi la stagione dato anche il buon rendimento in   Alfa Romeo Sauber nella stagione appena conclusa, in cui ha messo in mostra il talento e una buona attitudine.

La Ferrari ha voluto dare fiducia a Leclerc per voltare pagina e guardare al futuro. L’anno prossimo Sebastian Vettel non può più sbagliare dopo il secondo posto di quest’anno.
Dalla Galleria del vento di Maranello quasi sicuramente verrà fuori una monoposto ancor più competitiva di quella sfornata quest’anno e il tedesco avrà il dovere di sgomitare ancora di più con il leader Lewis Hamilton per strappargli lo scettro di campione mondiale.

Negli Emirati sono stati due giorni di prove. Tanti chilometri percorsi per Leclerc al fine di trovare feeling con il motore della Rossa. Nella seconda giornata, il monegasco sulla monoposto con il numero 16 ha completato 135 giri ottenendo il miglior tempo tra tutte le scuderie; ebbene sì ì, anche meglio del suo nuovo compagno di squadra Vettel.

Il pilota, cresciuto nella Ferrari Academy, fino a qualche mese fa certo non si aspettava il salto di qualità nel team di Maranello in così poco tempo, ma lui ha reso tutto più semplice dimostrando fermezza, una bella guida e convinzione dei propri mezzi.

È stato emozionante, un giorno che aspettavo da tanto tempo e che non ero sicuro sarebbe arrivato. Sono molto contento di come abbiamo cominciato questa nuova avventura e ci tenevo a fare una bella figura!

Il gran bel tempo e la buona tenuta fanno pensare che molto probabilmente Leclerc non farà solamente da spalla al tedesco Vettel per la prossima stagione, ma potrà essere anche una piacevole sorpresa, soprattutto in ottica classifica costruttori.

Tra i tanti a fargli un in bocca al lupo c’è stato il vicepremier, Luigi Di Maio, attraverso i social

Giorni di debutti anche in Alfa Sauber con il veterano Raikkonen affiancato dal giovane Antonio Giovinazzi. Il 24enne pilota pugliese sarà titolare la prossima stagione. A Yas Marina ha concluso 128 giri nei test, un buon modo per macinare chilometri in vista dell’inverno.

Dopo ben 152 Gran premi, ad Abu Dhabi Kimi Raikkonen si appresta a correre l’ultimo gp con la scuderia Ferrari.

Da lunedì, infatti, il finlandese sarà a disposizione del suo nuovo team dell’Alfa Romeo Sauber al posto di Leclerc, passato invece in Rosso.

Nove sono state le vittorie a bordo della monoposto della casa di Maranello, di cui sei solamente nella prima stagione nel 2007 quando ha vinto il Mondiale (ultimo pilota della Ferrari a vincerlo).

Il pilota scandinavo ha avuto sempre un carattere particolare, complice anche del so atteggiamento un po’ freddo rispetto agli altri suoi colleghi che si sono intercorsi in Ferrari e nel circus, proprio per questo è soprannominato Iceman.

Quest’anno sul circuito di Austin negli Stati Uniti è arrivata la vittoria dopo un digiuno lungo cinque anni e oltre 100 Gp senza salire sul gradino più alto del podio.

Ripercorrendo la carriera del finlandese in Ferrari c’è sicuramente da sottolineare un fattore importante: l’incostanza. Se da una parte si può attribuirgli le congratulazioni per essere stato l’ultimo vincente, dopo il trionfo del 2007 ha avuto sempre un andamento molto altalenante, soprattutto durante questa sua seconda esperienza dopo la parentesi rally e Lotus.

Raikkonen mondiale 2007
I festeggiamenti di Raikkonen per la vittoria del Mondiale 2007

Spesso ci sono state scaramucce con il compagno di squadra  Sebastian Vettel e con gli uomini dei box per dei problemi riscontrati durante i week end, in particolare durante le gare.

Tuttavia la Scuderia Ferrari ha voluto omaggiarlo e ringraziarlo per le diverse stagione trascorse insieme, durante una cena interamente dedicata a Raikkonen. Serata in cui il finlandese si è un po’ “sciolto” esprimendo parole al miele per tutto il team.

 

 

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Big family. Photos @calloalbanese

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L’ultimo gp di Abu Dhabi a Yas Marina correrà gli ultimi chilometri con la monoposto rossa e lo farà partendo dalla quarta piazza alle spalle delle due Mercedes di Hamilton e Bottas e dell’altro ferrarista Vettel.

Doveva rappresentare il suo vero grande ritorno sul campo da tennis dopo la maternità ma, alla vigilia degli Australian Open, Serena Williams dà forfait. La tennista, che per molto tempo è stata la numero uno, aveva già ripreso la racchetta in occasione del torneo di Abu Dhabi, ma con risultati poco soddisfacenti, vista la sconfitta inflitta da Jelena Ostapenko.

Forse la disfatta subìta o forse la consapevolezza di non essere ancora in forma sono il motivo scatenante della rinuncia al grande torneo australiano che prenderà il via il prossimo 15 gennaio. E Serena Williams non prende questa decisione senza provare una certa amarezza:

Dopo aver giocato ad Abu Dhabi, ho realizzato che nonostante ci sia molto molto vicina, non sono ancora dove personalmente vorrei essere. Il mio allenatore e il mio team mi hanno sempre suggerito di andare ai tornei solamente quando sono preparata sotto tutti i punti di vista. Ora possono competere, ma non voglio solo competere, voglio fare molto di più, e per riuscirci ho bisogno di ancora un po’ di tempo. Sono dispiaciuta per questo, ma ho deciso di non partecipare all’Australian Open. Le memoria del titolo dello scorso anno accompagneranno me e Olympia, e non vedo l’ora di tornare di nuovo a Melbourne

La tennista, che è diventata mamma lo scorso settembre, non potrà dunque riprendersi il titolo vinto nel 2017 in questa competizione di grande rilievo e per gli organizzatori del torneo è un duro colpo perdere anche lei. Di recente, infatti, anche Murray e Nishikori hanno annunciato di non poter partecipare.

Il direttore Craig Tiley, però, rispetta la decisione della tennista e ha così commentato la notizia del suo ritiro:

La vera campionessa che è Serena emerge dallo sforzo erculeo che ha fatto negli scorsi mesi, manifestando il suo desiderio di giocare l’Australian Open. Serena trascende lo sport nella misura in cui si approccia ad ogni aspetto della sua vita dando tutta se stessa. Per lei competere non sarà mai abbastanza, vuole concedersi tutte le possibilità di vincere. È per questo che si è spinta fino all’ultimo per prendere la decisione finale

La campionessa indiscussa del tennis ha dimostrato ancora una volta di voler essere la numero 1 e se non sarà questo torneo ad incoronarla nuovamente regina non importa: quando si sentirà di tornare in campo le sue avversarie dovranno sicuramente temerla perché siamo certi che Serena Williams non si accontenterà del secondo posto.