Ancora lui, ancora Marc Marquez. Lo spagnolo vince il Gp di Motegi in Giappone ed è nuovamente campione del Mondo con tre gran premi d’anticipo.
Un’altra prova di forza per l’iberico e per la Honda che, dopo un avvio di stagione un po’ a rilento, sono riusciti a rialzare la testa e ha dimostrare ancora una volta che sono loro i protagonisti da battere. Per lo spagnolo è il settimo titolo iridato in carriera.
Marc Marquez is the 2018 MotoGP World Champion. #Level7 completed https://t.co/baH4RVf4FL pic.twitter.com/BJWPsfeM1X
— Repsol Honda Team (@HRC_MotoGP) 21 ottobre 2018
Non ce l’hanno fatta a stare dietro a Marquez, né Valentino Rossi né Andrea Dovizioso. Il dottore ha mollato dopo qualche Gp a causa della poca affidabilità della sua Yamaha M1. Il Dovi ha provato a riaccendere i duelli come l’anno scorso e in alcuni casi è stato anche molto bravo, ma lo spagnolo è riuscito a essere più costante e più concreto.
Grande gara anche a Motegi con l’ennesimo primo posto per il pilota Honda e una gran bella gara per il ducatista. Peccato per la caduta al penultimo giro. Tuttavia la sfida per il 2019 è lanciata con Dovizioso che vuole essere ancora l’antagonista dell’iberico.
Ha chiuso invece quarto il dottore. Rossi dopo una buona prima parte di gara si è dovuto accontentare di prendersi la posizione ai piedi del podio. Una gara un po’ come la sua stagione: partenza positiva, seconda parte negativa. Resta il fatto di aver ottenuto un buon terzo posto in classifica alle soglia dei 40 anni. Per l’anno prossimo ci sarà ancora lui a tentare ancora una volta l’assalto al decimo titolo mondiale.
Marc Marquez lo insegue ora a poca distanza. A 25 anni lo spagnolo ottiene il settimo titolo iridato in undici stagioni e si lancia tra i grandi delle due ruote. Nell’albo d’oro, infatti, raggiunge due leggende delle due ruote come John Surtees e Phil Read ed è a due lunghezze da Angel Nieto e proprio da Valentino Rossi.
Due anni di studio prima di trionfare in 125, uno prima di alzare il trofeo in 250 e poi un dominio praticamente incontrastato in MotoGP, con il solo passaggio a vuoto del 2015 (a trionfare è stato Lorenzo).
L’anno prossimo sarà antagonista anche Lorenzo che, tra l’altro, sarà compagno di squadra del numero 93. C’è da capire come la Honda riuscirà a gestire questa competizione interna.
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