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Proprio in questi giorni sono due le competizioni più importanti che vedono coinvolti i giovani appartenenti alla flotta italiana, pronti a dare il massimo per conquistare i titoli in palio in Olanda e in Spagna.

Si tratta dello European and African Youth Olympic Qualifier e del Campionato del Mondo Techno 293. 

European and African Youth Olympic Qualifier 

Ben 28 equipaggi provenienti da 13 nazioni si affrontano nelle acque olandesi di Medemblick nell’European and African Youth Olympic Qualifier per la classe Nacra 15, il catamarano usato per la regata. Come il suo predecessore Nacra 17, anche in questo caso i membri dell’equipaggio sono misti e per un peso che non supera i 130 kg.

L’obiettivo di questa gara è la qualificazione ai Giochi Olimpici Giovanili dell’ottobre 2018 a Buenos Aires, in Argentina e gli italiani che rappresentano il nostro paese sono Alessandro Cesarini con Flavia Saveriano (Assonautica Viterbo, Compagnia della Vela di Roma), Andrea Spagnoli con Giulia Fava (SC Orbetello, AV Civitavecchia) e Leonardo Chistè con Sofia Leoni (CV Arco, CV Arco), accompagnati dal tecnico federale Gigi Picciau. 

Le prime quattro prove hanno avuto luogo ieri 24 ottobre con un tempo poco favorevole e vento scarso. I primi a portarsi in vantaggio sono i membri dell’equipaggio composto da Dalton/Dalton, con 2 vittorie su 4. Gli italiani in gara al momento sono quinti. La competizione proseguirà fino a giorno 27 ottobre.

Per chi volesse seguire le gare ecco il link del tracking: qui.

Campionato del Mondo Techno 293

In Spagna, invece, al Club Nàutic Salous si sta disputando il Campionato del Mondo Techno 293, che si concluderà il 28 ottobre decretando i Campioni del Mondo Junior (Under 15) maschile e femminile e Youth (Under 17) maschile e femminile.

A questa competizione prendono parte 338 partecipanti provenienti da 30 nazioni diverse, e tra queste, l’Italia ha il maggior numero di partecipanti subito dopo la Spagna. Parliamo di 44 iscritti, che insieme agli altri, gareggeranno in 12 prove per ambire al titolo di campioni. 

Tra i rappresentanti dell’Italia iscritti alla gara ecco alcuni nomi: nella flotta femminile Junior Sofia Renna (Circolo Surf Torbole) e Lucia Napoli (CV Windsurfing Club Cagliari), negli Under 15 categoria maschile Davide Antognoli (Nauticlub Castelfusano) e Alessandro Melis (CV Windsurfing Club Cagliari), nell’Under 17 femminile Erika Nieddu (CV Windsurfing Club Cagliari) e Marta Bonetti (Windsurfing Marina Julia), negli Under 17 maschili Nicolò Renna (Circolo Surf Torbole) e Giorgio Stancampiano (CC Roggero Lauria).

Nella prima giornata è stato l’equipaggio israeliano ad avere la meglio, ma ancora la gara è agli inizi ed è presto per fare pronostici azzardati.

E’ stato annunciato oggi il nuovo “protocollo” dell’ America’s Cup di vela, edizione numero 36, da parte del detentore del trofeo, Team New Zealand, frutto di “un amichevole periodo di negoziazione tra il Defender e il Challenger of Record (il primo degli sfidanti, Ndr.) Circolo della Vela Sicilia (che è Prada, Ndr.)”. I neozelandesi hanno strappato la prestigiosa coppa agli statunitensi di Oracle tre mesi fa nella serie di regate che si sono disputate alle Bermuda.

Nel Protocollo c’è la conferma del ritorno ai monoscafi, che saranno di classe AC75, lunghi 75 piedi. Le specifiche, in carico ai detentori, saranno diffuse agli sfidanti il 31 marzo 2018. Inoltre, viene confermato che Prada sarà di fatto il main sponsor, con le regate di selezione che sono ora nominate Prada Cup.

luna rossa

Le date delle competizioni, di selezione e della vera e propria Coppa America che si svolge tra 2 avversari, saranno rese note il 31 agosto 2018. Il Match (la sfida a 2) si svolgerà ad Auckland, in Nuova Zelanda, a marzo 2021. Verrà preceduta dalla Prada Cup, a gennaio e febbraio 2021. Mentre una serie di gare preliminari si terranno in diverse località nel mondo nel 2019 e 2020 in cui verranno usate le barche di classe AC75. Tali regate culmineranno nella Cristmas Regatta a dicembre 2020, per tutti i partecipanti.

Tra le regole: non sarà consentito testare 2 barche, tranne che da parte del Defender e nel periodo della Prada Cup, a cui non prenderà parte. Incrementata la regola della nazionalità: il 20% dell’equipaggio dovrà essere della nazionalità dello yacht club sfidante.

Partizio Bertelli, patron di Prada, ha commentato tra le altre cose, con soddisfazione: “Si è tornati ai valori originari della coppa”.

A stretto giro è arrivata anche una nota di Alinghi, ex detentore svizzero dell’America’s Cup, che sta considerando di rientrare nei giochi. Di seguito il comunicato:

“Alinghi ha un posto unico nella storia dell’America’s Cup e continua a partecipare con successo al suo programma sportivo internazionale di alto livello. Il nostro team, non soltanto per le perfette condizioni che offre il lago di Ginevra, ha una naturale predisposizione per i progetti di imbarcazioni veloci e leggere, che recentemente si sono sviluppati fino all’utilizzo dei foil. Per noi anche questo rappresenta il futuro del nostro sport”.

“Sono – prosegue la nota – sicuramente in molti nel mondo della vela coloro che sperano in un ritorno di Alinghi nell’America’s Cup. Da parte nostra abbiamo la certezza che Alinghi abbia contribuito a ispirare una nuova generazione di giovani talenti Svizzeri nella vela, talenti che hanno l’ambizione, l’esperienza e la professionalità necessarie per far parte di un team che sia in grado di sfidare i migliori velisti del mondo. Ora che il Protocollo per la prossima edizione dell’America’s Cup è stato pubblicato, lo studieremo con attenzione e ne verificheremo i pro e i contro”.

Nei prossimi mesi, al termine della stagione agonistica, valuteremo – conclude Alinghi – se il nuovo Protocollo corrisponde al nostro Dna e alle nostre ambizioni future. L’unica certezza che abbiamo ad oggi è rappresentata dalla nostra passione infinita per questo sport, grazie alla quale continueremo a divertirci e a imparare regata dopo regata”.

Un titolo che mancava all’Italia dal 1999, un’era fa, e ce lo riporta a casa Marco Gradoni, della Tognazzi Marine Village, che ha trionfato al Mondiale Optimist 2017, a Pattaya, in Thailandia.

Il giovane di tredici anni (record di età per un campione del mondo italiano nella disciplina) aveva già sfiorato il podio al mondiale in Portogallo l’anno scorso, finendo quarto. Quest’anno, con una serie incredibilmente costante di risultati si laurea Campione del Mondo con ben 13 punti sul secondo, il malesiano Muhammad Fauzi Bin Kaman Shah, e 15 sul terzo, il tedesco-costaricano Mic Sig Kos Mohr.

Marco non riesce a trattenere l’emozione:

E’ un risultato che speravo e ho lavorato tanto per ottenerlo. Le condizioni non sono state facili ma ho lottato duro fino alla fine per ottenere il titolo. Il clima, l’umidità, la corrente forte il vento mi hanno messo a dura prova ma ero veloce e determinato. L’esperienza dell’anno passato mi è servita molto!

Grazie a mia mamma che era qui insieme a me, grazie al mio coach Simone Ricci, a Norberto, a Walter, al tecnico della Nazionale Marcello Meringolo, a Bruno Fischetti, al mio circolo e compagni di squadra, al Team Italia e a tutta la Nazione per il tifo!! E ovviamente anche a mio papà e alla mia sorellina che tifavano da Roma! Grazie!

Ieri, 20 luglio, nell’ultima giornata del campionato, il Comitato è stato costretto a rimandare i 280 velisti provenienti da 62 Paesi (record della manifestazione) a terra senza regate a causa del vento troppo leggero. Il finale, almeno per gli italiani, è stato comunque di grande gioia con il rientro di Marco Gradoni in spiaggia accolto da amici e tecnici con il tricolore. L’allenatore di Gradoni è Simone Ricci, il tecnico federale, invece, Marcello Meringolo.

L’ultimo titolo del mondo della classe Optimist vinto dall’Italia è stato, come detto, nel 1999 da Mattia Pressich che aveva già vinto anche l’anno prima nel 1998, ma il tricolore svettava sul gradino più alto anche nel 1997 fra le mani di Luca Bursich.
Il tecnico Marcello Meringolo, raggiunto al telefono commenta:

Una vittoria meritatissima, contro avversari di grandi valore. Ieri è stata una giornata molto difficile ma la vittoria è il frutto di una settimana praticamente perfetta per Marco. Un grazie a tutta la squadra che ho avuto il privilegio di guidare per il mio quinto mondiale consecutivo. Marco diventa il più giovane campione mondiale per l’Italia, a 13 anni, dopo ben 18 anni dall’ultima vittoria azzurra di Mattia Pressich. Complimenti al club di appartenenza (Tognazzi Marine Village) e a Simone Ricci, allenatore del ragazzo. È stata una settimana intensa, emozionante e certamente difficile, ma alla fine è arrivato questo risultato splendido. Un sentito grazie anche alla famiglia di Marco e a tutti i genitori dei ragazzi impegnati in questo mondiale

Il commento dell’allenatore di Marco, Simone Ricci:

Questo titolo è un sogno che si è appena avverato! Sono molto felice per Marco Gradoni perché è un ragazzo che sin dal primo giorno in cui ho iniziato a seguirlo si è sempre impegnato al massimo sia a terra che in mare, e non ha mai perso il sorriso! Il nostro segreto è il divertimento e la gioia di stare in mare. Siamo arrivati in Thailandia ben preparati mentalmente ed abbiamo cercato di evitare che l’ottimo quarto posto dello scorso anno fosse qualcosa che ci desse tensione ed abbiamo usato al meglio quell’esperienza. Grazie a tutta l’Italia che ci ha seguiti, alla FIV, a Norberto Foletti, a Marcello Meringolo tecnico GAN e in mare in questo campionato, alla squadra italiana, al nostro circolo il Tognazzi Marine Village e ai compagni di avventura in questa trasferta Bruno Fischetti, Anna Ullio e Monica Malpica! Forza Marco e Forza Italia!

Gli altri risultati degli italiani impegnati al Campionato del Mondo in Thailandia: Davide Nuccorini (CV Roma) 48esimo vincendo la prima prova della serie, Marco Genna (SC Marsala) 56esimo, Andrea Milano (CV Crotone) 17esimo in Silver Fleet e Massimiliano Antoniazzi (YC Adriaco) 47esimo, sempre in Silver Fleet.

 

Fonte: comunicato stampa

Tornano le regate della Coppa del Mondo di Vela con l’appuntamento di Hyeres, dove da oggi a domenica, i migliori equipaggi delle Classi Olimpiche – Singoli Laser Standard, Laser Radial e Finn, Doppi 470 uomini e donne, Doppi acrobatici 49er e 49er FX, Catamarano per equipaggi misti Nacra 17 e Tavola a vela RS:X – si sfideranno nell’evento più spettacolare della stagione, seconda tappa del circuito cominciato a gennaio a Miami e che si concluderà in giugno a Santander.

In acqua anche una rappresentanza italiana di 30 equipaggi supportati dal ct della Nazionale Michele Marchesini e dal suo staff. Un movimento, quello della vela azzurra, reduce dalle prestazioni al Trofeo Sofia di Palma, archiviato con la vittoria di Francesco Marrai nel Laser Standard e altri sei equipaggi in top ten.

Da seguire a Hyeres le prestazioni dello stesso Marrai, Mattia Camboni e Daniele Benedetti nella tavola maschile, e di Marta Maggetti e Veronica Fanciulli nella femminile. Poi anche Elena Berta-Sveva Carraro nel 470.

Il programma prevede la classica serie di regate con le flotte al completo da martedì a venerdì per 49er, 49er FX, Nacra 17, RS:X M ed RS:X F (12 prove, con Medal Races – le prove finali a punteggio doppio riservate ai top ten – in programma sabato) e da martedì a sabato per Laser Standard, Radial, 470 M, 470 F e Finn (10 prove, Medal domenica). Gli atleti della Formula Kite disputeranno invece un massimo di 24 prove, con Medal Series sabato, e i 2.4 mR Norlin OD dieci regate di flotta (sabato le ultime).