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Un altro regalo alla Mercedes nell’ultimo Gp della Malesia e un mondiale ancora un po’ più lontano per la Ferrari. Purtroppo la dea bendata si è dimenticata della scuderia di Maranello in questo week-end e ora sono 34 i punti di vantaggio di Lewis Hamilton.

Non è bastato un grande Sebastian Vettel, protagonista di una straordinaria rimonta dopo i problemi che lo avevano costretto a partite dall’ultima posizione.

Alla fine è arrivato un quarto posto, con un podio sfiorato, che all’inizio sembrava un miraggio. Il regalo è arrivato piuttosto dallo stop dell’altra Ferrari, quella di Kimi Raikkonen, che non è riuscito a prendere parte alla gara che lo vedeva partire in prima fila. Anche in questo caso problemi tecnici, proprio nel giorno in cui il finlandese aveva tutte le possibilità per giocarsi la sua gara e probabilmente vincerla.

Successo che alla fine, non è una magra consolazione, ha ottenuto Max Verstappen che nel giorno del suo compleanno ha impedito la grande fuga di Hamilton. Un successo meritato considerato che le Red Bull si sono dimostrate superiori alla Mercedes.

Il pilota olandese ha ottenuto il suo secondo successo, il giusto premio in una stagione in cui ha compiuto parecchi miglioramenti e non sempre è stato fortunato.

Red Bull in grande spolvero nelle prove libere del Gran Premio di Singapore. Mercedes con Lewis Hamilton non tanto distante e le Ferrari? Le rosse non hanno vissuto una grande giornata, soprattutto nella seconda sessione, quella disputata nelle stesse condizioni di qualifiche e gare.

Il team austriaco sfrutta le power unit nuove montate a Monza, pagando le penalità, e sul circuito cittadino di Marina Bay illuminato a giorno, sembra la vettura da battere, anche se siamo solo al venerdì. Daniel Ricciardo guida la classifica in entrambe le sessioni e nella seconda, montando le Pirelli Ultrasoft ferma il cronometro su un incredibile 1’40″852, di quasi due secondi più veloce rispetto alla passata edizione, lasciando a oltre mezzo secondo il compagno di squadra Max Verstappen. Hamilton è a sette decimi e Bottas con la seconda Mercedes accusa un ritardo di 1″252. Indietro le Ferrari.

La prima è quella di Kimi Raikkonen che ha faticato a trovare il giusto setup ed è nono a poco meno di due secondi dall’australiano della Red Bull, preceduto manche dalla Renault di Nico Hulkenberg, dalle Mclaren di Stoffel Vandoorne e Fernando Alonso e dalla Force India di Sergio Perez. Sebastian Vettel è solo undicesimo, diviso dal compagno di team dall’altra Force India di Esteban Ocon.

Il pilota tedesco è stato più lento di 2″252, ma il suo tempo nel tentativo sul giro secco è stato ottenuto montando le Pirelli dalla mescola più dura portata qui a Singapore, la gialla Soft. Questo perchè quando ha calzato le più performanti Ultrasoft, ha trovato nel primo tentativo una vettura a rallentarlo, convincendolo ad alzare il piede; mentre nel secondo ha commesso un errore, finendo contro un cartellone, staccandolo, tanto da rendere necessaria la virtual safety car.

A quel punto, Seb, tornato ai box, non è più uscito per provare la qualifica, ma per provare i long run in vista della gara. C’è da dire che nel suo primo giro abortito Vettel aveva ottenuto il miglior parziale assoluto nel primo tratto di pista, ripetendosi anche nel secondo.
Confrontando le prestazioni, anche per quanto riguarda il passo gara, Ricciardo è stato il più veloce con una media di 1’46″5 inanellando ben 21 giri con lo stesso treno di Ultrasoft. Più distanti gli altri, da Verstappen al duo della Mercedes e ai due della Ferrari. Vettel, infatti, non è mai sceso sotto l’1’47″5.
Insomma un venerdì che ha un pò smentito quello che si pronosticava alla vigilia. Confermati i progressi della Red Bull su di un tracciato cittadino favorevole alla RB13. Mercedes più veloce di quanto ci si attendesse, ma Ferrari un po’ in sordina. Ma tanto è solo il venerdì.

Dopo le prime libere la Red Bull di Daniel Ricciardo è la più veloce anche nella seconda sessione in vista del Gp di Budapest. Il pilota australiano ha fermato il tempo sull’1’18”455 precedendo la Ferrari di Sebastian Vettel (1’18”638) e la Mercedes di Valtteri Bottas (1’18”656).
Quarto crono per l’altra Rossa di Kimi Raikkonen in 1’18”755 davanti alla Stella d’Argento di Lewis Hamilton (1’18”779), che ha girato con le più lente soft rispetto alle supersoft usate dagli altri, ed all’altra Red Bull di Max Verstappen (1’18”951) A mezzo’ora dal termine delle prove libere incidente alla Sauber di Pascal Wehrlein, il pilota tedesco va lungo alla curva 11 dell’Hungaroring e sbatte violentemente sulle barriere, distrugge la vettura ma ne esce indenne. Altra bandiera rossa e altri minuti di prove presi per un altro incidente poco dopo alla Renault di Jolyon Palmer.

i ferraristi

”Ho avuto alti e bassi – aggiunge il pilota tedesco della Ferrari ai microfoni di Sky – non è andata troppo male e sembriamo tutti vicini. Dovrebbe essere divertente domani, lavorando più sulle gomme dovremmo andare meglio”. La gara? ”Se ci sarà l’opportunità cercheremo di vincere”. Tutto sommato soddisfatto anche l’altro ferrarista Kimi Raikkonen: ”non è andata male, abbiamo provato diverse cose anche se non abbiamo girato quanto avremmo voluto. La partenza è importante come sempre, ma qui è il momento più semplice per guadagnare posizioni”.