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Senegal Tunisia e Algeria Nigeria. Sono queste le semifinali della Coppa d’Africa, in programma il 14 luglio. Gli ultimi due quarti di finale hanno completato il tabellone di chi si giocherà un posto per la finale del 19 luglio. La Tunisia si sbarazza nel secondo tempo della sorpresa Madagascar, mentre all’Algeria occorrono i calci di rigore per avere la meglio sulla Costa d’Avorio.

Madagascar Tunisia 0-3

Assieme al Benin è stata la sorpresa di questa edizione del torneo. Il Madagascar aveva attirato le simpatie per il suo ruolo di under dog in questi quarti di finale. E dire che la squadra di Nicolas Dupuis era partita anche bene nel match impensierendo con Nomenjanahary la porta tunisina. La gara si sblocca e si decide nella ripresa: al 52’ Sassi beffa il portiere Adrien del Madagascar grazie a una deviazione fortuita di Fontaine. Otto minuti più tardi la Tunisia chiude i conti con Msakni, mentre Sliti al 93’ sigilla il match. Un risultato forse bugiardo che penalizza oltre modo il Madagascar. La Tunisia torna in una semifinale di Coppa d’Africa dal 2004, quando poi vinse quell’edizione.

Costa d’Avorio – Algeria 1-1 (4-5 dcr)

Gara palpitante a Suez tra ivoriani e algerini. Al 20’ c’è il vantaggio delle Volpi nel deserto con Feghouli. Nella ripresa l’Algeria ha l’occasione ghiotta di raddoppiare con un rigore al 48’ sprecato da Bounedjah, che centra la traversa. Gol sbagliato, gol subito e la Costa d’Avorio trova il pari al 62’ con Kodjia. Partita bloccata, i minuti trascorrono e la paura di perdere attraversa sia la squadra di Kessie che quella di Bennacer, probabili futuri compagni di squadra nel Milan di Giampolo. Si va ai rigori: il centrocampista rossonero non sbaglia, al pari del napoletano Ounas. Gli errori decisivi della Costa d’Avorio con Bony e Die rendono vano l’unico penalty sbagliato dall’altra parte con Belaili.

L’Algeria vola in semifinale, la festa dei suoi tanti tifosi residenti in Francia (circa due milioni) si trasforma in tragedia a Montpellier dove una donna è morta investita dall’auto di un algerino che ha perso il controllo del mezzo. La polizia ha arrestato l’uomo, mentre il figlio della vittima è in gravi condizioni in ospedale.

Semifinali

14 luglio, Il Cairo, ore 18: Senegal Tunisia (diretta Dazn)

14 luglio, Il Cairo, ore 21: Algeria Nigeria (diretta Dazn)

La Coppa d’Africa spesso ha regalato delle piacevoli sorprese, tuttavia in pochi pensavano che, durante questa 32 edizione del torneo continentale africano, a farsi notare sarebbe stato il piccolo Madagascar.

La nazionale isolana è riuscita a sbaragliare la concorrenza di Nigeria, Burundi e Guinea nel girone B e a qualificarsi al primo posto, strappando uno storico passaggio agli ottavi di finale.

Sì perché il Madagascar è alla prima partecipazione in Coppa d’Africa dopo tantissimi anni in cui non è mai riuscita ad affacciarsi in un torneo prestigioso. Al primo tentativo i malgasci sono riusciti a fare il colpaccio battendo, tra l’altro, una formazione molto più blasonata qual è la Nigeria.

Un secco 2-0 ad Alessandria d’Egitto ha fatto sì che la nazionale guidata dal ct francese Dupuis strappasse il pass per entrare tra le migliori prime 16 d’Africa. A regalare i tre punti agli scorpioni sono stati gli esterni d’attacco Nomenjanahary (al 13esimo minuto) e Andriamatsinoro (al 53esimo).

Una nazionale che, contro i pronostici, è riuscita in primis a qualificarsi alla fase finale del torneo e ora anche a volare agli ottavi.


Piazzati alla posizione 108 del ranking Fifa i Barea sono la formazione più “anziana” del torneo, con una media d’età di 29,9 anni. In rosa c’è Romario Baggio (due dei protagonisti del Mondiale di Usa ’94), terzino 23enne che gioca Fosa Juniors di Boeny, Nord dell’isola. Insieme al terzo portiere Randrianasolo è l’unico a giocare in patria.
Calciatore famoso è il 35enne difensore centrale e capitano Andriatsima che milita nel Clermont, in Ligue 2.

Il ct, invece, è il francese Dupuis, ex difensore dilettante, che si alterna anche sulla panchina di una squadra francese di quarta serie.

L’isola ha tanti gravi problemi da risolvere ma almeno gli scorpioni sono riusciti a regalare qualche sorriso.

Il Madagascar è nella storia. Per la prima volta l’isola più grande del continente si qualifica alla Coppa d’Africa che si disputerà in Camerun nel 2019 dal 15 giugno al 13 luglio. La squadra allenata dal ct francese Nicolas Dupuis ha sconfitto 1-0 in trasferta all’Estadio de Bata la Guinea Equatoriale. Gli scorpioni, così come vengono soprannominati, sono la prima squadra a qualificarsi alla competizione continentale oltre al Camerun padrone di casa. Il Madagascar guida il gruppo A di qualificazione a quota 10 punti in un girone in cui ci sono anche Senegal e Sudan. Guadagnato il passo per la Coppa d’Africa con due giornate di anticipo, migliaia di tifosi si sono riversati per strada nella capitale Antananarivo per festeggiare lo storico risultato.


Fin qui le note liete per lettore e scrivente. Perché le note dolenti arrivano ora. I nomi dei calciatori sono quasi impossibili da leggere, più semplici da scrivere con un semplice copia incolla. Iniziamo dal match winner contro la Guinea: Nijva Rakotoharimalala, centrocampista di 26 anni che gioca in Thailandia con il Sukhothai. Poi ci sono Ando Rakotondrazaka e Pascal Razakanantenaina, Lalaina Nomenjanahary (gioca nel Paris Fc, in Ligue 2) e Zotsara Randriambololona. Piccolo sospiro di sollievo quando siamo di fronte a Marco Ilaimaharitra che gioca in Belgio con lo Charleroi. Paulin Voavy è il calciatore che più si avvicina foneticamente ai canoni internazionali.


C’è da scommettere che il prossimo giugno, quando inizierà la Coppa d’Africa, telecronisti e commentatori piomberanno nella disperazione durante le partite del Madagascar. Discorso simile per gli habitué di twitter. Nome e cognome di un calciatore occupano una bella fetta dei 240 caratteri disponibili. Ma non è il primo caso di calciatori impronunciabili: basti pensare al portiere della Juventus, Wojciech Szczęsny. Più difficile da scrivere che da leggere. Poi c’è Jakub Błaszczykowski, ex centrocampista della Fiorentina ora al Wolfsburg. Non male anche l’iraniano Reza Ghoochannejhad o Jamaldin Khodjaniyazov, difensore originario del Turkmenistan.