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Ultimo appuntamento della stagione di MotoGp. Tutto oramai definito già da diverse settimane con il dominio di Marc Marquez su Honda, vincitore del Mondiale con molte gare d’anticipo.

Gli ultimi gran premi sono stati più che altro di “passerella” e di voglia di riscatto. Riscatto per Valentino Rossi che però partirà dalla 16esima posizione a Valencia al Gp spagnolo della Comunità Valenciana, a causa di una brutta caduta durante le qualifiche.

Decisamente meglio per il suo compagno di squadra Viñales che invece partirà primo in griglia di partenza, davanti a un sorprendente Rins e al ducatista Andrea Dovizioso. Quinto il campione del Mondo in carica che si è dovuto arrendere agli altri dopo le ottime libere.

Sarà un Gran Premio speciale per diversi piloti: chi come Jorge Lorenzo che saluterà il box Ducati per accasarsi alla Honda Hrc a cui ha ceduto il posto lo spagnolo Dani Pedrosa che invece ha detto addio al motomondiale dopo 18 anni di carriera.

Una vita in sella alla Honda in cui è cresciuto e con cui ha ottenuto tre titoli (uno in 125 nel 2003 e due in 250 nel 2004 e 2005) e 54 vittorie complessive. Proprio per questo la MotoGP lo ha inserito nella MotoGP Legends una sorta di hall of fame dei piloti più forti della storia.

Dani Pedrosa premiato con l’ingresso nella MotoGP Legends

Anche il Team Rapsol ha voluto omaggiare lo spagnolo per gli anni trascorsi nel gruppo. Un lungo applauso per il protagonista all’ingresso nel box. Ovviamente per Dani commozione e qualche lacrimuccia.

Sensazioni bellissime provate in pista dove Pedrosa è praticamente cresciuto e dove ha potuto dare il contributo per migliorare le prestazione della moto, oramai quasi imbattibile. I ringraziamenti per i consigli e per qualche insegnamento sono arrivati anche dal compagno di squadra Marc Marquez.

Proprio in vista dell’ultimo gp, un casco celebrativo è stato realizzato per il numero 26. Sulla parte posteriore una foto che ritrae Pedrosa sul primo podio da bambino.

Sarà addio anche per Jorge Lorenzo che invece non saluta la pista ma solo il team Ducati dopo due stagioni, in cui a brillare è stato più il compagno di squadra Dovizioso. Vola in Honda per sfidare Marquez e per dire ancora la sua com’è stato in Yamaha.

Farà il grande salto anche Danilo Petrucci, il quale dall’anno prossimo diventerà pilota ufficiale in Ducati Team, accanto ad Andrea Dovizioso. Lascia quindi Pramac Racing, sua squadra da ben quattro stagioni, e lo fa con un casco sul quale sono scritte poche semplici parole, ma significative: “Grazie per tutto”.

Il casco celebrativo di Danilo Petrucci per ringraziare il team Pramac Racing

Marc Marquez vince il suo sesto titolo iridato nell’ultimo GP della stagione al Ricardo TormoIl migliore della domenica è però Dani Pedrosa che fa sua la gara davanti a Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3). Andrea Dovizioso e il Ducati Team sono battuti con il forlivese che è vittima di una caduta e si ritira, stessa sorte per Jorge Lorenzo. Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) chiude una stagione complicata al quinto posto, a Valencia è il migliore dei piloti italiani.

Marquez è ancora una volta il re della categoria e parte dalla pole mettendosi subito al comando di una gara decisiva. Subisce l’attacco di Zarco e scivola in seconda posizione, piazza comunque utile al titolo. A sette giri dalla fine va largo alla curva 1 dopo una ‘salvata’ miracolosa e perde contatto con i primi. Sono attimi di tensione ma non è finita, rientra in quinta piazza prima dell’uscita di scena dei due piloti Ducati che gli spianano la strada verso l’ennesimo successo iridato. Chiuderà come terzo, quanto basta per essere incoronato per la sesta volta campione del mondo, quattro di queste in MotoGP™.

“Ho avuto un attimo di paura, ho sempre cercato di mantenere la calma, alla curva uno ho perso per un attimo di concentrazione durante la staccata e ho frenato un po’ troppo tardi, ma è andata bene: ‘stile Marquez’. Congratulazioni, comunque, a ‘Dovi’ e alla Ducati: sono stati molto competitivi fino alla fine del Mondiale”.

Così Andrea Dovizioso, al termine del Gp di Valencia, commenta l’esito della stagione agonistica della MotoGp.

 “E’ stato un gran bell’anno, sono davvero contento, è stata una stagione esagerata. Non avevo la velocità per andare là davanti e superare Marquez. Avevo Lorenzo davanti ed era positivo, faccio i complimenti a Marquez e alla sua squadra, che quest’anno è riuscita a fare la differenza ancora una volta. Io sono soddisfatto, contento di com’è andata per me”.

Ventuno punti da recuperare in una gara, l’ultima della stagione, che ne mette in palio 25, a un Marc Marquez che in gara è sempre stato in lotta per la vittoria, è un’impresa ardua e Andrea Dovizioso lo sa bene. Da parte sua il pilota forlivese della Ducati al Comunitat Valenciana farà l’unica cosa possibile, cercare di vincere, poi, tutto il resto dipenderà dal portacolori della Honda Hrc. Comunque vada al termine della gara sulla pista del “Ricardo Tormo”, il Dovi ha una assoluta certezza, è stato protagonista di una stagione straordinaria, che nessuno si sarebbe mai immaginato prima del via.

“Sei vittorie! Arriviamo dalla vittoria in Malesia, in Giappone è stata stupenda: è un momento strepitoso perché siamo in gara per il campionato e soprattutto abbiamo creato una bella situazione. C’è poca possibilità di portare a casa il titolo, ma è il campionato è ancora aperto e noi ci concentriamo sull’unica cosa da fare: vincere; per il resto poi vedremo” dice Andrea Dovizioso

malesia

“In questi anni sono stato veloce ma non così da stare lì davanti e giocarmela con quelli che vincevano” spiega il Dovi parlando dello step personale fatto in questo 2017. “Sono riuscito a migliorarmi, a gestirmi meglio e io so bene perche’… Nella gestione sono sempre stato molto forte ma mi mancavano altri piccoli aspetti per essere veloce e stare lì davanti. Quando combatti per la quarta-quinta posizione vieni visto poco e in maniera diversa” sottolinea Andrea.

Comunque si concluda questa stagione, il pilota della rossa di Borgo Panigale nel 2018 avrà un’attenzione mediatica superiore, tutti si aspetteranno da lui che sia il protagonista della corsa al titolo iridato nella classe regina.

“La vittoria è una situazione diversa – dice -. Della nostra competitività o della mia competitività personale non sono preoccupato, perchè sono convinto di aver solo aggiunto dei tasselli che mancavano e non di aver fatto solo una stagione perfetta per poi tornare indietro” afferma. “Quest’anno ad esempio abbiamo visto la difficoltà di Valentino Rossi e della Yamaha, della gestione delle gomme che è molto complicata. C’è sempre un punto interrogativo a livello di stagione e quindi può succedere di tutto, ma a livello personale non sono preoccupato”

Con la vittoria nel GP della Malesia, Andrea Dovizioso tiene aperto il campionato del mondo e il duello finale con Marc Marquez  è posticipato all’ultimo appuntamento dell’anno a Valencia. Tra i due ora ci sono 21 punti iridati, sei vittorie per uno e il catalano è ancora in testa alla classe regina. Dovizioso deve solo vincere. In Malesia arriva secondo Jorge Lorenzo, compagno di box del numero 4 e sale ancora sul podio Johann Zarco. Il transalpino del team Monster Yamaha Tech 3 tiene in alto l’onore della Casa di Iwata in un’altra domenica non facile per le moto dei tre diapason.

Dietro il vuoto, perchè le Ducati erano veramente le più veloci di tutti, anche di Johann Zarco (Yamaha Tech 3), finito sul gradino più basso del podio e dello stesso Marc Marquez (Repsol Honda) che si accontenta di una comunque preziosa  quarta posizione. Cresce davvero il rammarico per quello che è accaduto a Phillip Island con il Dovi in tredicesima posizione, ma la matematica dice che l’impresa è ancora possibile con Marquez a quota 282 e Dovizioso a 261, ovvero 21 punti indietro. Oggetto di discussione anche i cosiddetti ordini di scuderia in casa Ducati che lasciano comunque il tempo che trovano.

andrea dovizioso

 “Pensavo di vincere più facile – ha detto a Sky Sport – perché per tutto il fine settimana la moto ha funzionato davvero bene e di questo ringrazio il team. Anche Lorenzo ha guidato benissimo e non c’è stato bisogno di rischiare troppo, dietro abbiamo creato un gap”. A meno 4 giri dal traguardo Dovizioso ha passato Lorenzo, prendendo quel primo posto indispensabile per rinviare il titolo di Marquez. C’è stato un ordine di scuderia? “Non sono un politico – afferma il romagnolo – ma uno sportivo, io non ho chiesto aiuti, non sono quel tipo di persona. Se poi Ducati ha chiesto qualcosa a Jorge, non lo so. Sono rimasto sempre concentrato sulla gara e sui 25 punti che mi servivano”.

“Il Mondiale è ancora aperto”: ne è convinto Andrea Dovizioso, che alla vigilia del Motogp di Malesia, che si correrà domenica sul circuito di Sepang, annuncia “ci proverò fino alla fine”. Il pilota della Ducati è reduce dalla non brillante prova del Gp di Australia a Phillip Island dove è stato soltanto 13/o sul traguardo, ma conserva il secondo posto nella classifica iridata alle spalle di Marc Marquez. L’italiano ha 236 punti, contro i 269 dello spagnolo, e mancano solo due gare al termine della stagione (Malesia appunto e gp della Comunità Valenciana).

gp del giappone

“Dobbiamo essere pronti a tutto, anche alle variabili del meteo, ha detto oggi Dovizioso. L’anno scorso è stato davvero bello qui, mi diverto sempre molto, anche se non è andata sempre così bene… Dobbiamo pensare al Campionato e cercare di ottenere il miglior risultato possibile. Sappiamo che è difficile ma il Mondiale è aperto, faremo di tutto per cercare di raggiungere la vetta”.

“Dobbiamo tenere la stessa mentalità che ci ha portato fino a qui”, ha invece sottolineato il campione del mondo Marquez, ora difficile da spodestare dal trono,

“Ma sappiamo che il fine settimana è speciale e daremo il massimo dalla F1, è l’unica strategia”, parlando del fattore climatico e dei suoi precedenti in Malesia, Marquez dice: “Sembra che sia altamente instabile e su questa pista, non sempre ho fatto bene anche che nel precampionato siamo stati veloci”. Termina, “Alla classifica iridata penserò però a gara finita”.

Al Gp d’Australia un altro successo di Marc Marquez e un altro passo verso il titolo. Il pilota Repsol Honda, primo in classifica generale, domina le qualifiche australiane con il tempo di 1:28.386s. Non bene le Ducati e non bene Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP); a difendere l’italianità nel sabato di Phillip Island ci pensa Andrea Iannone che chiude la Q2 mettendo la sua GSX – RR in apertura della seconda fila della griglia di partenza.

Clima ormai stabilizzatosi, pioggia assente e a far da padrone è il forte vento che batte sul tracciato rivierasco. Nonostante gli avversari le provino tutte per strappargli il primato, Marquez resta agganciato al primo posto con il suo settimo giro chiuso davanti a Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP) e a Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3).

Per il numero 25 un’ottima qualifica e la possibilità di riaprire la corsa iridata (dove è terzo) mentre per il rookie ancora una prima fila dopo la pole a Motegi.

Giornata no per Andrea Dovizioso (Ducati Team) che, dopo la caduta in FP4, non trova mai il passo e termina all’undicesimo posto.

“Peccato, partire dietro può essere un limite – ha riconosciuto il pilota Ducati – Come passo non siamo messi così male, con le medie solo Marc è andato forte. Dovrò recuperare velocemente e guidare fluido, è fondamentale soprattutto per non abusare il consumo della gomma posteriore. E questo oggi non sono riuscito a farlo nella maniera migliore. Ma è un Campionato pazzo, a questo punto devo portare a casa il massimo senza mai mollare”.

Iannone (Team Suzuki Esctar), invece, è subito tra i più veloci: segna la pole provvisoria e resta con i primi tre. Alla fine sarà quarto e scatterà dalla prima casella della seconda fila.

Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) conquista il settimo posto, il Dottore è arrivato direttamente dalla Q1 ma non riesce a restare nella top 5 e aprirà la terza fila.

L’italiano Andrea Dovizioso con la Ducati ha vinto il Gp del Giappone classe MotoGp sul circuito di Motegi. Il pilota romagnolo ha preceduto di un soffio lo spagnolo Marc Marquez, leader del Mondiale, battendolo in un duello sotto la pioggia che li ha impegnati negli ultimi giri.
Terzo posto per Danilo Petrucci con la Ducati non ufficiale e quarto per Andrea Iannone con la Suzuki. Valentino Rossi (Yamaha) si era ritirato per una caduta nei primi giri. Nella classifica mondiale, ora Marquez precede di 11 punti Dovizioso.

Il GP del Giappone riserva un’altra gara di fuoco. La pioggia e le condizioni estreme rendono epico e spettacolare il duello chiave di lettura della corsa che è ancora un Andrea Dovizioso contro Marc Marquez.

Il secondo della categoria contro il leader iridato e, nuovamente dopo l’Austria, tutto si risolve all’ultimo giro ancora in favore del pilota del Ducati Team. La distanza dal portacolori Repsol Honda ora è di undici punti in un campionato tutto da scrivere.

“Nell’ultimo giro, quando lui ha fatto un errore, ho capito che potevo farcela, che avevo una possibilità. L’ho passato alla curva 10 con un’azione perfetta e una grande staccata alla 11, poi fino all’ultima è stato molto difficile, ma quando lui ha cercato di ‘entrare’ ho chiuso la porta e ce l’ho fatta. E’ stata una bella ‘botta'”. Cosi’ Andrea Dovizioso racconta le fasi decisive della Gp del Giappone classe MotoGp, vinto davanti a Marc Marquez. “Avevo una bassissima aderenza, la posteriore era calata parecchio e per la tanta pioggia era dura per tutti e due – ha proseguito il pilota della Ducati -. Sono molto contento della vittoria, grazie al gran lavoro del team. Devo dire che non me l’aspettavo. Eravamo veloci ma non per vincere. Nei momenti importanti ci siamo. Posso dire che quest’anno siamo molto forti”.

Sfida iridata che sembra ormai chiusa per il terzo in classifica generale, Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP). Il fine settimana difficile per il team di Iwata che vede il suo numero 25 oltre le prime cinque posizioni e con Valentino Rossi costretto al ritiro dopo una caduta. Bel podio di Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing). Ottima Suzuki.

Andrea Dovizioso mette a referto il miglior tempo delle prime libere al GP del Giappone. Per il secondo in classifica iridata e uomo del Ducati Team una giornata di soddisfazioni. Bene anche Aprilia che entra nelle prime tra posizioni grazie alla prova di Aleix Espargaro.

Nella seconda sessione il tempo atmosferico continua ad essere ostile e l’asfalto resta in condizioni critiche. La temperatura rigida aggiunge difficoltà ad una FP2 che però permetterà praticamente a tutti di migliorare i crono della mattinata.

Il primo a farlo è proprio il forlivese su Ducati, anche lui oggi provvisto di carenatura aerodinamica anteriore, utile nelle forti frenati del tracciato nipponico. Dovizioso mette a referto il tempo di 1:54.877s al settimo passaggio. Gli servirà per dominare la giornata.

Marc Marquez (Repsol Honda) è vittima di una caduta in uscita alla curva 4. Incidente che però non gli impedisce di chiudere la sessione al secondo posto a 0,043s dall’avversario in campionato.

Ottima prova di Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini). In grande crescita sulla moto di Noale, il catalano resta costantemente con i migliori e porta a termine la sua giornata come terzo a 0,184s dalla vetta.

Quarto tempo per Jorge Lorenzo (Ducati Team) che rinnova le belle prestazioni sulla DesmosediciGP dopo la bella FP1.

Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing) e Andrea Iannone (Suzuki Ecstar) sono nelle prime dieci posizioni al quinto e settimo posto. Un buon inizio per il team di Hamamatsu che vede anche il suo giovane rookie Alex Rins conquistare la top 10.

Prime dieci posizioni viste da vicino anche da Valentino Rossi(Movistar Yamaha MotoGP) che prova a migliorare i suoi crono della mattinata e chiude alle spalle del compagno di box Maverick Viñales, undicesimo.

Marc Marquez trionfa al Gran Premio di San Marino, sul circuito di Misano. Vittoria di strategia per il pilota spagnolo che ha aspettato l’inizio dell’ultimo giro per prendersi la testa della corsa. Il pilota spagnolo trionfa sul bagnato davanti a Petrucci, specialista con queste condizioni, e Dovizioso. Ora in testa al Mondiale ci sono Marquez e Dovizioso entrambi a 199 punti.

Un vero peccato per il pilota ternano del Team Pramac che ha guidato per gran parte della gara prima di essere infilato dallo spagnolo. Caduto ad inizio gara Jorge Lorenzo, mentre si trovava in testa lasciando il passo a Petrucci staccato allora di oltre quattro decimi dal pilota Ducati. Poi una gara più o meno costante con Marquez che ha giocato come il gatto con il topo aprendo il gas all’ultimo passaggio ed andandosi a prendere il successo.

Tanti ospiti eccellenti a Misano in occasione del Gran Premio di San Marino. Al circuito è arrivato anche Francesco Totti. La leggenda della Roma è ospite del team Pramac Ducati. Alla domanda “Oggi chi vince?”, Totti ha risposto: “Vince Valentino Rossi”. Un omaggio al campione della Yamaha, assente a Misano per via dell’infortunio a tibia e perone, ma presente sicuramente tra l’affetto dei tifosi

marc marquez

“Ero secondo e pensavo di non correre rischi, ma nel finale mi sono reso conto che potevo provarci e che era importante prendermi una vittoria dopo il nulla di fatto a Silverstone. Insomma, non potevo accontentarmi ed è andata bene”.

Maverick Vinales si aggiudica le qualifiche del Gp di San Marino, tredicesima prova stagionale del Mondiale MotoGp in programma a Misano Adriatico.

Con il tempo di 1’32″439 lo spagnolo della Yamaha soffia in extremis la pole ad Andrea Dovizioso: il leader del Mondiale, su Ducati, è staccato di 177 millesimi.

gp d'austria

Terzo crono per Marc Marquez (1’32″636), protagonista di una caduta senza conseguenze nel finale. Ad aprire la seconda fila Cal Crutchlow su Lcr Honda, quindi l’altra Ducati di Jorge Lorenzo e Johann Zarco. Completano la top ten Dani Pedrosa, Danilo Petrucci, Aleix Espargaro e Alvaro Bautista, chiudono la quarta fila Michele Pirro e Karel Abraham.

dovizioso

Andrea Dovizioso non può nascondere la propria soddisfazione per la seconda posizione da cui partirà domani nel Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, classe MotoGp

“È stata una giornata stranissima, con alti e bassi continui – ha commentato a Sky Sport il leader del Mondiale piloti – Prima della qualifica, stavamo provando molte cose e non avevo un gran feeling; poi, quando sono partito per la Q2, le gomme andavano veramente bene e ho capito che c’ero. Infatti, ho fatto un gran bel giro, anche se non perfetto: a quel punto sapevo che sarei stato in prima fila e, d’altronde, l’obiettivo era rientrare nelle prime due. Adesso aspettiamo di vedere come sarà domani il tempo”.