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La Coppa d’Africa spesso ha regalato delle piacevoli sorprese, tuttavia in pochi pensavano che, durante questa 32 edizione del torneo continentale africano, a farsi notare sarebbe stato il piccolo Madagascar.

La nazionale isolana è riuscita a sbaragliare la concorrenza di Nigeria, Burundi e Guinea nel girone B e a qualificarsi al primo posto, strappando uno storico passaggio agli ottavi di finale.

Sì perché il Madagascar è alla prima partecipazione in Coppa d’Africa dopo tantissimi anni in cui non è mai riuscita ad affacciarsi in un torneo prestigioso. Al primo tentativo i malgasci sono riusciti a fare il colpaccio battendo, tra l’altro, una formazione molto più blasonata qual è la Nigeria.

Un secco 2-0 ad Alessandria d’Egitto ha fatto sì che la nazionale guidata dal ct francese Dupuis strappasse il pass per entrare tra le migliori prime 16 d’Africa. A regalare i tre punti agli scorpioni sono stati gli esterni d’attacco Nomenjanahary (al 13esimo minuto) e Andriamatsinoro (al 53esimo).

Una nazionale che, contro i pronostici, è riuscita in primis a qualificarsi alla fase finale del torneo e ora anche a volare agli ottavi.


Piazzati alla posizione 108 del ranking Fifa i Barea sono la formazione più “anziana” del torneo, con una media d’età di 29,9 anni. In rosa c’è Romario Baggio (due dei protagonisti del Mondiale di Usa ’94), terzino 23enne che gioca Fosa Juniors di Boeny, Nord dell’isola. Insieme al terzo portiere Randrianasolo è l’unico a giocare in patria.
Calciatore famoso è il 35enne difensore centrale e capitano Andriatsima che milita nel Clermont, in Ligue 2.

Il ct, invece, è il francese Dupuis, ex difensore dilettante, che si alterna anche sulla panchina di una squadra francese di quarta serie.

L’isola ha tanti gravi problemi da risolvere ma almeno gli scorpioni sono riusciti a regalare qualche sorriso.

Il quadro è completo, finalmente. La prossima Coppa d’Africa, giunta alla trentaduesima edizione, sarà unica e per certi aspetti, innovativa. Dopo tante tribolazioni, infatti, ci sono le 24 squadre qualificate alla fase finale, ed è già questa una notizia: come da decisione del 20 luglio 2017, otto squadre in più, mentre inizialmente dovevano essere 16, come nelle ultime 12 edizioni, dal 1996 in poi. Ci sarà il debutto del Var a partire dagli ottavi e un po’ complice il ramadan, un po’ (tanto) la richiesta dei club europei, il torneo africano non si gioca più in inverno, ma dal 21 giugno al 19 luglio.

Ecco, ma dove? In Egitto, dopo che inizialmente, nel settembre 2014, il torneo era stato assegnato al Camerun, campione uscente che non organizza il torneo dal 1972 e che se non ci saranno altri terremoti ospiterà l’edizione del 2021. E proprio i Leoni Indomabili di Seedorf e Kluivert hanno faticato e parecchio per strappare il pass: una qualificazione tribolato perché inizialmente hanno iniziato le qualificazioni solo per far numero, già certi – essendo Nazione ospitante – di aver il diritto di partecipare. Poi la revoca dell’organizzazione ha spinto la squadra a giocare per davvero a calcio, conquistando la qualificazione solo all’ultima giornata, battendo 3-0 le Comore.

 

Il Camerun non sarà l’unica superpotenza africana perché di fatto le grandi ci sono tutte: dall’Egitto che è alla 24a partecipazione alla Costa d’Avorio con 23 gettoni, il Ghana  con 22 presenze, la Tunisia, la Repubblica Democratica del Congo e il Camerun alla diciannovesima apparizione, la Nigeria e l’Algeria alla diciottesima. E’ molto probabile che una di queste lotterà per il titolo tra il Cairo, Alessandria, Port Said, Ismailia e Suez.

Fuori il Gabon di Pierre Aubameyang  e anche lo Zambia, campione nel 2012 e addirittura quarto nel girone vinto dalla Guinea Bissau, alla seconda apparizione consecutiva, davanti alla Namibia che ha sofferto in maniera clamorosa: sconfitta 4-1 dallo Zambia, giocatori in lacrime perché sicuri dell’eliminazione e passati alla gioia sfrenata quando è arrivata la notizia del pareggio della Guinea Bissau (già qualificata) col Mozambico al 94’ che mandava in Egitto la Namibia, col Mozambico beffato.

L’allargamento del torneo con l’aggiunta di 8 squadre ha portato a diverse sorprese. Debuttano il Madagascar (tra i primi a qualificarsi), la Mauritania e il Burundi. Tornano la Tanzania, allenata dal nigeriano Emmanuel Amunike e alla seconda partecipazione a 39 anni di distanza dal debutto, nel 1980; il Kenya, assente dal 2004, la Namibia, che non si qualificava dal 2008, e il Benin, fuori dal 2010 e qualificato grazie al 2-1 sul Togo dove tornava per cercare di salvare la propria nazionale il patriota Emmanuel Adebayor.

Queste le 24 qualificate: Senegal e Madagascar; Marocco e Camerun; Mali e Burundi; Algeria e Benin; Nigeria e Sudafrica; Ghana e Kenya; Zimbabwe e Repubblica Democratica del Congo; Guinea e Costa d’Avorio; Angola e Mauritania; Tunisia ed Egitto; Guinea Bissau e Namibia; Uganda e Tanzania.

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