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Il cielo è azzurro sopra St. Moritz. In una giornata che poteva essere a rischio causa maltempo, spunta il sole per l’Italia dello sci, che piazza una fantastica doppietta nel SuperG femminile sulle nevi svizzere: torna a vincere Sofia Goggia col crono di 1’12″96, precedendo di un solo centesimo la compagna di squadra Federica Brignone. Sul podio sale anche la statunitense Mikaela Shiffrin in ritardo di 0″13, poi quarta è l’austriaca Nicole Schmidhofer (+0″30) e quinta l’altra svizzera Lara Gut a 72 centesimi dall’azzurra.

Undicesima doppietta azzurra al femminile

Per Sofia si tratta del settimo sigillo in Coppa del Mondo (terzo successo nel superG), la prima vittoria della stagione, arrivata dopo una trasferta americana non soddisfacente, ma la campionessa esce proprio nel momento del bisogno. Secondo podio per Brignone, che replica il secondo posto nel gigante di Killington due settimane fa dove trionfò Marta Bassino. L’Italia celebra l’86esimo successo nella CdM femminile: si tratta dell’undicesima volta nella storia della Coppa del Mondo femminile che almeno due azzurre arrivano davanti a tutta la concorrenza. E andando indietro nel tempo, proprio in SuperG a St.Moritz, ci sono state due doppiette tutte italiane: Karen Putzer e Alessandra Merlin nel 1999 e ancora Karen Putzer davanti a Daniela Ceccarelli nel 2001.

Goggia: “Sofia c’è, mi godo questa bella giornata”

“Oggi mi godo questa bella giornata, dopo i dubbi che ci sono stati a Lake Louise: ‘Sofia c’è, Sofia non c’è..’ e invece eccomi. Speriamo di vivere altre emozioni come quella di oggi”. Queste le parole di Sofia Goggia dopo la vittoria in Svizzera. La bergamasca, scesa in pista con il pettorale numero sedici, è riuscita a fare la differenza nel salto finale, dove ha anche perso un bastoncino a otto porte dal traguardo, ma ha maturato una velocità tale da riuscire a finire davanti alla connazionale, che invece era stata un po’ più prudente in quella fase. “L’ho perso in atterraggio del salto – ha ammesso l’azzurra ai microfoni di Raisport – ho messo talmente forza che ho mollato le mani. Se sono risultati importanti per il gruppo? Sì, ci danno spinta perché alla fine viviamo insieme tanti giorni all’anno”. Domani Goggia tornerà in pista per lo slalom parallelo: “Farò il mio esordio in questa nuova disciplina, è uno slalom con porte da gigante e ti costringe ad avere un tempismo molto breve”.

Brignone: “Brucia un centesimo, è un soffio…” 

“Mi brucia il centesimo, è un soffio. Ci stavo quasi credendo ma sapevo che Sofia poteva arrivarmi davanti, penso comunque di aver sciato bene e sono soddisfatta”. Ecco il commento a caldo di Federica Brignone al termine del SuperG di St. Moritz, chiuso al secondo posto. “Sul salto sono arrivata lunga – ha proseguito l’azzurra ai microfoni di Raisport – mi ha permesso di fare la parte finale molto forte ma lì ho perso e potevo fare qualcosina in più”. Un risultato che dà continuità in una stagione davvero positiva, sin qui, per i colori italiani: “E’ un’altra bella doppietta, chi vince ha sempre ragione, è positivo quando hai una squadra che funziona bene, tutto il team spinge e tutti si lavora per lo stesso obiettivo”, ha chiosato la 29enne nata a Milano. Anche il resto della squadra italiana si è comunque ben comportato: Elena Curtoni è 15esima con un ritardo di 1″06 sulla Goggia, 17esima Francesca Marsaglia (+1″27), 18esima Marta Bassino (+1″51) e 23esima Nicol Delago a +1″86.

Shiffrin leader in classifica, salgono le due azzurre

In classifica generale Mikaela Shiffrin vola a quota 532, davanti a Viktoria Rebensburg che ha solamente meno della metà dei suoi punti (262), mentre Federica Brignone sale al terzo posto con 241. Balzo in avanti anche per Sofia Goggia, che risale in settima piazza frutto dei suoi 186 punti. Domenica tutte di nuovo in pista per il primo slalom parallelo della stagione, ma intanto si festeggia: a St.Moritz l’Italia risponde presente.

Una medaglia che mancava da tanto, da troppo tempo per l’Italia e la nostra Federica Brignone ce l’ha regalata.

La sciatrice milanese, con il bronzo conquistato nello Slalom gigante di Yongpyong, ci ha emozionato e ci ha dato la possibilità di tornare in auge nello sci alpino dopo vent’anni.

In effetti, l’ultima azzurra sul podio in uno slalom gigante olimpico è stata l’ex campionessa Deborah Compagnoni, oro ai Giochi Olimpici di Nagano 1998 e Lillehammer 1994.
La prima venne conquistata a Squaw Valley nel 1960 da Giuliana Minuzzo.

Un digiuno di 20 anni esatti fino alla giornata coreana, targata Brignone. Si tratta della 33esima medaglia italiana nello sci alpino ai Giochi Olimpici Invernali, la prima femminile dall’oro in superG di Daniela Ceccarelli a Salt Lake City 2002.

Quarta medaglia dunque per l’Italia team, dopo il bronzo di Dominik Windish nel biathlon, l’argento di Federico Pellegrino nello sprint a tecnica classica e l’oro di Arianna Fontana nello short track.

La gioia per questa medaglia è tanta per Federica

Questa medaglia ha un significato enorme, non mi rendo neanche conto di dove sono e cosa sto facendo. Ricevere la medaglia sarà bellissimo, sono molto emozionata adesso. Mi sono commossa come mai nella mia vita!

Felicità che però nasconde un po’ di amarezza sia perché la stessa Federica.

Infatti, dopo una grande prima manche, poteva sperare anche in un argento ma rattristita soprattutto dal mancato piazzamento della collega azzurra Manuela Moelgg. In effetti la sciatrice altoatesina si era piazzata davanti a tutte dopo la prima manche. Nel secondo capitolo della gara, però, qualche sbavatura di troppo ha fatto sì che si allontanasse dal podio.

Avremmo potuto essere in due sul podio. Quando scendeva Manuela stavo veramente male, e sono ancora dispiaciuta adesso, mi sarebbe piaciuto tantissimo fare il podio con lei.

A trionfare è stata la giovanissima americana Mikaela Shiffrin. Comunque sia per la Brignone le Olimpiadi non sono ancora finite, ha ancora molte gare da disputare come la discesa, il superG. Insomma c’è ancora da divertirsi.

Torna sugli sci Federica Brignone, in ripresa dopo il riposo cui è stata costretta nelle scorse settimane a causa di un risentimento inguinale che aveva costretto la carabiniera a rinunciare alla gara di apertura di Soelden.

Giovedì e venerdì Federica sarà in Val Senales per ritrovare le migliori sensazioni sugli sci e testare il suo fisico.

“Sono molto contenta di tornare a sciare – dice Brignone – e torno sugli sci abbastanza fiduciosa di stare bene e di cominciare finalmente la mia stagione. La conferma, però, la avrò solo dopo aver provato nei prossimi due giorni”.

 

Brignone sarà accompagnata da Damiano Scolari e dal fido skiman Mauro Sbardellotto.

Sono cominciati intanto gli allenamenti del gruppo delle polivalenti sulla pista di Copper Mountain. In Colorado sono presenti al momento Sofia Goggia, Marta Bassino, Elena Curtoni, Nadia Fanchini e Laura Pirovano.

Negli Stati Uniti arriveranno nelle prossime ore anche le ragazze della velocità con Nicol Delago, Johanna Schnarf, Verena Stuffer, Elena Fanchini e Anna Hofer. Questo gruppo rimarrà ad allenarsi fino al 26 novembre, giorno in cui si trasferirà verso Lake Louise per le prove delle due discese (confermata intanto dalla Fis) in programma venerdì 1 e sabato 2 dicembre, che saranno seguite dal supergigante di domenica 3 dicembre, mentre le polivalenti saranno già in gara nel gigante di killington di sabato 25 novembre.

Ferragosto sulla neve per le tre punte del gruppo polivalenti femminile: Sofia Goggia, Federica Brignone e Marta Bassino, che saranno impegnate a Cervinia per una sessione di training dall’11 al 16 agosto prossimi.
Guiderà l’allenamento Gianluca Rulfi, coadiuvato da Damiano Scolari, Federico Bristot, Federico Brunelli e Mauro Sbardellotto.

“Veniamo da quattro giorni ottimi a Deux Alpes – dice Rulfi – e adesso andiamo a Cervinia dove potremo sciare con la squadra canadese di velocità maschile: Guay, Osborne-Paradis e Cook, per capirci. Arriveremo venerdì sera e saremo lì fino a mercoledì, per fare gigante, augurandoci che il meteo sia favorevole”.

ferragosto

“Le ragazze stanno bene, hanno lavorato atleticamente fin da maggio. Ora si tratta di finalizzare sugli sci la preparazione atletica. Curtoni e Fanchini sono in recupero. Per quanto riguarda Elena, ha già mostrato buoni segnali di recupero nel raduno di Deux Alpes, mentre per Nadia siamo fiduciosi in un rientro alla grande. Certo non potrà mettere gli sci prima di fine settembre, ma trattandosi di infortunio al braccio il recupero dovrebbe essere veloce”.

“Dopo le giornate di ferragosto – chiude Rulfi -, speriamo di poter sciare ancora qualche giorno in Europa, prima della trasferta in Sud America, dove ci sono buone condizioni di neve un po’ dappertutto e si potrà finalizzare nel modo migliore la preparazione”.