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Il Mondiale Under20 sarà una competizione speciale in cui molti calciatori cercheranno di mettersi in mostra aiutando la propria nazionale ad andare il più avanti possibile.

La rassegna si terrà in Polonia con quattro match inaugurali il 23 maggio, tra cui Italia – Messico. Ci saranno una serie di incroci particolari in cui spiccheranno i talenti del futuro.

L’Italia si presenta con alcuni calciatori che hanno avuto modo di mettersi in mostra già in Serie A, diventando fondamentali in alcune squadre. Nell’ultima edizione gli azzurrini sono arrivati terzi grazie anche ai gol di Riccardo Orsolini.

Andrea Pinamonti e Luca Pellegrini, gli assi dell’Italia Under20

Nonostante la giovanissima età saranno sicuramente fuori Gigio Donnarumma, oramai è il portiere della nazionale maggiore,  Moise Kean, punta col fiuto del gol e il trequartista Zaniolo. Tra i nomi che potranno certo aiutare il ct Nicolato a fare bene sono: il terzino Luca Pellegrini e l’attaccante Andrea Pinamonti.

Entrambi classe ’99 e di proprietà di squadre importanti (Roma e Inter) i due hanno avuto modo di avere continuità sul campo con le maglie di Cagliari e Frosinone.
Terzino di spinta con un buon piede e buona fase difensiva il primo, attaccante goleador (soprattutto nelle giovanili nerazzurre) il secondo.

Un occhio di riguardo l’avranno i calciatori di Francia e Portogallo.

Tra i Bleus c’è il già noto portiere della Fiorentina, Alban Lafont, i difensori William Saliba del Saint Etienne e Dan-Axel Zagadou del Dortmund, e il centrocampista centrale del Borussia Moenchengladbach, Mickael Cuisance.

Lafont, Saliba e Zagadou. La difesa francese è una sicurezza

L’estremo difensore ha difeso i pali della Viola in questa stagione alternando prestazioni molto positive a qualche défaillance dovuta alla giovane età, che comunque è dalla sua parte.
La difesa francese è sicuramente un punto forte della formazione con i centrali Saliba e Zagadou. Il primo è uno tosto, dotato di grande fisicità, velocità e abile nel gioco aereo; non è un caso che i club inglesi di Premier abbiano già fatto dei sondaggi. Il secondo è già in un top club e mister Favre gli ha fatto giocare ben 23 partite con due gol all’attivo.
Cuisance è già in pianta stabile tra i titolarissimi del M’gladbach, anche se quest’anno è stato un po’ frenato dagli infortuni.

 

Dalla Francia al Portogallo. I lusitani sono ben rappresentati dai talenti che puntualmente squadre come il Benfica lanciano.
Tra le aquile spicca il nome di Gedson  Fernandes, centrocampista centrale dal valore di mercato già di 22 mln di euro.

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Fernandes, la nuova stella del Benfica

In questa stagione, in cui la squadra di Lisbona ha vinto il 37esimo titolo nazionale, ha disputato oltre 40 partite stagionali. Caratteristiche prettamente offensive, Fernandes si inserisce bene e ha un ottimo tiro.

Altri portoghesi dal futuro roseo sono Diogo Dalot del Manchester United e Rafael Leao del Lille. Centrocampista strappato al Porto per 22 milioni di euro il primo, attaccante prolifico il secondo.
Le qualità migliori Dalot le mette in mostra in fase offensiva: interpretata con aggressività e rapidità di movimenti tale da mettere spesso in difficoltà gli avversari. Di solito gioca terzino, ma di recente lo si è visto disimpegnarsi bene anche da esterno alto.
Leao ha invece contribuito alla squadra francese di strappare il pass per la prossima Champions League grazie alle otto reti e a due assist.

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L’esultanza di Leao

Preso a zero dallo Sporting ora vale almeno 15 mln: Leao è un classico numero 9, destro di piede e bravo di testa, fisicamente efficace nei duelli contro avversari impegnativi e molto mobile nello svariare sul fronte offensivo.

Dall’Europa al Sudamerica.
I talenti da seguire sono tanti: uruguagi, colombiani, argentini ed ecuadoregni.

Nella Celeste c’è sicuramente Schiappacasse, l’attaccante dell’Atletico Madrid in prestito al Parma che tanto bene ha fatto all’ultimo Sub20.

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La punta centrale dell’Uruguay, Nicolás Schiappacasse

Tra le fila dei Cafeteros c’è Ivan Angulo, esterno destro del Palmeieras, È rapido, veloce, devastante se la squadra lo mette in condizione di puntare la profondità. Anche lui si è messo in mostra al Sudamericano, entrando nella Top 11.

Nell’Ecuador (vincitore del Sub20 2019) ci sono tante nuove scoperte, tra cui gli attaccanti Leonardo Campana del Barcelona Guayaquil e Stiven Plaza del Valladolid. Il primo ha già fatto la voce grossa nel torneo in America Latina, il secondo è già arrivato in Europa per volere del presidente del club spagnolo, Ronaldo il fenomeno. Un grande futuro lo aspetta e a scommettere su di lui c’è proprio l’ex campione brasiliano.

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Steven Plaza, il pupillo di Ronaldo

A tenere alto l’onore dell’Albiceleste saranno Augustìn Almendra e Gonzalo Maroni. Entrambi di proprietà del Boca Juniors, Almendra è centrocampista centrale ma che può anche giocare da mezz’ala e sulla trequarti. Classe 2000, ha debuttato col Boca Juniors poco più di un anno fa lanciato subito titolare da Schelotto, è cresciuto guardando le giocate di Riquelme.
Maroni è un giocatore dal fisico un po’ troppo fragile ma con una velocità pazzesca e con una 10 alle spalle.