Grintose, competitive e determinate, le giocatrici dell’Italrugby al femminile riescono ad ottenere ottimi risultati in campo. E così è stato anche nel 2018, conquistando la quarta posizione a pari merito con l’Irlanda nel Sei Nazioni.
Una soddisfazione che in qualche modo distoglie l’attenzione dal flop della squadra maschile che invece ha raccolto 17 sconfitte consecutive e guadagnato sia un whitewash decisamente deludente che il cucchiaio di legno.
La nazionale femminile all’interno della competizione di rugby è stata inserita a partire dal 2002 e riguarda i sei paesi di Inghilterra, Francia, Italia, Scozia, Galles e Irlanda. Tra loro solo l’Italia e il Galles non sono mai riusciti a vincere alcuna competizione. Ma la nazionale italiana ha fatto passi da gigante dal suo esordio ad oggi e dimostra di avere i numeri per potercela fare. L’unico neo nel percorso dell’Italrugby in rosa riguarda il 2017, anno in cui non sono riuscite ad ottenere nemmeno una vittoria.
Il resto della carriera invece è degno di lode perché hanno portato a casa almeno una vittoria in ogni competizione. Al momento l’anno migliore che le ha viste come protagoniste è stato il 2015 in cui sono riuscite ad arrivare al terzo posto, conquistando ben tre vittorie.
Nel Sei Nazioni 2018 la partenza non è stata delle migliori e la squadra azzurra ha incassato tre sconfitte consecutive, prima con l’Inghilterra per 42-7, poi con l’Irlanda per 21-8 e infine con la Francia per 57-0.
Ma a partire dalla quarta partita qualcosa è cambiato e le due vittorie successive hanno permesso alla squadra di raccogliere i punti necessari per scalare la classifica e posizionarsi al terzo posto con dieci punti insieme all’Irlanda. Il Galles viene dunque battuto per 22-15 e poi è la volta della Scozia, piegata per 26-12.
Secondo il ct della nazionale italiana di rugby al femminile, Andrea di Giandomenico, il segreto è tanto allenamento ma anche un sano divertimento mentre si gioca:
Per arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati è necessario tanto lavoro e adesso stiamo raccogliendo i primi frutti. In questo Sei Nazioni è emerso anche il piacere di giocare a rugby: ho visto una squadra che si divertiva in campo
L’edizione 2018 è stata vinta dalla Francia, ma per il nostro paese resta la soddisfazione di avere una squadra in crescita che anno dopo anno migliora le sue prestazioni e mira a fare sempre meglio.
Antonio Raimondi, commentatore sportivo che si occupa di rugby, evidenzia questo aspetto osannando l’intera categoria di questo sport al femminile:
Le ragazze del rugby interpretano questo sport con la passione che lo contraddistingue. Al di là dell’aspetto atletico, si sono viste ottime cose anche in fase di gioco e soprattutto nei passaggi, come dimostrano le mete realizzate nel primo tempo contro la Scozia. A parte qualche sbavatura tecnica e di esperienza, l’Italdonne c’è. Occhi puntati sulla Franco, inserita anche nel XV del torneo. Attenzione, perché il rugby femminile porta pubblico, come dimostra l’esempio della Francia