Perdere contro una persona che ti sta simpatica è un po’ meno duro, rende la cosa più dolce
La mente vola al 2006, Gran Premio di Valencia. Valentino Rossi, al tempo era sul sellino della Yamaha, aveva otto punti di vantaggio sullo statunitense Nicky Hayden, pilota Honda, prima dell’inizio dell’ultimo tracciato dell’anno.
Inaspettatamente il Dottore andò giù lungo, fuori dalla pista, fuori dai sogni di alzare il titolo che passò nella mani del Kentucky Kid.
Al termine, mentre il paddock era diviso tra euforia e disperazione, Rossi, ancora in pista, raggiunge Hayden che stringe la bandiera americana. Sotto i caschi e le visiere impermeabili agli sguardi il ragazzotto di Tavullia si sarà complimentato, sinceramente.
I due piloti hanno incrociato le loro moto e i loro destini in tante, entusiasmanti sfide, ma Valentino Rossi non dimentica la prima volta che l’ha visto:
Mi ricorderò sempre la prima volta in cui lo incontrai. Era arrivato dagli USA in Giappone e lo vidi alla stazione di Tokyo, era vestito ‘da americano’ e sembrava un pesce fuor d’acqua. Poi abbiamo passato tanto tempo insieme, era una persona simpatica a tutti, un vero figo
Un figo, ma anche un ragazzo semplice, genuino e che ti strappa un sorriso. Hayden, classe 1981, è morto dopo cinque giorni di coma, il 22 maggio dopo esser stato investito il 17 maggio mentre si stava allenando in bicicletta sulla strada provinciale Riccione-Tavoleto, non lontano da Misano Adriatico.
E gli stessi abitanti, nel giorno in cui la salma del pilota tornava a casa, a Owensboro, hanno voluto rendere omaggio al numero 69, appoggiando la bandiera americana sulla Ducati guidata dall’australiano Troy Bayliss ed esposta al centro di una rotonda spartitraffico.
Un gesto sentito, spontaneo, come i tanti che hanno segnato il rapporto tra Rossi e Hayden. Le congratulazioni dell’italiano nel 2006 a Valencia, come visto, oppure sempre in Spagna, quando nel 2015, Rossi era uscito sconfitto dalla lotta per il titolo e Hayden era alla sua ultima gara in MotoGP con l’americano che si è avvicinato a consolarlo e a dargli forza.
Ma c’è un piccolo gesto che, rivisto oggi con questo video a rallentatore, mette un po’ di magone e lascia sospirare: nel 2012, durante il Gran Premio degli Stati Uniti d’America di Laguna Seca, Valentino Rossi, ritiratosi per una caduta, chiede un passaggio in moto proprio a Nicky che lo fa montare su prima di allontanarsi, assieme, salutando il pubblico di casa:
Giovanni Sgobba