A settembre compirà 30 anni, eppure ha lasciato il ricordo di una meteora che sarebbe potuta diventare una stella. E invece è rimasto fermo alle gesta di quando non aveva neanche 20 anni. Dieci anni fa Alexandre Pato era considerato uno dei giovani più promettenti sul panorama internazionale. Oggi riparte per la seconda volta dal San Paolo dopo i due anni in Cina nel Tianjin Quanjian. Ha firmato un contratto fino al 2022 scegliendo il club che ha battuto la concorrenza di Palmeiras, Santos e Galatasaray.
Bate no peito, @AlexandrePato: o São Paulo é sua casa!
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— São Paulo FC (@SaoPauloFC) 27 marzo 2019
Un talento fermato da un fisico fragile
Pato, tuttavia, non potrà disputare il campionato paulista (dello Stato di San Paolo) perché la lista da presentare alla federazione scadeva il 22 marzo. Potrà rifarsi nel Brasileirao, con l’esordio tra un mese contro il Botafogo. Per il Papero è la terza esperienza in patria. Esploso nell’Internacional di Porto Alegre, dove ha militato nelle giovanili, Pato era approdato al Corinthians dopo gli anni rossoneri. Prima di emigrare in Cina era passato, senza troppe fortune, da Chelsea e Villareal, racimolando solo 26 presenze (di cui la miseria di due gettoni con i Blues) e 7 reti tra il 2014 e il 2016.
La prima parentesi al San Paolo era stata di tutto rispetto. Tra il 2014 e il 2016 scende in campo in 100 partite segnando 38 gol, solo 26 nel 2015 con il titolo di capocannoniere del club. Poi il biennio in Cina con 46 centri in 58 partite. Numeri confortanti lontani, però, da quel calcio europeo in cui aveva fatto sognare i tifosi del Milan. Pato si mette in vetrina quel 13 gennaio 2008 con quell’esordio pirotecnico contro il Napoli. I continui guai fisici gli impediranno di esprimere a pieno il suo potenziale, visto solo a sprazzi. Come nelle notti europee da ricordare al Bernabeu (prima vittoria del Milan contro il Real a domicilio) o al Camp Nou. Eppure, se chiedete a un tifoso del Diavolo di Pato, molti vi ricorderanno il mancato scambio con Tevez nel 2012 a causa della relazione dell’attaccante brasiliano con Barbara Berlusconi.