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Andy Murray getta la racchetta a terra ed esce dal campo. Il 31enne tennista scozzese ha annunciato il suo ritiro in una conferenza stampa dall’Australia. Il dolore all’anca gli impedisce di proseguire la carriera all’altezza dei suoi standard. La notizia arriva alla vigilia degli Australian Open dove Murray ha disputato per 5 volte la finale, non riuscendo mai a vincere. Il campione britannico vorrebbe arrivare a Wimbledon in estate, ma non sa se ce la farà. Il timore è quello di chiudere la sua epopea tennistica proprio oltreoceano.

Gli Australian Open potrebbero essere il mio ultimo torneo, vorrei continuare fino a Wimbledon, ma non so se ci riuscirò. Ho troppo dolore, è molto dura

Murray ha più volte interrotto la conferenza stampa dai singhiozzi dell’emozione. E’ reduce da un ultimo anno da incubo in cui ha disputato solo 16 match. Il suo calvario dura da quasi due anni. Venti mesi di cure, operazione e riabilitazione che non hanno completamente risolto i suoi problemi all’anca destra. Alla BBC il suo medico ha dichiarato:

Non è detto che la situazione sia completamente risolta, non si poteva riportare l’anca alla situazione pre infortunio. Andy dovrà convivere con il dolore

E lo stesso campione ha raccontato le difficoltà degli ultimi mesi:

Smetto perché voglio tornare a fare le cose comuni, come mettere una scarpa o un calzino, senza avere dolore. Ho l’anca davvero molto danneggiata, il chirurgo che mi ha operato lo scorso anno me lo ha confermato. L’intervento dello scorso anno non è servito a ridurre il dolore. Continuare solo in doppio? No, non rischio la mia salute

Murray ha assicurato che dovrebbe scendere in campo nel primo turno degli Australian Open contro lo spagnolo Bautista Agut. Se confermato, lascerebbe uno dei Fab Four della racchetta degli ultimi anni, insieme a Federer, Nadal e Djokovic. Ha vinto titoli ATP, di cui tre tornei Grande Slam (Us Open 2012, Wimbledon 2013 e 2016). Record di due ori olimpici consecutivi (Londra 2012, Rio 2016). E’ stato il primo tennista britannico a diventare il numero 1 al mondo nel 2016, restando in vetta per 41 settimane. Proprio con la Gran Bretagna ha vinto una Coppa Davis nel 2015.

E’ ufficiale il ritorno in vetta alla classifica del tennis mondiale di Rafael Nadal, a oltre tre anni dall’ultima volta, scalzando Andy Murray, leader per 34 settimane consecutive.

In terza posizione lo svizzero Roger Federer, staccato di appena 5 punti dallo scozzese e di 500 punti dallo spagnolo. Il tedesco Alexander Zverev sale al settimo posto a scapito del croato Marin Cilic e migliora ancora il suo best ranking. Il successo nel Masters 1000 di Cincinnati porta il bulgaro Grigor Dimitrov in nona posizione facendo uscire dalla top ten il canadese Milos Raonic.

Roland Garros

Fabio Fognini è sempre il numero uno azzurro, il 30enne ligure perde un posto ed è al numero 26. Due passi indietro anche per Paolo Lorenzi, in 40/a posizione, mentre Thomas Fabbiano fa segnare il suo best ranking (ora è n.81) lasciandosi dietro Andreas Seppi, ora 86/o.
Perde una posizione Alessandro Giannessi (91/o), mentre è appena fuori dai top 100 Marco Cecchinato (n.101), seguito in classifica da Matteo Berrettini, stabile al 140/o posto.

Roger Federer, Nole Djokovic ed Andy Murray sul velluto; Rafa Nadal lotta, rimonta ma crolla contro Gilles Muller; Questo in estrema sintesi il resoconto degli ottavi di finale a Wimbledon che da ieri è entrato nella seconda settimana.

Federer ha liquidato il bulgaro Dimitrov per 6-4 6-2 6-4, mostrando a tutti una forma invidiabile, che gli permette di avvicinarsi con convinzione al “sogno” dell’ottavo successo sui prati londinesi. A ruota Murray, campione in carica del prestigioso torneo britannico, si è sbarazzato del francese Paire, col punteggio di 7-6 (1) 6-4 6-4.

Roger Federer – Credit: AELTC/Jed Leicester.

Nadal e Muller hanno dato vita a un match epico. Lo spagnolo, fresco vincitore del Roland Garros, dopo aver perso i primi due set, ha rimontato fino al quinto, prima di cedere per 15-13 al tennista lussemburghese. Muller ha vinto le prime due frazioni per 6-3 6-4; il tennista delle Baleari ha risposto conquistando con identico punteggio i seguenti due parziali.
Poi, nel set decisivo, il lussemburghese si e’ visto annullare due match-point sul 5-4 in suo favore e altrettante “palle decisive” quando conduceva per 10-9, prima di trionfare per 15-13, dopo circa 4 ore e 50′ di gioco. Nell’altra battaglia del giorno, Milos Raonic ha sconfitto Alexander Zverev. Il canadese, lo scorso anno finalista a Wimbledon, ha avuto la meglio sul tedesco col punteggio di 4-6 7-5 4-6 7-5 6-1.

Milos Raonic – Credit: AELTC/Joel Marklund.

Oggi per completare il quadro dei qualificati ai quarti, Novak Djokovic testa di serie numero 2 e numero 4 del ranking mondiale, ha sconfitto negli ottavi il francese Adrien Mannarino per 6-2, 7-6 (7-5), 6-4 in 2h17′.

Il match, in programma ieri, era stato rinviato a oggi per l’oscurità. Nei quarti Djokovic incontrerà domani il ceco Tomas Berdych, che ieri ha eliminato l’austriaco Dominic Thiem.

Anche gli ultimi due superstiti azzurri salutano Londra e l’erba di Wimbledon. Nella quinta giornata di gare del prestigioso torneo, terzo Slam della stagione, si sono arresi sia Fabio Fognini che Camila Giorgi, usciti però entrambi a testa alta.

Nel singolare maschile, sul mitico Centre Court dell’All England Lawn Tennis Club, il 30enne ligure, numero 29 della classifica mondiale e 28esima testa di serie del seeding, si è dovuto piegare di fronte al numero uno del mondo e del tabellone, Andy Murray. Il britannico, campione in carica da queste parti, è partito forte, vincendo il primo set per 6-2. Poi c’è stato il grande ritorno dell’italiano, autore di una seconda frazione eccellente, nella quale ha spezzato più volte il ritmo allo scozzese con palle corte millimetriche e accelerazioni violente, che gli hanno permesso di riportare il match in parità (6-4 per l’azzurro).

Senza storia il terzo set, dove Fognini è “calato” vistosamente, con Murray martellante, fino al 6-1. L’azzurro ha pure chiesto l’intervento del medico sul 4-1 per lo scozzese, a causa di un problema alla caviglia. Nella quarta frazione Fognini conduceva 5-2, ha sciupato ben cinque set-point e alla fine è crollato (7-5 Murray, con tanti rimpianti per il ligure).


Grande rammarico, poco prima, anche per Camila Giorgi, che ha tenuto testa a lungo alla lettone Jelena Ostapenko, vincitrice a Wimbledon a livello juniores nel 2014 e fresca trionfatrice sui campi in terra del Roland Garros. La 25enne marchigiana, numero 86 del mondo, che su questi prati londinesi ha raggiunto gli ottavi di finale nel 2012, è stata sconfitta con un duplice 7-5, in un’ora e 20 minuti di gioco, dalla tennista di Riga, numero 13 del ranking Wta e 13esima testa di serie del seeding.

Nel primo set l’azzurra conduceva per 5-3 e si è fatta recuperare pur essendo in vantaggio di 30-0 nel nono gioco, commettendo ben due doppi falli, prima di cedere la battuta e di crollare. Storia simile nella seconda frazione, nella quale addirittura l’azzurra si è trovata avanti per 5-2 (con un solo break di vantaggio). Anche in questa occasione la Giorgi è scesa di tono e la Ostapenko è salita in cattedra, vincendo 5 game di fila, conquistando così il pass per gli ottavi di finale

Impresa di Fabio Fognini al secondo turno degli Internazionali Bnl Bnp Paribas di Roma. Il numero uno azzurro, numero 29 del ranking mondiale, infatti, ha battuto nel match serale il numero uno al mondo Andy Murray in due set con il punteggio di 6-2, 6-4 dopo 1h34′ di gioco pareggiando sul 3-3 i conti con i precedenti nei confronti dell’avversario. Fognini è diventato così il quinto italiano della storia del tennis Open a battere un numero 1 del mondo.

”Sono contento perché finalmente sono riuscito a far conoscere a questo pubblico fantastico il vero Fognini– dice -. Questa è una vittoria con dedica speciale (“Ciao nina, manca poco, poco… ha scritto sull’obiettivo della telecamera; ndr) e speriamo che mi lasci giocare tranquillo ….. Ora però mi voglio godere questa vittoria che dedico a loro. Sento che sto facendo le cose giuste, in allenamento con Franco Davin e in partita. Sono sulla strada giusta”.

”Qui non avevo mai trovato il feeling giusto. Nella mia carriera per i motivi che ben sapete non ho ottenuto i risultati che avrei potuto raggiungere. So quali sono i miei limiti ma cerco di migliorarmi un po’ ogni giorno. Conosco il mio limite dal punto di vista mentale ma la ‘capoccia’ col tempo migliora e poi adesso che diventerò padre non giocherò più solo per me stesso ma anche per qualcuno di davvero speciale”.

Poi torna a parlare del match:

”Quando ho sentito la tensione scivolare via? Quando ho vinto la partita. Fisicamente sto molto bene. Ho perso peso dall’inizio dell’anno: sono sotto gli 80 chili, in pratica quasi il mio peso forma. Inutile dire che quando testa, fisico e tennis funzionano è tutto fantastico. Ora voglio godermi questa serata meravigliosa e pensare solo alla prossima partita. Ma, ribadisco, se squilla il telefono parto”.

Doppia sorpresa al “MonteCarlo Rolex Masters“, torneo Atp Masters 1000 dotato di un montepremi di 4.273.775 euro in corso sulla terra rossa del Country Club di Monte-Carlo, nel Principato di Monaco- Nella giornata riservata agli ottavi di finale sono usciti di scena prima il numero uno del mondo Andy Murray, sconfitto in tre set dallo spagnolo Albert Ramos Vinolas, seguito a ruota dallo svizzero Stan Wawrinka, eliminato in due set da Pablo Cuevas. Rafa Nadal ha invece rovinato la festa di compleanno al tedesco Alexander Zverev, che ha denunciato tutta l’inesperienza dei suoi vent’anni.

La caduta di Murray

Dopo oltre un mese di stop per un problema al gomito Andy Murray era rientrato nel circuito regolando all’esordio in due set tirati un avversario potenzialmente pericoloso come il lussemburghese Gilles Muller. Negli ottavi, però, il numero uno del mondo – che a MonteCarlo vanta tre semifinali: 2009, 2011 e 2016 – è stato punito dallo spagnolo Albert Ramos-Vinolas, numero 24 del ranking mondiale e 15esima testa di serie: 26 62 75, il punteggio in favore del 29enne di Barcellona dopo oltre due ore e mezza di lotta. il terzo set che Andy non scorderà per un bel pezzo: il 29enne di Dunblane è stato avanti 4-0 con doppio break, ha avuto la chance del 5-1, si è fatto riagguantare sul 4 pari, ha salvato tre palle-break di fila nel nono game, ma nell’undicesimo ha ceduto di nuovo la battuta e poco dopo Ramos-Vinolas ha chiuso al secondo match-point, su un drop-shot in rete del numero uno del mondo.

Wawrinka irriconoscibile

Assolutamente irriconoscibile Wawrinka, numero 3 del ranking e del seeding. Se all’esordio Stan aveva concesso un set, più che altro per distrazione, al ceco Jiri Vesely, capace dodici mesi fa su questa stessa terra di sgambettare Djokovic, nel match l’uruguaiano Pablo Cuevas, numero 27 Atp e 16esima testa di serie, lo svizzero, campione nell’edizione del 2014, è apparso decisamente fuori fase cedendo con un doppio 64 in poco più di un’ora ed un quarto di partita. Nei quarti Cuevas troverà Lucas Pouille.

nadal sul velluto

Un’ora e otto minuti. Tanto è durata la lezione sul “rosso” impartita da Rafa Nadal – vincitore nove volte nel Principato, otto di fila tra il 2005 e il 2012 e poi nel 2016 -, numero 7 del ranking e quarta testa di serie, al leader dei Next Gen Alexander Zverev, numero 20 Atp e 14esima testa di serie del torneo, che proprio oggi compie vent’anni, battuto per 61 61.

 

E’ a Montecarlo che inizia la stagione sul “rosso”, con buona pace di Marrakech e di Houston che tutt’al più possono fungere da “aperitivo”. In attesa di scendere in campo e di cominciare a “fare sul serio” al “Monte Carlo Rolex Masters”, torneo Atp Masters 1000 dotato di un montepremi di 4.273.775 euro di scena sulla terra del Country Club di Monte-Carlo, nel Principato di Monaco. Ecco il pensiero dei protagonisti più attesi.

E’ quasi un anno che Nadal non vince un torneo dall’abbinata Montecarlo-Barcellona del 2016. In questa stagione è stato finalista a Melbourne, Acapulco e Miami, fermato due volte da Federer (in Australia ed in Florida) ed una da Querrey (in Messico).

Rafa Nadal

“Sono pronto a vincere un titolo, sono soddisfatto del mio livello di gioco, per me è importante sapere che posso essere competitivo, perché mi dà motivazioni extra. Sto bene, non ho problemi fisici e questo conta, in queste due settimane mi sono allenato bene. Sento che sto esprimendo un livello di tennis alto, ho avuto un ottimo inizio di stagione e la mia posizione attuale nella Race mi permette di giocare tranquillo”.

Andy Murray

Dopo l’esibizione benefica con Federer a Zurigo non ero troppo ottimista, soprattutto per il servizio. Giorno dopo giorno, però, sono migliorato: ogni tanto sento ancora il gomito un po’ indolenzito ma va sempre un pochino meglio ed era quello che speravo”.