Simona Quadarella festeggia l’esordio al mondiale dei grandi con la medaglia di bronzo dei 1500 stile libero in 15’53″86 e stabilisce il record personale, buttando giù 10 secondi dal precedente che aveva nuotato al Sette Colli di Roma (16’03″55 il 23 giugno scorso). La 18enne romana di Ottavia, appena diplomata al liceo scientifico, aveva già vinto i 1500 stile libero ai mondiali junior nel 2015 e agli eurojunior nel 2014 e si era classificata quinta agli europei assoluti di Londra nel 2016.
Poi la bocciatura olimpica che l’ha temprata e resa più forte, fino alla conquista di una medaglia storica, vinta solo da un’altra romana, di Tor Bella Monaca, la 30enne pupona Alessia Filippi d’oro al Foro Italico nel 2009 (dopo l’argento olimpico a Pechino negli 800 l’anno prima) e adesso al termine della gravidanza del secondo figlio.
La fondista di Fiamme Rosse e CC Aniene, allenata dall’ex stileliberista Christian Minotti (nel 2002 argento nei 1500 agli europei di Berlino e bronzo ai mondiali in vasca corta di Mosca), partiva dal quarto tempo delle eliminatorie di lunedì (16’07″08) e in finale ha superato se stessa. Medaglia d’oro alla superfavorita, campionessa di tutto, la statunitense Katie Ledecky con 15’31″82, che dopo tornerà in acqua per il miglior tempo delle semifinali dei 200 stile libero in 1’54″69 senza neanche sembrare affaticata e lontana dal primato mondiale di 15’25″48 stabilito a Kazan. Argento alla spagnola Mireia Belmonte – vice campionessa europea e oro nelle precedenti due edizioni – che con 15’50″89 fissa il record spagnolo abbassando il precedente di 15’57″24. Fuori dal podio l’ungherese Boglarka Kapas – bronzo mondiale e campionessa europea – in 15’06″27.
Quadarella piange lacrime di gioia, non riesce a fermarsi, si porta le mani sul viso, giochicchia con le unghie tinte di rossoaranciato. E’ nervosa, felice, incredula.
“Non ci credo ancora. Vedevo il tabellone e pensavo di sognare. Nuotavo e non vedevo nessuno oltre Ledecki e Belmonte. Sono terza, mi ripetevo, terza al mondo. A un certo punto ho anche pensato di poter arrivare seconda”. Non ha mollato un centimetro. “Non ho lasciato una stilla di energia in acqua – continua – Avevamo deciso di non inseguire le lepri, ma poi non ce ne sono state oltre all’americana. Ho provato ad attaccare Belmonte; è stato un bel duello e quando ho capito che ne aveva di più ho pensato solo a conservare la posizione”. La rincorrono i paragoni con Alessia Filippi, ma adesso la pupona è lei. “Forse mi sto avvicinando. E’ il mio idolo, sarebbe bellissimo ripercorrerne le gesta”.