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La notizia è arrivata in maniera sorprendente ma è un grande risultato per lo sport azzurro.
Nicolò Melli dice sì ai Pellicans New Orleans e vola in Nba per giocare la sua prima stagione nel campionato di basket più ricco e importante al mondo.

Negli States l’ex ala grande del Fenerbahce incontrerà gli altri due veterani azzurri: Danilo Gallinari e Marco Belinelli.


Contratto biennale a otto milioni di dollari per il 28enne campione d’Italia con l’Olimpia Milano nella stagione 2013/14.

A New Orleans il nostro Nicolò incontrerà Zion Williamson, nuovo astro nascente del basket americano e prima scelta al Draft. La franchigia ha rinunciato alla sua stella Anthony Davis, passato ai Lakers di LeBron James, e ha ottenuto una serie di giocatori di prospettiva come Lonzo Ball, Brandon Ingram e Josh Hart e anche il nostro Melli.

L’ala si trasferisce in Usa dopo 2 anni in Turchia dove, insieme al capitano dell’Italbasket e all’ex Nba, Gigi Datome, ha trascinato la squadra di Istanbul alla vittoria di un campionato, una Coppa di Turchia e una Coppa del Presidente.

Inoltre per lui è la terza esperienza all’estero dopo la prima fatta in Germania. Un grande balzo in avanti per una delle stelle del basket italiano. Ha vestito 78 volte la maglia azzurra.

Nella storia del campionato statunitense è il settimo cestista partito dall’Italia in assoluto (dopo Enzo Esposito e Stefano Rusconi prima, Andrea Bargnani e Gigi Datome dopo, appunto, Belinelli e Gallinari attualmente in forza ai Los Angeles Clippers e ai San Antonio Spurs).

Intanto il ct Sacchetti lo ha inserito nella lista dei 24, selezionati per andare al Mondiale in Cina. Per il campionato del mondo, però, ne serviranno solo 12.

Ha detto no all’NBA per provare a vincere con una delle squadre più forti d’Europa e farlo insieme a un altro italiano. Stiamo parlando di Nicolò Melli, l’ala azzurra che ha detto sì ai turchi del Fenerbahce, squadra in cui milita il capitano dell’Italbasket, Gigi Datome.

Il club turco è uno dei più prestigiosi d’Europa, vincitore dell’Eurolega 2016/2017.

Il rinnovo di Datome e l’acquisto dell’ex ala dell’Olimpia Milano sottolinea il fatto che i gialloblu vogliono ancora essere protagonisti a livello nazionale e internazionale.

Per Melli dunque, dopo due anni alla corte di coach Andrea Trinchieri con la maglia del Bamberg e due titoli di Germania vinti, ha deciso di volare in Turchia per continuare la sua crescita.

Alcune fonti hanno confermato che il cestista 26enne abbia addirittura rifiutato una proposta in una squadra americana di NBA: nello specifico gli Atlanta Hawks, in cui milita l’altro azzurro Marco Belinelli.

In Germania, grazie ai consigli di coach Trinchieri, Nicolò è maturato molto ed è stato reduce da una stagione in Europa da 11.5 punti e 7.4 rimbalzi di media a partita, con il 43.4% dalla grande distanza. Numeri che gli hanno permesso di essere nominato anche giocatore del mese a dicembre e di essere inserito nel secondo miglior quintetto della competizione.

La stagione scorsa si è conclusa con l’Europeo di basket in cui l’Italia è uscita di scena contro la Serbia ai quarti di finale. Le prestazioni del neoacquisto del Fenerbahce è stato un po’ discontinuo, alternando buone prestazioni ad altre in cui è stato più in ombra, complice anche un infortunio al tendine rotuleo rimediato contro la Lituania.

Destino vuole che Melli ritroverà presto il suo passato nella prossima Eurolega. Il Fenerbahçe sarà infatti di scena al Forum di Assago nella seconda giornata, il 19 ottobre, contro la nuova Olimpia Milano affidata a Simone Pianigiani, e affronterà la trasferta in Germania a Bamberg il 10 novembre, in occasione della 6^ giornata. Un modo per mettersi in mostra contro le sue ex squadre.

In questa stagione ci sarà da divertirsi.

Dario Sette

Come da pronostico, sarà la Serbia l’avversaria degli Azzurri nei quarti di finale di EuroBasket. La squadra di Djordjevic ha battuto, non senza qualche complicazione nel finale, l’Ungheria col punteggio di 86-78 (17 punti a testa per Bogdanovic e Kuzmic, 14 per Marjanovic).

Gli Azzurri non hanno mai battuto i serbi nelle fasi finali di un Europeo: tre sconfitte nelle ultime tre competizioni continentali (2011 e 2015 nella fase a gironi, 2013 nello spareggio per andare al Mondiale del 2015 in Spagna). In totale 8 confronti con sole 2 vittorie per l’Italia.

Oggi per gli Azzurri è stato un giorno di relax. Le fatiche di ieri e altri due giorni all’orizzonte per preparare la sfida alla Serbia hanno concesso 24 ore di tempo alla squadra per ricaricare le pile.
Relax non assoluto, visto che in tarda mattinata i ragazzi hanno sostenuto una seduta di lavoro di recupero in piscina con il preparatore atletico Matteo Panichi. Nel primo pomeriggio un occhio alla Serbia, che da domani verrà come al solito studiata nei particolari in vista del quarto di finale di mercoledì 13 settembre.

Il day off è stato utile anche per capire gli umori di alcuni dei protagonisti in campo. Nicolò Melli, tra i migliori contro la Finlandia:

“Ieri abbiamo giocato bene nel primo tempo ma ci siamo complicati un po’ la vita nel secondo pur controllando il match fino alla fine. Oggi recuperiamo le forze spese ieri e i prossimi due giorni ci daranno modo di lavorare su tutti quegli aspetti che contro la Finlandia non sono andati come volevamo. Abbiamo entusiasmo e fiducia e questo ci aiuterà a prepararci al meglio in vista della prossima sfida. La Serbia? Credo sia una delle pretendenti all’Oro. Non sarà semplice affrontarli, come non lo è stato ad Atene qualche settimana fa: dovremo essere sereni, tranquilli e aggressivi come abbiamo fatto negli ottavi”.

 

Anche per Marco Cusin i serbi saranno un test probante:

“La Serbia ha un grandissimo talento negli esterni e nei lunghi. Sono una squadra abituata a questo tipo di partite e noi dovremo giocare una gara tatticamente precisa. Solidità in difesa e movimento della palla potrebbero essere le chiavi per cercare di approdare in semifinale. Contro la Finlandia abbiamo fatto molto bene le cose che ci ha chiesto coach Messina, giocando con aggressività in difesa, cosa che ci ha dato la possibilità di prenderci buoni tiri in attacco. E’ stato rispettato in tutto e per tutto il piano partita. Durante tutta la preparazione abbiamo sempre pensato solo a noi senza preoccuparci di chi fossero i favoriti. Siamo un gruppo unito che ha voglia di lottare, e questo lo abbiamo sempre dimostrato. Sarà lo stesso contro la Serbia”.