Probabilmente saranno protagonisti del prossimo Mondiale con le rispettive nazionali. Certamente sarà per loro l’ultima occasione per scalfire il proprio nome nella storia della Coppa del Mondo.
L’addio al Barcellona di Andés Iniesta dopo 22 stagioni tra giovanili e prima squadra ha anticipato anche il ritiro dell’Illusionista dalla Spagna: fra qualche mese, infatti, terminata la spedizione in Russia, si concluderà anche la sua straordinaria avventura con le Furie Rosse.
Iniesta non sarà solo e non sarà l’unica leggenda a congedarsi per sempre dai palcoscenici internazionali: volgendo uno sguardo ai giocatori che prenderanno parte alla competizione, è in buona compagnia assieme a Rafael Marquez (Messico), Tim Cahill (Australia) e Javier Mascherano (Argentina). E leggendari, secondo noi, non è un aggettivo pompato. Ecco perché:
Andrés Iniesta, 34 anni
È il giocatore spagnolo più talentuoso di tutti i tempi
Xavi, ex compagno di squadra di Barcellona e Spagna
22:37 ora locale, stadio Soccer City, Johannesburg. Questo è stato il momento esatto in cui Iniesta è salito nell’Olimpo della Coppa del Mondo, un posto assicurato per l’eternità. Mentre le generazioni future potrebbero ricordarlo per il suo gol ai tempi supplementari contro l’Olanda, Don Andrés nella memoria dei contemporanei è oltre, è il giocatore in grado di trasformare un’azione in una performance artistica.
E pensare che il suo debutto nella Spagna se l’è guadagnato più o meno una quindicina di giorni prima del Mondiale del 2006 in Germania: l’allora ct Luis Aragonés lo fece entrare a inizio secondo tempo al posto di Fabregas nel match pareggiato 0-0 contro la Russia. E sarà proprio in terra sovietica che ci regalerà le sue ultime magie.
Esordio in Coppa del Mondo: Arabia Saudita – Spagna 0-1, 23 giugno 2006
Edizioni: 2006, 2010, 2014
Presenze: 10
Momento indimenticabile: il gol ai supplementari nella finale del 2010 contro l’Olanda
Rafael Marquez, 39 anni
Non credo che ci siano abbastanza parole per descrivere ciò che rappresenta per tutti i giocatori messicani: se avessi dovuto cedergli il mio posto, lo avrei fatto
Carlos Vela, compagno di squadra nel Messico
Dopo essersi ritirato ad aprile con l’esperienza nei club, chiudendo all’Altas, squadra nella quale ha iniziato la sua carriera da professionista 22 anni fa, il Mondiale in Russia sarà davvero l’ultima occasione per veder giocare “El Kaiser”. Marquez, se effettivamente dovesse giocare, eguaglierà il record di cinque Coppe del Mondo disputate, raggiungendo il connazionale Antonio Carbajal e il tedesco Lothar Matthaus.
In realtà, avrebbe già potuto raggiungere e superare questo record, avendo fatto il suo debutto assoluto con i messicani nel 1997, salvo poi non essere convocato a Francia ’98 quando aveva 19 anni. Un esordio “mondiale” rinviato solo di quattro anni: nel 2002, in Corea e Giappone, guidava già la difesa con la fascia di capitano sul braccio. E l’ha mantenuta per tutti i quattro Mondiali, diventando il primo nella storia del Messico per longevità.
Esordio in Coppa del Mondo: Messico – Croazia 1-0, 3 giugno 2002
Edizioni: 2002, 2006, 2010, 2014
Presenze: 16
Momento indimenticabile: il gol del pareggio nel match di apertura di Sudafrica 2010.
Tim Cahill, 38 anni
Timmy era Timmy, ecco perché è il più grande di sempre
Ange Postecoglou, ex ct dell’Australia dopo che Cahill ha portato i Socceroos agli spareggi per Russia 2018
Il vero pilastro dell’Australia nell’era moderna della Coppa del Mondo, Cahill non ha perso tempo per diventare un eroe in patria, trascinando l’Australia alla prima vittoria in un Mondiale grazia alla sua doppietta contro il Giappone, nel 2006. E come se non bastasse, i Socceroos non hanno mai vinto quando Tim non ha segnato.
Cinque le reti per lui e con quella realizzata contro il Cile nell’edizione del 2014 l’ha reso il primo australiano a segnare in tre Mondiali differenti.
Esordio in Coppa del Mondo: Australia – Giappone 3-1, 12 giugno 2006
Edizioni: 2006, 2010, 2014
Presenze: 8
Momento indimenticabile: la sua sassata al volo contro l’Olanda, nel 2014.
Javier Mascherano, 33 anni
Javier è uno dei giocatori più intelligenti che abbia mai visto nella mia carriera
Pep Guardiola, ex allenatore del Barcellona
Mentre alcune persone possono trascurare il valore di Mascherano, per ricordare il suo ruolo fondamentale nell’Albiceleste basta dire che ha giocato ogni minuto degli ultimi Mondiali con la maglia dell’Argentina. Diego Maradona, prima di diventare ct della nazionale, aveva descritto la squadra come “Mascherano più altri dieci”, consegnando poi al centrocampista – poi diventato difensore – la fascia da capitano.
Unica consolazione per Javier: a questo Mondiale mancherà Götze che ha castigato lui e i suoi compagni argentini nella finale del 2014.
Esordio in Coppa del Mondo: Argentina – Costa d’Avorio 2-1, 10 giugno 2006
Edizioni: 2006, 2010, 2014
Presenze: 16
Momento indimenticabile: la scivolata al 90° per negare ad Arjen Robben il gol vincente nella semifinale del Mondiale Brasile 2014.
Fonte: Fifa.com