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Fu il giorno in cui la prosa umiliò la poesia. Una generazione cresciuta con racconti sfocati senza mai aver vissuto il Maracanazo, si ritrovò incollata alla tv o allo stadio ad assistere un nuovo passaggio storico, il Mineirazo. L’8 luglio 2014 è stato il giorno più nero per gli appassionati di calcio in Brasile e, per contraltare, l’esaltazione massima per il popolo tedesco: Brasile – Germania 1-7. Nel Mondiale giocato in casa, nel Mondiale di Neymar e della possibile sesta Coppa del mondo, tutta una nazione implose smarrita nella notte più oscura di sempre.

Una semifinale mai esistita, il peggior incubo. Ancora in casa, come il Mondiale del 1950, acciuffato dall’Uruguay nella finale allo stadio Maracanã, davanti a quasi 200mila spettatori increduli, sbigottiti. In precedenza, il Brasile aveva perso una sola volta con un simile scarto di gol, nel 1920 perse 6-0 contro l’Uruguay, e non aveva mai subito sette reti in una partita mondiale.
Il Mineirão diventò la tomba per i calciatori carioca, l’altare della gloria per i teutonici: Müller, Klose, due volte Kroos, Khedira e due volte Schürrle annientarono i sogni di gloria di un paese che a cicli alterni, si ritrova invischiato in scandali, corruzione e lotte tra trafficanti. Oscar, al 90’, piazzò la rete della bandiera, una bandiera maciullata, vilipesa.
Miroslav Klose, con il gol del 2-0, raggiunse le 16 reti nelle fasi finali di un mondiale, divenendo il miglior marcatore nella storia del torneo, superando proprio il brasiliano Ronaldo.

E’ una delle tante, tantissime storie snocciolate dopo l’impresa tedesca. Gli appassionati di statistica, subito dopo il triplice fischio finale, hanno riavvolto le loro menti, i ricordi e sfogliato tutti i dati per trovare altre sconfitte roboanti nelle quali era necessario l’utilizzo del pallottoliere. E ce ne sono: ecco i match finiti in goleada:

10- Turchia – Corea del Sud 7-0, 1954

Sette gol nel Mondiale in Svizzera nel 1954 messi a segno dalla nazionale turca alla sua prima apparizione mondiale. Il turco Burhan Sargun segnò una tripletta , ma quella sconfitta non fu la peggiore subita dai coreani ai Mondiali di Svizzera;

 

9- Uruguay – Scozia 7-0, 1954

Ancora in Svizzera, un’edizione ricca di gol. Gli scozzesi subirono la loro peggior sconfitta nella storia del torneo iridato al St. Jakob Stadium di Basilea, alla loro prima partecipazione. Tripletta di Carlos Borges e due doppiette, quella di Oscar Miguez e di Julio Abbadie;

 

8- Polonia – Haiti 7-0, 1974

Sempre con uno scarto di sette reti, Haiti venne demolita alla sua prima e tutt’oggi unica apparizione. Il polacco Andrzej Szarmach, all’Olympiastadion di Monaco di Baviera, segnò tre gol. Eppure il paese caraibico, all’esordio contro l’Italia riuscì addirittura a passare in vantaggio (poi perse 3-1) con Sanon, che pose fine all’imbattibilità di Dino Zoff arrivata a 1.143 minuti;

 

7- Portogallo – Corea del Nord 7-0, 2010

Quello del 2010 in Sudafrica, fu uno strano Mondiale per il Portogallo. Inserito nel girone assieme Costa d’Avorio, Brasile e Corea del Nord, i portoghesi superarono il turno arrivando secondi e perdendo poi contro la Spagna per 1-0, grazie a due 0-0 contro Brasile e Costa d’Avorio e demolendo per 7-0 gli asiatici. Insomma, tutti i gol segnati dal Portogallo furono realizzati in un solo match anche se, alla fine del primo tempo, il risultato era ancora sull’1-0;

6- Svezia – Cuba 8-0, 1938

Solita storia che si ripete alle nazionali alla prima partecipazione in assoluto. Cuba fu distrutta nei quarti di finale dalla Svezia, grazie alle due triplette di Harry Andersson e Gustav Wetterstrom;

 

5- Uruguay – Bolivia 8-0, 1950

Altro match con otto gol di scarto, derby tutto sudamericano. L’Uruguay che poi vincerà quell’edizione nel famigerato Maracanazo, a Belo Horizonte demolì la Bolivia per 8-0. Tra i protagonisti, Oscar Miguez, autore di una tripletta;

 

4- Germania – Arabia Saudita 8-0, 2002

Partita dai pronostici abbastanza morbidi e larghi, i sauditi non riuscirono a reggere il confronto contro la squadra che arrivò in finale contro il Brasile nel Mondiale giocato in Giappone e Corea. Miroslav Klose realizzò una tripletta completata dalle reti di Michael Ballack, Carsten Jancker, Thomas Linke, Oliver Bierhoff e Bernd Schneider;

3- Ungheria – Corea del Sud 9-0, 1954

Si sale sul gradino più basso del podio. E torna la Corea del Sud che, dopo i sette gol subiti contro la Turchia nello stesso Mondiale, ne prende ben nove, tre giorni dopo, dall’Ungheria. Mattatori furono Sandor Kocsis e Ferenc Puskas che realizzarono due triplette;

2- Jugoslavia – Zaire 9-0, 1974

Lo Zaire ai Mondiali del 1974 verrà ricordato per sempre dalla punizione “al contrario” calciata come urlo liberatorio dal difensore Ilunga Mwepu, contro il Brasile. Ma quell’episodio storico ha un antefatto: il larghissimo e umiliante risultato contro la Jugoslavia. Fu lo stesso Mwepu a spiegare la drammatica esperienza che vissero i calciatori dello Zaire: «Pensavamo che saremmo diventati ricchi, appena tornati in Africa, ma dopo la prima sconfitta venimmo a sapere che non saremmo mai stati pagati e quando perdemmo 9-0 con la Jugoslavia gli uomini di Mobutu ci vennero a minacciare. Se avessimo perso con più di tre gol di scarto col Brasile, ci dissero, nessuno di noi sarebbe tornato a casa»;

1- Ungheria – El Salvador 10-1, 1982

E’ il match dove venne registrata la più grande sconfitta nella storia dei Mondiali. Il Mondiale di Spagna ’82, felice per noi italiani, fu lo scenario della mattanza ungherese: Laszlo Kiss diventò il primo giocatore, subentrato dalla panchina, a segnare una tripletta al Mondiale, mentre Luis Ramirez Zapata segnò l’unico gol di El Salvador in quella partita e l’unico in assoluto nella storia dei salvadoregni in una fase finale.