Se ne sono accorti tutti, più o meno, in presa diretta. Tranne uno, l’unico incaricato di decretare il penalty, l’arbitro Kassai. E così il rigore inesistente concesso al Manchester City, in Champions League, contro lo Shakhtar Donetsk ha fatto subito il giro della rete.
Minuto 24 del match del Gruppo F, fra inglesi e ucraini: Sterling si invola verso la porta difesa da Pyatov inseguito da Matviyenko che però non riesce a stargli tanto dietro. L’ex ala del Liverpool poco prima di calciare a rete, inciampa, colpisce una zolla di terreno con lo scarpino e cade a terra da solo, senza che il difensore numero 22, ben distante, lo tocchi. Non è simulazione, attenzione, perché l’attaccante di origini giamaicane si è evidentemente incartato goffamente, ma per l’arbitro Kassai non ci sono dubbi e, come se avesse i paraocchi, si dirige verso il dischetto senza accettare discussioni.
Incredibile rigore assegnato al #manchesterCity . ‘Presunto’ fallo su #Sterling . #ManCityShakhtar pic.twitter.com/KREuDUi4u6
— Andrea (@andrea___182) 7 novembre 2018
Gabriel Jesus ha poi trasformato il rigore, portando il Manchester City sul 2-0. Sterling, solo a fine partita, ha ammesso di non esser stato toccato, che però non lo assolve dalla mancanza di correttezza che di certo non gli fa onore. Così, subito dopo il triplice fischio finale che ha visto la squadra inglese vincere tranquillamente per 6-0, il tabloid The Sun ha pubblicato sul suo profilo Twitter la copertina della prima pagina. Una bella “X” rossa sopra al sei e in cinque accanto per far intendere il numero reale di gol segnati senza quella sceneggiata
Tomorrow’s @SunSport back page:
NO CLASS: Jose Mourinho sparks a storm by goading Juventus fans after Man United’s brilliant comeback. pic.twitter.com/p4xDQHX8VO
— Sun Sport (@SunSport) November 7, 2018
Sull’episodio è intervenuto a fine partita ovviamente anche Guardiola, ammettendo che anche dalla panchina si erano resi conto che non fosse rigore e invocando nuovamente l’utilizzo del Var anche in Champions:
Ci siamo resi subito conto che non era un rigore. Ho detto molto tempo fa che gli arbitri devono essere aiutati. Vogliono fare una buona prestazione, non vogliono sbagliare, ma oggi il gioco è veloce e i giocatori sono più abili. Col Var sarebbero bastati 10 secondi per capire che non c’era il rigore