Abbiamo mantenuto la promessa! Domenica 27 maggio al Bar da Gigi, a Cassola in provincia di Vicenza, il team di Mondiali.it ha organizzato “l’evento pilota” di presentazione del progetto “Mondiali.it for Iceland”, un’iniziativa nata per supportare la nazionale islandese in Russia.
Abbiamo voluto testare la pazzia di altri appassionati che, nonostante un po’ di pioggia, non sono mancati all’appello e hanno deciso di acquistare la maglia celebrativa realizzato per questa occasione. Calcio, cultura (durante le tre giornate oltre a vedere assieme le partire dell’Islanda contro Argentina, Nigeria e Croazia, avremo presentazioni di libri e dialoghi sulla storia dell’Islanda), ma anche un gesto di beneficenza: acquistare una maglia significa non solo provare a vincere la “casacca” originale della nazionale firmata Erreà, ma anche donare parte del ricavato all’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus.
Noi abbiamo rotto il ghiaccio (visto il tema!), ora non resta che iniziare quest’estate mondiale tutti assieme, tutti vestiti di blu, ma per tifare Islanda!
#ForzaIslanda #TeamIceland Áfram Ísland!
Trovate il programma completo cliccando sui riquadri dei tre eventi
Sammy ha accettato entusiasta l’avventura e ha anche svelato di avere, nel suo dna, una piccola percentuale di discendenza islandese. Ecco le sue parole:
Siamo felici di partecipare a questa iniziativa insieme a voi che unisce lo sport e la sensibilizzazione, assieme alla raccolta fondi, verso una malattia rara come la Progeria. Due temi, questi, che molto spesso viaggiano su binari diversi. In particolare siamo felici che la squadra che si supporterà sarà la Nazionale Islandese, una squadra che in passato, sebbene “sfavorita” dai sondaggi, con la forza di volontà, ha conquistato grandi risultati, riuscendo nella non facile impresa di unire anche le tifoserie “avversarie” nello scopo più autentico dello sport: il sano divertimento. Questa squadra ha molto in comune con la storia dell’A.I.Pro.Sa.B., la nostra associazione infatti, proprio per l’arduo obbiettivo di provare a fare ricerca su una malattia rarissima, era data per sconfitta in partenza, a distanza di 13 anni però, con l’aiuto di molte persone diversissime tra loro ma che hanno creduto in uno scopo comune, è riuscita a raggiungere grandi risultati. Saremo perciò felici, nel nostro Bel Paese, di tifare per la Terra dei Ghiacci
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