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Quando in una partita di calcio della nazionale un gol diventa fondamentale, anche i telecronisti spesso si fanno prendere dalla gioia nel commentarla. È successo a grandi cronisti italiani come Nando Martellini al gol di Tardelli in finale al Mondiale 1982, è successo a Sandro Ciotti alla rete del pareggio di Roberto Baggio contro la Nigeria agli ottavi di finale a Usa ’94.

C’è chi però ha esultato con grande entusiasmo al 93esimo minuto per il gol della Siria che ha regalato al Paese mediorientale la possibilità di volare a Russia 2018 affrontando i tanto insperati playoff. È successo al telecronista siriano che stava commentando la partita della sua nazionale. Proprio a pochi secondi dal fischio finale il gol di Omar Al Soma ha fatto letteralmente saltare dalla sedia il giornalista come un vero e proprio tifoso da stadio. Un urlo di quasi un minuto che sottolinea l’importanza del gol. Rete che ha permesso appunto la Siria di disputare i prossimi playoff. Evento storico per una nazione che non ha mai disputato un campionato Mondiale di calcio e che da anni vive nella guerra. La nazionale, inoltre, sono sei anni che non disputa una gara ufficiale nei propri confini, ma sono costretti a disputare le gare casalinghe in Malesia.

All’Europeo 2016 una delle protagoniste principali è stata l’Islanda. La nazionale baltica e i suoi tifosi hanno appassionato tutti con la gran voglia di calcio. A fine gara la celebre “Geyser Sound” che gli ha resi famosi in tutto il mondo e un telecronista che va in visibilio al gol partita di Traustason al minuto ’94 contro l’Austria.

In Italia invece le emozioni che ci hanno regalato i campionati del Mondo sono state uniche. Come dimenticare l’esplosione del telecronista alla rete del 3-1 di Marco Tardelli alla finale di Madrid del Mondiale 1982, contro la Germania Ovest. La gioia del giornalista Nando Martellini ha accompagnato le storiche immagini dell’esultanza del centrocampista, che ha percorso decine e decine di metri gridando “Goal! Goal”, rendendo felici milioni di italiani.

Un altro nostalgico cronista della nazionale azzurra è stato sicuramente Sandro Ciotti. Con la sua voce rauca è entrato nelle case degli italiani durante l’estate del 1994 per il campionato del Mondo in Usa. Il suo “Santo Dio, era ora!” è entrato di diritto tra le frasi più celebri delle telecronache sportive. Quasi una vera e propria liberazione, per un’Italia che sino a quel momento non era riuscita a brilla. Proprio quel gol di Baggio sbloccò la situazione tanto da portare gli azzurri in finale, poi persa ai rigori ai danni del Brasile.