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Non accennano a diminuire le indagini contro la Russia, accusata e penalizzata per aver fatto uso di sostanze dopanti durante le Olimpiadi. Dopo la squalifica a vita di diversi atleti e la revoca delle loro medaglie conquistate nelle scorse competizioni, adesso si torna a parlare dell’atletica.

Già penalizzata dalla IAAF (Associazione Internazionale delle Federazioni dell’atletica leggera) ed esclusa dalle gare da circa un biennio, adesso viene tagliata fuori anche dai Mondiali indoor, in programma dal 1 al 4 marzo a Birmingham, e dagli Europei di cross 2017, previsti il 10 dicembre a Samorin.

Ma pare che anche la sua presenza agli Europei di Berlino sia al momento messa in discussione. Questo prolungamento della sospensione è dovuto ai risultati delle indagini antidoping che continuano a tutela dello sport e degli atleti cosiddetti “puliti” che gareggiano onestamente. Ecco le parole di Rune Andersen, presidente della IAAF:

Sono stati compiuti diversi passi avanti ma non a sufficienza 

E Sebastian Coen ci tiene a sottolineare:

E’ nostro preciso compito e dovere creare condizioni di equità e fiducia per tutti: dobbiamo separare gli atleti puliti da quelli che appartengono a un sistema a rischio contaminazione 

Indagine antidoping: la Russia accusa la CIO di decisioni affrettate

Dalla Russia, però, arrivano le proteste, ed è immediata la replica da parte del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che difende i suoi atleti e trova ingiusto questo accanimento verso il suo paese, nell’atletica come negli altri sport coinvolti:

Per quanto riguarda le decisioni del Cio, si tratta di decisioni che andrebbero valutate a fondo e con calma. La cosa più importante è che in futuro vengano adottate misure risolute e attive per proteggere i legittimi interessi dei nostri atleti, in conformità con le leggi e in piena cooperazione con le organizzazioni sportive internazionali

Il paese russo non sopporta l’idea di aver visto annullare delle importanti medaglie (il numero è salito a 9!) ed essere scesi al terzo posto nel medagliere. Ma la CIO (Comitato internazionale Olimpico) non ha intenzione di fermarsi e continuano le revoche dei trofei ottenuti da atleti risultati positivi ai controlli.

Dopo sci di fondo e skeleton, anche il bob e il pattinaggio di velocità subiscono la punizione con il coinvolgimento di Aleksandr Zubkov (doppio oro) e Olga Fatkulina (argento). Le loro medaglie conquistate alle Olimpiadi di Sochi nel 2014 sono state, quindi, annullate.