Il calcio di rigore assegnato al Cagliari contro la Juventus, nella prima giornata di Serie A, mediante l’utilizzo del Video assistant referee (Var) ha aperto ufficialmente la strada a una svolta epocale nel calcio italiano. Con entrambi i piedi, lo sport più seguito in Italia ha fatto un salto deciso e convinto verso il futuro e l’era moderna.
Non senza qualche perplessità o giri a vuoto (del resto “Roma non è stata costruita in un giorno”) anche sugli altri campi di Serie A abbiamo visto gli arbitri ricorrere alla “moviola” per togliersi dubbi su situazioni di non immediata comprensione.
La tecnologia metterà d’accordo tutti quanti e potremo presto dire addio alle chiassose liti da bar (che si sono spostate al momento sul: “si dice la Var o il Var?” Con tanto di Accademia della Crusca costretta a intervenire e dar forza al pronome maschile del termine).
Lo sport, dunque, cambia e accetta contaminazioni ed evoluzioni per star al passo coi tempi e alle logiche sempre più pressanti e imperanti di interessi, spettacolarità, giri economici e social. Non solo il calcio, abbiamo detto, ma anche basket e volley sono prossimi a significative evoluzioni. Vediamole assieme.
Calcio – moviola, 5 sostituizioni e diversa lotteria dei rigori
Se nei piani alti del calcio italiano abbiamo visto l’introduzione del Var, cambiamenti significativi avverranno anche nelle serie inferiori. All’inizio di agosto il Consiglio Federale della Figc aveva approvato la proposta della Lega Nazionale Dilettanti di portare le sostituzioni da tre a cinque.
Un’opportunità per dare alle società la possibilità di schierare più giovani che così vedranno sempre meno la panchina durante la stagione, ma anzi avranno modo di crescere e di farsi “le ossa”. Una rivoluzione che ha immediatamente coinvolto anche la Serie C (ormai ex Lega Pro): in pratica già dalla stagione 2017-2018, pur mantenendo le tre finestre per i cambi durante una partita, l’allenatore potrà mandare in campo cinque giocatori freschi.
Certamente è uno storico cambiamento se pensiamo agli anni 60’ e alle prime proposte di introdurre un giocatore per far posto a uno infortunato, ma che dire all’idea già sperimentata in Inghilterra di alterare l’ordine dei calci di rigore? Infatti, come si è potuto già vedere durante l’ultimo Community Shield vinto dall’Arsenal contro il Chelsea, la lotteria dagli 11 metri ha subito un cambiamento: non più l’ordine classico A-B-A-B con alternanza delle due squadre, ma la novità è A-B-B-A come avviene similmente nel tie-break tennistico.
Qui potete capire meglio:
Basket – cambio infrazione di passi
Anche se ufficialmente non si parla di rendere il basket, al di fuori dei confini della Nba, più spettacolare è evidente che la pallacanestro guardi agli Stati Uniti come modello da seguire. Tempo fa, infatti, ci fu il cambio delle dimensioni del campo con allargamento dell’area e aumento della distanza della linea dei tre punti.
Ma la Fiba, la Federazione internazionale che gestisce il basket (tranne la Nba), il 17 agosto, ha annunciato un’altra importante novità che entrerà in vigore dal prossimo mese di ottobre: cambierà, infatti, la regola che riguarda l’infrazione di passi.
Nella Nba (ma prossimamente anche su tutti i parquet del mondo) il regolamento è più permissivo: infatti, il piede che è a terra nel momento in cu si riceve il pallone non è considerato il primo dei due passi consentiti, ma un simil “passo zero”. Ciò significa che verrà concesso al giocatore che in fase di corsa o palleggio raccoglie la palla di compiere due passi prima di liberarsene con un passaggio o un tiro. Questo rende l’azione molto più fluida dando più libertà ai giocatori.
Attenzione, però, alle critiche – consentite – dei puristi: le infrazioni di passi, in America, non sempre vengono fischiate e ai giocatori capita spesso di fare più passi senza palleggiare e non essere sanzionati dall’arbitro. Una cosa è certa: si discuterà per molto tempo e vedremo un po’ di confusione nei primi mesi.
Volley – cambio dei set e della battuta
Calcio, basket…e ora pallavolo. Anche la Fivb, la Federazione internazionale di volley, vuole stare al passo degli altri sport popolari e, sempre nel mese di agosto, ha comunicato l’intenzione di stravolgere alcune regole basilari e di usare il Mondiale U-23 in Egitto come tester per valutare se promuovere o bocciare il cambio.
Il primo, significativo, impatto riguarda i punteggi: non più cinque set da 25 punti, ma sette da 15. La squadra che si aggiudica per prima i quattro set, vince. In caso di vittoria con almeno due set di scarto, alla squadra vincitrice verranno assegnati tre punti, mentre in caso di vittoria per 4-3 i punti saranno due. La squadra che perde con questo punteggio tornerà a casa con un punto.
Dimentichiamoci, inoltre, le poderose sassate in battuta con i giocatori che pestano la riga di fondo: per non commettere fallo, infatti, bisognerà ricadere prima della linea che delimita il campo.
Varia anche il tempo di interruzione tra un set e l’altro: non più tre minuti, ma soltanto due. Il cambio di campo avverrà ogni due set, mentre attualmente avviene al termine di ogni parziale.