Lo Stadio Azteca rende omaggio alle selezioni di Italia e Germania (4-3) protagoniste del Mondiale del 1970 della Partita del Secolo, 17 giugno 1970
La scritta è scolpita su una targa affissa su una parete dello storico stadio di Città del Messico che, durante il Mondiale del 1970, divenne teatro di una memorabile sfida tra Italia e Germania, in semifinale. Lo stesso catino che, evidentemente avvezzo e luogo perfetto per scrivere pagine storiche di calcio, vedrà 16 anni dopo, nel Mondiale del 1986, la nemesi di Maradona contro l’odiata Inghilterra con la mano de Dios e il gol del secolo.
L’Italia del ct Valcareggi e dell’altisonante staffetta Rivera – Mazzola contro i possenti tedeschi condotti da Gerd Müller e Franz Beckenbauer. La partita del secolo (Jahrhundertspiel, in tedesco), quella del 4-3, che al 90′ era un match sbiadito che si stava trascinando al supplementari dopo la rete di apertura di Boninsegna e il pareggio, quasi inatteso e al limite del triplice fischio finale, di Karl-Heinz Schnellinger .
Su ItaliaGermaniaquattroatre si è scritto tanto, hanno girato anche un film e scritto diverse canzoni. Ma c’è una lettura aneddotica che esalta ancor di più la Partita del secolo: sono gli Appunti di Giorgio dell’Arti che, a mo di agenda, ha catalogato e cristallizzato le tante emozioni attorno a singole parole, a unici ricordi.
Dalla telecronaca di Nando Martellini che era subentrato pochi giorni prima a Nicolò Carosio, cacciato dalla Rai per un’affermazione razzista, all’iconica fasciatura del Kaiser che, infortunatosi alla spalla, decise di continuare.
Ecco di seguito alcuni rimandi:
Spettatori Allo stadio 103 mila spettatori, umidità altissima, temperatura percepita sul campo: 50 gradi. Orario d’inizio della partita le quattro del pomeriggio locali, in Italia è mezzanotte.
Pallone Si gioca con il Telstar, il primo pallone bianco e nero nella storia dei Mondiali, firmato Adidas.
Cartellini Con i Mondiali del ’70 debuttano i cartellini colorati (giallo o rosso) per segnalare l’ammonizione o l’espulsione. Per la prima volta c’è la possibilità di effettuare due cambi durante la partita.