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Mondiale 2015

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Il MotoGp che si è disputato in Argentina sarà di certo ricordato per lungo tempo e non per le ottime prestazioni in pista dei piloti, ma per la paura e la tensione che si sono venute a creare a partire da 3 giri prima che si concludesse la gara.

Colpevole del caos di questa giornata di gara è stato Marc Marquez, che dopo alcune irregolarità già in partenza, ha scatenato polemiche e discussioni con il suo comportamento scorretto nei confronti del rivale Valentino Rossi, speronato dalla sua moto.

 

Per il pilota della Yamaha fortunatamente non c’è stata nessuna conseguenza fisica, ma una grande rabbia che non si è placata con la fine della gara. Anzi, ha assunto contorni ancora più tesi quando Marquez si è diretto verso il team di Rossi per porgere le sue scuse.

Respinto e mandato via con un secco “Non venire qui”, il pilota si allontana momentaneamente dall’occhio del ciclone ma deve fare i conti con un Valentino Rossi infuriato che si sfoga e fa anche accuse pesanti:

Sto bene, non mi sono fatto niente, però è una situazione secondo me molto pericolosa. Qualcuno deve fare qualcosa perché c’è da farsi male. Marquez non ha mai nessun tipo di rispetto per gli avversari, solo oggi è andato contro a quattro-cinque piloti diversi. Il problema è che Marquez è recidivo, corre così con tutti

Uno sfogo che non è dovuto solo a questo episodio recente, ma a tutti i trascorsi che hanno visto coinvolti Marquez e Rossi, in una rivalità che ora va oltre la semplice competizione:

Non mi sento protetto dalla direzione gara perché Márquez fa quello che vuole, onestamente, dovrebbe stare lontano da me e nemmeno guardarmi in faccia. È pericoloso, ho paura di stare in pista con lui. Il nostro non è uno sport di contatto, lui ha colpito tra la gamba e la moto per farmi cadere. Ho paura di correre con lui, distrugge il nostro sport

È dal Mondiale del 2015 che per i due piloti è cominciata una sorta di avversione che sembrava si fosse allentata con il tempo. Ora però la tregua è cessata e dopo l’ennesimo tentativo di boicottare Rossi, Marquez dovrà fare i conti sia con le accuse pensanti rivolte dal suo avversario che con le penalità per il suo comportamento e le possibili decisioni da parte della direzione.

E Marquez come risponde alle accuse? Ecco le sue dichiarazioni al termine della giornata:

Non ho fatto nessuna pazzia, nessuna manovra fuori dal normale: le condizioni della pista in quel punto erano critiche, ho preso una riga d’acqua, si è chiuso lo sterzo ed è successo quello. Mi sono subito scusato e l’ho fatto anche dopo, nel box: lui non le ha accettate, rispetto la sua scelta. Rispetto le sue dichiarazioni, ma io non ho mai fatto una cosa del genere volontariamente, in nessuna corsa della mia vita. Io so cosa è successo, sono focalizzato solamente su me stesso. L’errore con Rossi è stato determinato dalle condizioni della pista: questa è la verità 

Al momento per lui solo 30 secondi di penalità per guida irresponsabile, ma la questione rimane aperta come la sua rivalità con il pilota della Yamaha e di certo non finirà qui.