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Grazie Francois: hai reso possibile l’impossibile!

Così recitano gli striscioni in onore della grande impresa del velista francese, che ha battuto il record precedente circumnavigando il mondo a bordo del suo mega trimarano Macif.

Gabart ce l’ha fatta in soli 42 giorni, 16 ore, 40 minuti e 35 secondi e ha stabilito il nuovo record. La sua traversata in solitario si è conclusa oggi quando è approdato vicino all’isola di Ouessant, davanti alla costa occidentale della Francia.

Momenti di commozione hanno accompagnato il suo arrivo, che il protagonista stesso dell’impresa ha vissuto con grande emozione, come dimostra il video selfie girato poco prima di arrivare al traguardo.

E i numeri parlano chiaro: Gabart ha navigato per oltre 27.859 miglia alla velocità di 27.2 nodi circa per poco più di un mese, sfidando il tempo e gli imprevisti, per riscrivere la storia e guadagnare il nuovo primato. Come lui stesso ha affermato più volte non è stato facile, tra dolore e fatica costantemente al suo fianco, ma adesso che ha raggiunto l’obiettivo tutto viene visto da una prospettiva diversa e Gabart si gode il suo successo, gli applausi e soprattutto il calore della sua famiglia che lo aspettava con ansia.

Il merito del successo della spedizione non va soltanto al velista solitario, ma è da attribuire anche al mezzo che è stato il suo unico compagno di avventura, il trimarano Macif, un’imbarcazione di 30 metri per 21, che entra nella storia insieme a Gabart.

Francois Gabart è il nuovo velista più veloce del mondo. Supera, quindi Thomas Coville, che l’anno scorso aveva vinto il primato del giro del mondo in 49 giorni e 3 ore. Con la sua prestazione che si conclude in anticipo rispetto al tempo previsto e con sei giorni e sei ore in meno rispetto al record di Coville, Gabart diventa una leggenda e non sarà affatto facile superare il nuovo e incredibile record.

Adesso per un po’ resterà a terra e si godrà i frutti di questa sua ambiziosa avventura, con la soddisfazione di essere andato oltre i limiti e la gioia di avere raggiunto un importante obiettivo.

Manca poco al tanto sudato traguardo: Francois Gabart è quasi giunto alla fine del suo lungo viaggio intorno al mondo. Una sfida contro il tempo e contro ogni sorta di imprevisto che è cominciata il 5 novembre e che, se tutto va come previsto, domenica dovrebbe vincere toccando nuovamente terra.

A bordo del suo mega trimarano Macif, lungo 30 metri per 21, sta facendo un vero e proprio giro del mondo in meno di 44 giorni. Il suo obiettivo è superare il record di Thomas Coville, che ha impiegato 49 giorni e 3 ore.

Il francese, che ama navigare in solitario, non è la prima volta che si presta per questo genere di avventure sul mare. Nel 2013 è stato anche vincitore del Vendée Globe, la regata in solitario attorno al mondo, a bordo di un’imbarcazione più piccola di quella odierna. L’impresa allora fu compiuta in 78 giorni, ma adesso Gabart punta a superare tutti i record e, in una sfida anche contro se stesso, combatte ogni giorno con la fatica e con il dolore.

Lei è proprio lì. Non la vedi ma sai che c’è. La fatica viene avanti lentamente, malvagia, come per cullarti mentre cerchi di essere attendo, vigile. E ti entra dentro. Inesorabile. Entra assieme al suo fedele amico: il dolore. Lui ti contrae i muscoli, ti paralizza le mani. Provi dolore. Ti fa male tutto. E sai che ci vorranno settimane, forse mesi nella tranquillità a terra perché se ne vada via

Queste le sue parole ad un passo dalla vittoria, che avverrà nel momento in cui toccherà nuovamente terra all’ingresso della Manica.

Sorridente e pieno di fiducia nelle sue possibilità, Gabart all’apparenza non sembra vinto dalla stanchezza di questa lunga e difficile traversata. Si tiene in contatto con il mondo esterno attraverso i satelliti e internet e chiaramente pensa alla sua famiglia che lo aspetta a casa, ma non perde di vista l’obiettivo e va avanti con decisione con una media di 22 nodi, che corrispondono a 41 km all’ora, sfiorando in alcuni momenti anche i 39 nodi.

Di certo le preoccupazioni non gli mancano, ma le affronta senza pensarci troppo. Tipico del suo carattere forte e deciso che lo aiuta in questa e nelle altre sfide, che in caso contrario non potrebbe affatto affrontare.

Che io sia sveglio o che stia dormendo gli oggetti galleggianti alla deriva contro cui andare a sbattere o le condizioni meteo sono cose che non posso controllare. Cerco di non pensarci. L’unica cosa che posso fare è prevedere lo scenario peggiore. Per questo devo essere fisicamente e mentalmente in forma per, nel caso, trovare il modo per arrivare in fondo a questa avventura

È vicinissimo a conquistare il record assoluto e, salvo imprevisti, lo vedremo toccare terra esattamente domenica.