Attualmente è uno degli allenatori italiani più amati e rispettati a livello nazionale e internazionale. Sulle panchine straniere di Manchester City e Galatasaray ha vinto tanto, così come con l’Inter.
Da giocatore ha guidato prima la Sampdoria agli anni d’oro grazie alla più che collaudata coppia con Gianluca Vialli, e poi la Lazio di mister Eriksonn.
Si tratta, ovviamente, di Roberto Mancini che ora è un allenatore italians a tutti gli effetti, dato che è alla guida dello Zenit San Pietroburgo, ma in realtà è stato Italians già quando indossava ancora gli scarpini
Infatti, il Mancio calciatore, dopo aver vinto tanto in Italia a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, decise di provare un’esperienza fuori dalla Serie A italiana, volando in Premier League nel Leicester City nel gennaio 2001.
Una piccola parentesi che è durata poco più di un mese in cui il giocatore jesino collezionò soltanto cinque presenze, tra campionato e FA Cup.
Un’esperienza flash a 36 anni suonati che però gli hanno dato modo di entrare a contatto con il calcio inglese che qualche anno più tardi lo vedrà protagonista come allenatore dei Citizens.
Con i Foxes non poté che indossare la maglia, la sua maglia, numero 10.
Quella a Leicester è stato un breve periodo di ambientamento per quello che è stato poi l’allenatore Italians che ha riportato la Premier League a Manchester, sponda City, dopo moltissimi anni di digiuno.