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Jacopo Cerutti

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Dalla bicicletta alla moto, Vincenzo Nibali non abbandona la passione per le due ruote e non perde occasione per imparare qualcosa di più dai piloti della Dakar 2018. Ogni prezioso consiglio dei partecipanti al rally può infatti essergli d’aiuto nella preparazione per la sua prossima sfida ciclistica.

Fra pochi giorni parteciperà al Tour de San Juan, che prenderà le mosse dall’Argentina, e tra un allenamento e l’altro, ha fatto una visita nel luogo dove si sta svolgendo il rally giunto alle sue ultime battute.

Con ammirazione e con umiltà ha ascoltato le difficoltà e i problemi incontrati dai partecipanti alla corsa:

Parlando con Alessandro Botturi e Jacopo Cerutti mi sono reso conto dell’enorme sforzo fisico e mentale che richiede una corsa come la Dakar. Sono rimasto impressionato dalla lunghezza delle tappe del rally, gli sbalzi di temperatura e la sfida dell’altitudine in Bolivia

Ma perché un ciclista del suo calibro dovrebbe essere interessato ad un rally? Con sincerità, Nibali ha affermato di essere lì proprio per migliorare, imparando da chi affronta questo sport estremo quelle tecniche e curiosità che possono essere applicate anche al ciclismo:

E’ la prima volta che sono sulla Dakar e sto scoprendo cose molto interessanti che possono servire anche a noi ciclisti. Il tema dell’idratazione è cruciale anche per i piloti che hanno bisogno di bere tantissimo e tenere monitorata la temperatura corporea che in una speciale arriva a toccare anche i 65 gradi. Sul rally stanno sperimentando un avanzato sistema di monitoraggio dei valori corporei che m’incuriosisce

Vincenzo Nibali, vincitore dell’ultimo Giro di Lombardia, non vuole lasciare niente di intentato per riuscire ad affrontare con successo anche la prossima competizione che comincerà il 21 gennaio. La Vuelta a San Juan lo vedrà gareggiare contro ciclisti come Rafal Majka, Oscar Sevilla, Darwin Atapuma e Jarlinson Pantano. 

Ma il nostro ciclista azzurro rimane uno dei favoriti e durante il suo allenamento può quindi permettersi delle distrazioni che possono agevolarlo nella sua imminente corsa, a partire proprio da questo incontro ravvicinato con la Dakar 2018. Proprio qui, infatti, si rende conto di quanto la differenza di temperatura possa influire sulla prestazione finale e si prepara ad affrontare il clima argentino, così diverso da quello europeo:

La differenza di temperatura tra l’Europa e l’Argentina è notevole, noi ci proviamo. Vediamo come rispondono le gambe

Lo squalo, accompagnato dal suo ottimismo e dalla sua preparazione, dopo questa pausa, si appresta a tornare ad allenarsi per dare il meglio in questa nuova gara di inizio stagione, facendo buon uso delle indicazioni che gli sono state date da Botturi e colleghi.